Collegamenti Piemonte-Liguria, in arrivo 18 treni in più. Ma Novara è tagliata fuori

Seconda città della regione ma mai considerata

A partire da oggi, venerdì 29 marzo, tutti i fine settimana e i giorni festivi, fino all’8 settembre, tornano i collegamenti del “Ponente Line”, 18 treni in più rispetto a quelli già in programmazione, tra Torino e la riviera ligure di Ponente.

Un potenziamento pensato per l’estate, che parte dal capoluogo piemontese, fa tappa, in alcuni orari, ad Asti e ad Alessandria, e arriva a Savona proseguendo alcune corse fino a Imperia e Ventimiglia. E come al solito Novara è tagliata fuori.

Trionfante il comunicato dell’assessore regionale ai Trasporti di Marco Gabusi: «Anche quest’anno, la promessa è stata mantenuta, offrendo ai piemontesi più opportunità di viaggio durante i weekend e i giorni festivi e contribuendo alla promozione della sostenibilità ambientale e alla riduzione del traffico stradale. Continueremo a lavorare insieme per garantire che questo servizio risponda alle aspettative dei nostri cittadini e contribuisca al miglioramento complessivo della qualità della vita nella nostra regione». Così come quello di FS: «Oltre 23mila posti in più a disposizione dei piemontesi per raggiungere le più belle mete della Liguria».

Tutto già scritto in una regione tristemente malata di “torinocentrismo”, che non ha voglia di cambiare tanto tutto quello che di importante deve succedere, succede nel capoluogo.

E dunque Novara, anche quest’anno, i treni per la Liguria se li può anche scordare. Tanto in un’ora e un quarto di auto sei al mare…. già, se non ci fossero i cantieri eterni, le gallerie intasate, l’autostrada ormai a corsia unica e con continui e pericolosissimi cambi di corsia e inevitabili incidenti. Insomma se parti di notte magari puoi anche sperare di arrivare in un tempo ragionevole, contribuendo a quella promozione della sostenibilità ambientale e alla riduzione del traffico di cui parla l’assessore…

Peccato che non tutti abbiano un’auto a disposizione, soprattutto i giovanissimi che magari in Liguria ci vorrebbero andare anche solo in giornata.

Da Torino l’utenza è il triplo che da Novara, si potrebbe obiettare, e le partenze da Novara non sarebbero convenienti. È vero. D’altronde è solo la seconda città più importante del Piemonte. Tagliata in due dall’alta velocità che l’attraversa ma non ferma; a due passi da Malpensa dove ci si arriva solo in auto, ah no anche in treno ma lo devi prendere a Milano; collegata con l’Europa grazie alla logistica, che, comunque la si pensi, non è esattamente un toccasana.

È perchè Novara si trova in una posizione strategica, si ripete a ogni tavolo istituzionale e non. Ma strategica per chi?

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Seconda città della regione ma mai considerata

A partire da oggi, venerdì 29 marzo, tutti i fine settimana e i giorni festivi, fino all’8 settembre, tornano i collegamenti del "Ponente Line", 18 treni in più rispetto a quelli già in programmazione, tra Torino e la riviera ligure di Ponente.

Un potenziamento pensato per l'estate, che parte dal capoluogo piemontese, fa tappa, in alcuni orari, ad Asti e ad Alessandria, e arriva a Savona proseguendo alcune corse fino a Imperia e Ventimiglia. E come al solito Novara è tagliata fuori.

Trionfante il comunicato dell'assessore regionale ai Trasporti di Marco Gabusi: «Anche quest’anno, la promessa è stata mantenuta, offrendo ai piemontesi più opportunità di viaggio durante i weekend e i giorni festivi e contribuendo alla promozione della sostenibilità ambientale e alla riduzione del traffico stradale. Continueremo a lavorare insieme per garantire che questo servizio risponda alle aspettative dei nostri cittadini e contribuisca al miglioramento complessivo della qualità della vita nella nostra regione». Così come quello di FS: «Oltre 23mila posti in più a disposizione dei piemontesi per raggiungere le più belle mete della Liguria».

Tutto già scritto in una regione tristemente malata di "torinocentrismo", che non ha voglia di cambiare tanto tutto quello che di importante deve succedere, succede nel capoluogo.

E dunque Novara, anche quest'anno, i treni per la Liguria se li può anche scordare. Tanto in un'ora e un quarto di auto sei al mare.... già, se non ci fossero i cantieri eterni, le gallerie intasate, l'autostrada ormai a corsia unica e con continui e pericolosissimi cambi di corsia e inevitabili incidenti. Insomma se parti di notte magari puoi anche sperare di arrivare in un tempo ragionevole, contribuendo a quella promozione della sostenibilità ambientale e alla riduzione del traffico di cui parla l'assessore...

Peccato che non tutti abbiano un'auto a disposizione, soprattutto i giovanissimi che magari in Liguria ci vorrebbero andare anche solo in giornata.

Da Torino l'utenza è il triplo che da Novara, si potrebbe obiettare, e le partenze da Novara non sarebbero convenienti. È vero. D'altronde è solo la seconda città più importante del Piemonte. Tagliata in due dall'alta velocità che l'attraversa ma non ferma; a due passi da Malpensa dove ci si arriva solo in auto, ah no anche in treno ma lo devi prendere a Milano; collegata con l'Europa grazie alla logistica, che, comunque la si pensi, non è esattamente un toccasana.

È perchè Novara si trova in una posizione strategica, si ripete a ogni tavolo istituzionale e non. Ma strategica per chi?

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