Una cinquantina di agricoltori hanno protestato questa mattina, 14 luglio, davanti alla prefettura contro la decisione dell’Est Sesia di chiudere le bocche che riforniscono di acqua i campi novaresi. Una delegazione di Coldiretti ha anche incontrato il Prefetto, Francesco Garsia, per esporre il proprio dissenso: oltre al presidente Sara Baudo, al direttore Francesca Toscani, all’intera giunta e ai presidenti di Sezione della Federazione, erano presenti decine di agricoltori che hanno voluto far sentire la loro voce per protestare contro questa scelta del Consorzio che rischia di mandare in fumo gran parte del loro raccolto.
«Stiamo cercando di mettere in atto tutte le azioni in difesa del mondo agricolo e dei nostri soci – hanno commentato Baudo e Toscani – Evidenziamo da parte di Est Sesia la mancanza di una corretta e uniforme informazione sulle manovre e disparità di trattamento. Siamo di fronte ad un’emergenza straordinaria, ma il Consorzio sta dimostrando un’assenza di conciliazione di trattamento tra le utenze. Abbiamo richiesto e ottenuto un incontro lunedì scorso con il Consorzio e le risposte ottenute le reputiamo insoddisfacenti e poco motivate. Per trovarci poi di fronte al pomeriggio stesso e senza alcun preavviso ad una comunicazione pervenuta telefonicamente e direttamente ai distretti di chiusura del 100% di prelievi dal Canale Cavour e dal Quintino Sella. Per questo abbiamo deciso di dare mandato a un esperto di diritto amministrativo di analizzare l’operato dei vertici di Est Sesia».
«Mostro innanzitutto grande vicinanza a tutto il mondo agricolo, che è il cuore pulsante del nostro territorio, che sta attraversando un periodo mai visto prima a causa dell’emergenza siccità – ha affermato Garsia –. Porrò sicuramente il mio personale interesse ed attenzione alla questione cercando di trovare una soluzione che possa essere positiva per tutti. Serve gioco di squadra e che venga instaurato un dialogo anche a livello interistituzionale per avere una gestione dell’acqua più equa possibile con un coordinamento più efficace , soprattutto tra il consorzio e le parti agricole».