Ci sono ancora molti lavoratori in attesa del pagamento degli ammortizzatori sociali da parte dell’Inps; una situazione che, a mesi ormai dalla cessazione dell’ultima entrata, sta creando non poche difficoltà economiche a molte famiglie, alcune delle quali monoreddito.
«Le addette alla mensa dei plessi scolastici di Varallo Pombia – dice Mattia Rago della Fisascat Cisl – ad ora hanno percepito la retribuzione del mese di febbraio e attendono ancora quelle successive da parte dell’Inps».
«L’ultimo stipendio a marzo, relativo al mese di febbraio, poi più niente. Non ho un affitto da pagare, fortunatamente ho un tetto sulla testa, ma il mio stipendio è l’unica entrata che arriva in famiglia – racconta una di loro – Far quadrare i conti diventa veramente difficile perché, se anche non hai l’affitto da pagare, ci sono comunque le bollette e la spesa. Cerchi di risparmiare su tutto ma su alcune cose non si può». E a questa situazione contingente si assomma anche il timore e l’incertezza per il futuro. «Non so neanche se riprenderemo, e come, il lavoro a settembre».
Ma non c’è solo la categoria della ristorazione; «i dipendenti della società che gestisce il servizio di portierato all’università – commenta infatti Rago – già in tempi normali avevano avuto problemi per percepire gli stipendi – tra l’altro ad oggi avanzano delle mensilità – ora si trovano in questa situazione. Non dimentichiamo poi i lavoratori dei negozi di abbigliamento, i parrucchieri, le agenzie, le discoteche che attendono gli ammortizzatori».
«Naturalmente comprendo la difficoltà economica che le attività stanno affrontando ma credo che dovremmo sederci a un tavolo, con tutte le parti, e trovare soluzioni costruttive. Per quanto ci riguarda, noi della Fisascat Cisl ci rendiamo disponibili ad improntare un discorso costruttivo con le imprese per poter ricominciare tutti insieme».