Cirio sul nuovo ospedale di Novara: «Obiettivo proseguire con l’iter per salvare la gara d’appalto»

Il presidente della Regione questa mattina a Novara per un convegno di Forza Italia, ha prima fatto tappa al castello per l'inaugurazione della Vetrina dell'eccellenza artigiana dove ha risposto alle domande dei giornalisti

«Una procedura che abbiamo ereditato in corsa e abbiamo dovuto adeguare a questi anni. Era già stato fatto tanto in passato, ma senza la sfera di cristallo e senza poter prevedere il Covid e le guerre». Il tema è quello della costruzione della Città della salute e della scienza; le parole quelle del governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio: questa mattina a Novara per un convegno di Forza Italia, ha prima fatto tappa al castello per l’inaugurazione della Vetrina dell’eccellenza artigiana dove ha risposto alle domande dei giornalisti.

È della scorsa settimana la notizia dello stanziamento di altri 100 milioni di euro per un importo complessivo a base di gara di 530 milioni. Una soluzione intrapresa dopo che a fine dicembre 2023 il bando prorogato per ben tre volte era stato sospeso per evitare che andasse deserto.

«Non voglio criticare chi ha governato prima di noi: il percorso era stato impostato secondo quelle che erano le regole del momento – continua Cirio -. I tempi sono cambiati e siamo stati costretti a modificare in corso d’opera recuperando più risorse: 100 milioni in più in due momenti distinti per i rincari delle materie prime, rinunciando al vecchio finanziamento e ottenendone uno nuovo. Ora è stato fatto un buon lavoro, sia da parte dell’azienda ospedaliera che da tecnici».

Sulla nuova consulenza da 160 mila euro deliberata a fine febbraio dalla dirigenza dell’ospedale, Cirio commenta: «Quando le materie sono complesse, bisogna farsi aiutare da chi ha competenza e capacità, ci si fa aiutare dai migliori».

Sulla previsione di pubblicazione del bando, Cirio non risponde ma sottolinea: «Noi abbiamo salvato una gara, non abbiamo chiuso una procedura e aperta un’altra. È stato fatto un grande lavoro comune, tra ospedale, Regione e tutte le realtà che hanno partecipato al lavoro. Iniziare da zero è una cosa, ereditare un percorso è diverso perchè bisogna migliorarlo: ripeto, chi l’ha fatto prima era in buona fede, ma ora l’obiettivo è non ripartire da capo ma proseguire con la procedura già in atto».

La scorsa settimana la Regione Piemonte ha trasmesso al ministero della Salute e al consiglio regionale la presa d’atto del nuovo piano economico per la realizzazione della Città della Salute, definito e approvato nei giorni precedenti dall’ospedale Maggiore dopo il necessario confronto con il ministero e l’assessorato alla Sanità.

Cirio conclude: «Prima della fine del mio mandato (dunque entro il mese di aprile in vista del voto di giugno, ndr) dovremo approvare la “leggina” che garantisce lo stanziamento dei nuovi fondi. Poi si potrà ripartire con l’iter per la gara d’appalto che culminerà con la pubblicazione del bando».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Una risposta

  1. Tirare in ballo il Covid e le guerre come scusanti per i ritardi mi pare prenderci in giro.
    Da quanti lustri è in ballo la Città della Salute?
    La volontà politica…..dove la mettiamo?

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Cirio sul nuovo ospedale di Novara: «Obiettivo proseguire con l’iter per salvare la gara d’appalto»

Il presidente della Regione questa mattina a Novara per un convegno di Forza Italia, ha prima fatto tappa al castello per l’inaugurazione della Vetrina dell’eccellenza artigiana dove ha risposto alle domande dei giornalisti

«Una procedura che abbiamo ereditato in corsa e abbiamo dovuto adeguare a questi anni. Era già stato fatto tanto in passato, ma senza la sfera di cristallo e senza poter prevedere il Covid e le guerre». Il tema è quello della costruzione della Città della salute e della scienza; le parole quelle del governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio: questa mattina a Novara per un convegno di Forza Italia, ha prima fatto tappa al castello per l’inaugurazione della Vetrina dell’eccellenza artigiana dove ha risposto alle domande dei giornalisti.

È della scorsa settimana la notizia dello stanziamento di altri 100 milioni di euro per un importo complessivo a base di gara di 530 milioni. Una soluzione intrapresa dopo che a fine dicembre 2023 il bando prorogato per ben tre volte era stato sospeso per evitare che andasse deserto.

«Non voglio criticare chi ha governato prima di noi: il percorso era stato impostato secondo quelle che erano le regole del momento – continua Cirio -. I tempi sono cambiati e siamo stati costretti a modificare in corso d’opera recuperando più risorse: 100 milioni in più in due momenti distinti per i rincari delle materie prime, rinunciando al vecchio finanziamento e ottenendone uno nuovo. Ora è stato fatto un buon lavoro, sia da parte dell’azienda ospedaliera che da tecnici».

Sulla nuova consulenza da 160 mila euro deliberata a fine febbraio dalla dirigenza dell’ospedale, Cirio commenta: «Quando le materie sono complesse, bisogna farsi aiutare da chi ha competenza e capacità, ci si fa aiutare dai migliori».

Sulla previsione di pubblicazione del bando, Cirio non risponde ma sottolinea: «Noi abbiamo salvato una gara, non abbiamo chiuso una procedura e aperta un’altra. È stato fatto un grande lavoro comune, tra ospedale, Regione e tutte le realtà che hanno partecipato al lavoro. Iniziare da zero è una cosa, ereditare un percorso è diverso perchè bisogna migliorarlo: ripeto, chi l’ha fatto prima era in buona fede, ma ora l’obiettivo è non ripartire da capo ma proseguire con la procedura già in atto».

La scorsa settimana la Regione Piemonte ha trasmesso al ministero della Salute e al consiglio regionale la presa d’atto del nuovo piano economico per la realizzazione della Città della Salute, definito e approvato nei giorni precedenti dall’ospedale Maggiore dopo il necessario confronto con il ministero e l’assessorato alla Sanità.

Cirio conclude: «Prima della fine del mio mandato (dunque entro il mese di aprile in vista del voto di giugno, ndr) dovremo approvare la “leggina” che garantisce lo stanziamento dei nuovi fondi. Poi si potrà ripartire con l’iter per la gara d’appalto che culminerà con la pubblicazione del bando».

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