Colletta Alimentare, novaresi più generosi

Raccolte 72 tonnellate di cibo (+3%), con l'impegno di mille volontari: andranno a chi è in povertà assoluta grazie alle associazioni novaresi

Cresce la generosità dei novaresi verso le persone in povertà. Lo dicono i dati della Colletta Alimentare svoltasi sabato 18 novembre che ha visto la raccolta di 72 tonnellate di cibo presso i 103 supermercati aderenti in tutta la Provincia, di cui 26 nel capoluogo.

«Con soddisfazione un po’ di sorpresa registriamo il 3% in più delle donazioni di alimenti rispetto alla giornata di raccolta dello scorso anno, nonostante le difficoltà che in molti stanno incontrando» ci spiega Cesare De Petris, direttore della sezione novarese del Banco Alimentare.

Anche in tutta Italia la giornata di Colletta Alimentare ha fatto registrare una raccolta superiore allo scorso anno (+9%) che ha portato 7.358 tonnellate di prodotti a lunga conservazione, in particolare quelli che il Banco fa più fatica a raccogliere nella sua attività quotidiana di recupero delle eccedenze. I prodotti hanno già iniziato ad essere distribuiti ai partner dell’iniziativa come le mense per i poveri, case-famiglia, comunità per minori, centri d’ascolto, unità di strada, in una situazione di crescente numero di persone in condizione di povertà assoluta, come confermano i dati dell’Istat, anche in Piemonte.

«Nel Novarese – chiarisce De Petris – la raccolta rappresenta il 30% dei prodotti raccolti presso il Banco a Novara e il fabbisogno di un mese di donazioni alle varie associazioni presenti sul nostro territorio, come i centri di ascolto delle parrocchie, la Croce Rossa Italiana di Novara, Galliate e Trecate, la Comunità di Sant’Egidio che gestisce una mensa, l’Emporio per i poveri di Borgomanero, la Compagnia di Solidarietà e il Molinari di Arona e tante altre, che sono a contatto quotidiano con chi ha bisogno».

«LA CARITA’ PROSPETTIVA DI PACE»

Dal Banco Alimentare, che organizza l’evento da 27 anni, oltre ai risultati ottenuti, si desidera particolarmente sottolineare «il gesto di condivisione, un gesto concreto fatto insieme e, per questo, di grande valore educativo, mai interrotto neanche durante la pandemia, con il significato di far sperimentare e indicare la carità come dimensione fondamentale del vivere e prospettiva di pace, solidarietà e crescita comune».

«Un grande grazie va ai volontari, quasi un migliaio nel Novarese con tantissimi giovani, che hanno nuovamente reso possibile questa grande prova di condivisione e solidarietà» conclude De Petris che ricorda il coinvolgimento novarese, fra gli altri, di Alpini, Cri, Scout, City Angels, Lions e l’ampia partecipazione dalle scuole oltre che dalle associazioni a cui sono dati i prodotti raccolti. Ricordando che, a livello nazionale, la Colletta è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali e il Lions Club International.

È ancora possibile donare la spesa online su alcune piattaforme dedicate: info sul sito www.bancoalimentare.it/colletta-alimentare/fai-la-spesa-online.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Colletta Alimentare, novaresi più generosi

Raccolte 72 tonnellate di cibo (+3%), con l’impegno di mille volontari: andranno a chi è in povertà assoluta grazie alle associazioni novaresi

Cresce la generosità dei novaresi verso le persone in povertà. Lo dicono i dati della Colletta Alimentare svoltasi sabato 18 novembre che ha visto la raccolta di 72 tonnellate di cibo presso i 103 supermercati aderenti in tutta la Provincia, di cui 26 nel capoluogo.

«Con soddisfazione un po’ di sorpresa registriamo il 3% in più delle donazioni di alimenti rispetto alla giornata di raccolta dello scorso anno, nonostante le difficoltà che in molti stanno incontrando» ci spiega Cesare De Petris, direttore della sezione novarese del Banco Alimentare.

Anche in tutta Italia la giornata di Colletta Alimentare ha fatto registrare una raccolta superiore allo scorso anno (+9%) che ha portato 7.358 tonnellate di prodotti a lunga conservazione, in particolare quelli che il Banco fa più fatica a raccogliere nella sua attività quotidiana di recupero delle eccedenze. I prodotti hanno già iniziato ad essere distribuiti ai partner dell’iniziativa come le mense per i poveri, case-famiglia, comunità per minori, centri d’ascolto, unità di strada, in una situazione di crescente numero di persone in condizione di povertà assoluta, come confermano i dati dell’Istat, anche in Piemonte.

«Nel Novarese – chiarisce De Petris – la raccolta rappresenta il 30% dei prodotti raccolti presso il Banco a Novara e il fabbisogno di un mese di donazioni alle varie associazioni presenti sul nostro territorio, come i centri di ascolto delle parrocchie, la Croce Rossa Italiana di Novara, Galliate e Trecate, la Comunità di Sant’Egidio che gestisce una mensa, l’Emporio per i poveri di Borgomanero, la Compagnia di Solidarietà e il Molinari di Arona e tante altre, che sono a contatto quotidiano con chi ha bisogno».

«LA CARITA’ PROSPETTIVA DI PACE»

Dal Banco Alimentare, che organizza l’evento da 27 anni, oltre ai risultati ottenuti, si desidera particolarmente sottolineare «il gesto di condivisione, un gesto concreto fatto insieme e, per questo, di grande valore educativo, mai interrotto neanche durante la pandemia, con il significato di far sperimentare e indicare la carità come dimensione fondamentale del vivere e prospettiva di pace, solidarietà e crescita comune».

«Un grande grazie va ai volontari, quasi un migliaio nel Novarese con tantissimi giovani, che hanno nuovamente reso possibile questa grande prova di condivisione e solidarietà» conclude De Petris che ricorda il coinvolgimento novarese, fra gli altri, di Alpini, Cri, Scout, City Angels, Lions e l’ampia partecipazione dalle scuole oltre che dalle associazioni a cui sono dati i prodotti raccolti. Ricordando che, a livello nazionale, la Colletta è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali e il Lions Club International.

È ancora possibile donare la spesa online su alcune piattaforme dedicate: info sul sito www.bancoalimentare.it/colletta-alimentare/fai-la-spesa-online.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.