Come lo scorso anno una grande “marea rosa” nel centro cittadino

Successo, oggi pomeriggio, per la seconda edizione della corsa non competitiva che ha aperto gli appuntamenti che accompagneranno alla Giornata internazionale della donna. Madrina la campionessa di pugilato Martina Berline, con parte dell'incasso devoluto a “Liberazione e Speranza”

Come lo scorso anno una grande “marea rosa” ha colorato il centro cittadino di Novara. Nel cuore della città si è infatti disputa nel pomeriggio di oggi, sabato 4 marzo, la seconda edizione della “Corsa in rosa”, evento sportivo – benefico non competitivo organizzato dall’associazione “Nonno Boy” che di fatto aprese la lunga serie di appuntamenti che accompagneranno alla Giornata internazionale della donna. Al momento in cui scriviamo non sono stati ancora diffusi i dati ufficiali, ma per lo staff è stato superato il numero dei trecento partecipanti registrati dodici mesi fa.


Fra i tanti volti noti presenti, con una larga rappresentanza di appartenenti al gentil sesso, non poteva mancare quello della delegata provinciale del Coni, Rosalba Fecchio. E poi l’amministrazione comunale – almeno nella sua componente “rosa” – al completo, con gli assessori Giulia Negri ed Elisabetta Franzoni. E poi il titolare della delega allo Sport, Ivan De Grandis, che non ha mancato di sottolineare la presenza fra la gente anche di tante bandierine azzurre-oro dell’Ucraina: «Dodici mesi fa era appena scoppiato il conflitto. Un anno dopo questa guerra è ancora in corso e un pensiero non può non andare in questo momento anche a quelle popolazioni».


Ci sono anche il sindaco Alessandro Canelli e il presidente del Consiglio comunale Edoardo Brustia, anche se entrambi hanno preferito non cimentarsi nella prova; e poi la consigliera provinciale con delega allo Sport e alle Pari opportunità Annaclara Iodice, con tanto di famiglia al seguito. Ed Elia Impaloni, referente dell’associazione “Liberazione e Speranza”, organizzazione che da tempo lavora per offrire un aiuto concreto alle donne vittime della tratta e di violenza domestica, alla quale sarà devoluta una parte dell’incasso della manifestazione.


E per finire la “madrina” dell’evento, la campionessa europea di pugilato Martina Berline, felicissima di partecipare «come novarese e come donna» a questo evento «organizzato nella mia città, dove ho potuyo conquistare questo importante titolo pochi mesi fa».

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Come lo scorso anno una grande “marea rosa” nel centro cittadino

Successo, oggi pomeriggio, per la seconda edizione della corsa non competitiva che ha aperto gli appuntamenti che accompagneranno alla Giornata internazionale della donna. Madrina la campionessa di pugilato Martina Berline, con parte dell’incasso devoluto a “Liberazione e Speranza”

Come lo scorso anno una grande “marea rosa” ha colorato il centro cittadino di Novara. Nel cuore della città si è infatti disputa nel pomeriggio di oggi, sabato 4 marzo, la seconda edizione della “Corsa in rosa”, evento sportivo – benefico non competitivo organizzato dall’associazione “Nonno Boy” che di fatto aprese la lunga serie di appuntamenti che accompagneranno alla Giornata internazionale della donna. Al momento in cui scriviamo non sono stati ancora diffusi i dati ufficiali, ma per lo staff è stato superato il numero dei trecento partecipanti registrati dodici mesi fa.


Fra i tanti volti noti presenti, con una larga rappresentanza di appartenenti al gentil sesso, non poteva mancare quello della delegata provinciale del Coni, Rosalba Fecchio. E poi l’amministrazione comunale – almeno nella sua componente “rosa” – al completo, con gli assessori Giulia Negri ed Elisabetta Franzoni. E poi il titolare della delega allo Sport, Ivan De Grandis, che non ha mancato di sottolineare la presenza fra la gente anche di tante bandierine azzurre-oro dell’Ucraina: «Dodici mesi fa era appena scoppiato il conflitto. Un anno dopo questa guerra è ancora in corso e un pensiero non può non andare in questo momento anche a quelle popolazioni».


Ci sono anche il sindaco Alessandro Canelli e il presidente del Consiglio comunale Edoardo Brustia, anche se entrambi hanno preferito non cimentarsi nella prova; e poi la consigliera provinciale con delega allo Sport e alle Pari opportunità Annaclara Iodice, con tanto di famiglia al seguito. Ed Elia Impaloni, referente dell’associazione “Liberazione e Speranza”, organizzazione che da tempo lavora per offrire un aiuto concreto alle donne vittime della tratta e di violenza domestica, alla quale sarà devoluta una parte dell’incasso della manifestazione.


E per finire la “madrina” dell’evento, la campionessa europea di pugilato Martina Berline, felicissima di partecipare «come novarese e come donna» a questo evento «organizzato nella mia città, dove ho potuyo conquistare questo importante titolo pochi mesi fa».

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