Città ferme, migliora la qualità dell’aria

Si ferma l’Italia, tra chiusura di molte attività e la riduzione del traffico veicolare in seguito all’emergenza coronavirus, e uno degli “effetti collaterali” più positivi è rappresentato dalla considerevole riduzione della concentrazione di polveri sottili (le famigerate Pm 10) nell’aria. Anche in tutto il Piemonte, nonostante la scarsità di piogge e della ventilazione, si è registrato lo stesso fenomeno un po’ ovunque.

Osservando il report giornaliero diffuso da Arpa e relativo a un periodo che va da domenica 8 a martedì 17 marzo si è potuto notare che la città piemontese meno inquinata è risultata essere Biella, con una media di 23,3 μg al metro quadro. Il capoluogo laniero in questa graduatoria precede Asti (che negli ultimi dieci giorni analizzati ha totalizzato una media di 22,2) e Novara, con 23,7. Agli ultimi posti, invece, Vercelli (26,9) e Torino (27,0), ma bisogna rammentare che il capoluogo regionale partiva da una posizione decisamente svantaggiata, pagando una precedente situazione che aveva costretto la sua Amministrazione a decretare recentemente uno stop al traffico.

 

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Anche all’ombra della Cupola, insomma, la qualità dell’aria è migliorata, anche se il trend appare, come del resto in tante altre città, piuttosto oscillante. Il dato di 16 μg/m3 fatto registrare il primo giorno di questa analisi (lo ricordiamo, domenica 8, quando anche il Novarese era rientrato nella cosiddetta “zona rossa”) è poi salito a 31ventiquattro ore dopo, per poi scendere sino ai 14 di venerdì 13 e risalire ai 40 di martedì 17.

Nessuno dei grossi centri della regione ha raggiunto e superato la soglia dei 50 μg/m3 (Alessandria è arrivata però martedì a 49), dato che in base ai parametri di Arpa consente di rimanere al livello più basso del “semaforo” per attuare le misure antismog, considerando inoltre che il numero massimo di superamento di questo valore consentito è di 25 volte all’anno.

Venendo ad altre località della nostra provincia, limitatamente alla giornata di martedì, sono stati registrati questi valori: 23 a Borgomanero (Molli), 30 a Castelletto Ticino (Fontane) e 40 a Oleggio – Gallarate.

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Luca Mattioli

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Città ferme, migliora la qualità dell’aria

Si ferma l’Italia, tra chiusura di molte attività e la riduzione del traffico veicolare in seguito all’emergenza coronavirus, e uno degli “effetti collaterali” più positivi è rappresentato dalla considerevole riduzione della concentrazione di polveri sottili (le famigerate Pm 10) nell’aria. Anche in tutto il Piemonte, nonostante la scarsità di piogge e della ventilazione, si è registrato lo stesso fenomeno un po’ ovunque.

Osservando il report giornaliero diffuso da Arpa e relativo a un periodo che va da domenica 8 a martedì 17 marzo si è potuto notare che la città piemontese meno inquinata è risultata essere Biella, con una media di 23,3 μg al metro quadro. Il capoluogo laniero in questa graduatoria precede Asti (che negli ultimi dieci giorni analizzati ha totalizzato una media di 22,2) e Novara, con 23,7. Agli ultimi posti, invece, Vercelli (26,9) e Torino (27,0), ma bisogna rammentare che il capoluogo regionale partiva da una posizione decisamente svantaggiata, pagando una precedente situazione che aveva costretto la sua Amministrazione a decretare recentemente uno stop al traffico.

 

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Anche all’ombra della Cupola, insomma, la qualità dell’aria è migliorata, anche se il trend appare, come del resto in tante altre città, piuttosto oscillante. Il dato di 16 μg/m3 fatto registrare il primo giorno di questa analisi (lo ricordiamo, domenica 8, quando anche il Novarese era rientrato nella cosiddetta “zona rossa”) è poi salito a 31ventiquattro ore dopo, per poi scendere sino ai 14 di venerdì 13 e risalire ai 40 di martedì 17.

Nessuno dei grossi centri della regione ha raggiunto e superato la soglia dei 50 μg/m3 (Alessandria è arrivata però martedì a 49), dato che in base ai parametri di Arpa consente di rimanere al livello più basso del “semaforo” per attuare le misure antismog, considerando inoltre che il numero massimo di superamento di questo valore consentito è di 25 volte all’anno.

Venendo ad altre località della nostra provincia, limitatamente alla giornata di martedì, sono stati registrati questi valori: 23 a Borgomanero (Molli), 30 a Castelletto Ticino (Fontane) e 40 a Oleggio – Gallarate.

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