Cna: «Estetisti penalizzati, chiediamo di fare un passo indietro»

Cna: «Estetisti penalizzati, chiediamo di fare un passo indietro». L’ultimo Dpcm in vigore da oggi, venerdì 6 novembre, tra le numerose disposizioni, prevede la chiusura dei centri estetici nelle zone rosse, dunque anche tutto il Piemonte.

Una decisione che ha fatto discutere le associazioni di categoria: «Non riusciamo a capire perchè gli estetisti non possano continuare a lavorare come gli acconciatori – afferma Alessandro Valli, responsabile del settore benessere e sanità di Cna Piemonte Nord -. Quando c’è la stata la riapertura, dopo la prima pandemia, ho personalmente verificato almeno un centianio di centri estetici e posso dire che tutti hanno fatto investimenti per la sicurezza anti Covif ben superiore a quella che era stata richiesta. Questa è una discriminazione nei confronti di una categoria che, come tante altre, esce da un periodo pesantissimo, ha investito molto e ora si trova nuovamente penalizzata. A livello nazionale l’associazione ha chiesto al Governo di fare un passo indietro».

Secondo Valli anche gli acconciatori restano comunque penalizzati: «In seguito alle limitazioni negli spostamenti, i saloni per parrucchieri potranno essere frequentati solo da chi è residente in quello stesso Comune con una conseguente riduzione della clientela. Tutte condizioni che limitano l’attività, per questo motivi sono necessari contributi immediati».

 

 

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Cna: «Estetisti penalizzati, chiediamo di fare un passo indietro»

Cna: «Estetisti penalizzati, chiediamo di fare un passo indietro». L’ultimo Dpcm in vigore da oggi, venerdì 6 novembre, tra le numerose disposizioni, prevede la chiusura dei centri estetici nelle zone rosse, dunque anche tutto il Piemonte.

Una decisione che ha fatto discutere le associazioni di categoria: «Non riusciamo a capire perchè gli estetisti non possano continuare a lavorare come gli acconciatori – afferma Alessandro Valli, responsabile del settore benessere e sanità di Cna Piemonte Nord -. Quando c’è la stata la riapertura, dopo la prima pandemia, ho personalmente verificato almeno un centianio di centri estetici e posso dire che tutti hanno fatto investimenti per la sicurezza anti Covif ben superiore a quella che era stata richiesta. Questa è una discriminazione nei confronti di una categoria che, come tante altre, esce da un periodo pesantissimo, ha investito molto e ora si trova nuovamente penalizzata. A livello nazionale l’associazione ha chiesto al Governo di fare un passo indietro».

Secondo Valli anche gli acconciatori restano comunque penalizzati: «In seguito alle limitazioni negli spostamenti, i saloni per parrucchieri potranno essere frequentati solo da chi è residente in quello stesso Comune con una conseguente riduzione della clientela. Tutte condizioni che limitano l’attività, per questo motivi sono necessari contributi immediati».

 

 

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