Comitato per Pernate: sabato mattina nuovo presidio in centro

Gli attivisti: «Manteniamo viva l'attenzione in vista della serata di giovedì 25 che vedrà la partecipazione del climatologo Mercalli». Prosegue l'iter preso il Tar di Torino, anche se i tempi si prevedono decisamente lunghi

Le condizioni atmosferiche avverse di questi giorni non stanno scoraggiando gli attivisti del “Comitato per Pernate”. Anche domani mattina, sabato 13 maggio, alcuni residenti della frazione novarese impegnata a fronteggiare il progetto dell’insediamento del nuovo polo logistico, sarà presente con un ennesimo presidio davanti a Palazzo Cabrino o, come ha spiegato Paolo Manenti, «se proprio dovesse piovere, ci si sposterà sotto i portici all’altezza del Duomo». Uno degli obiettivi principali rimane quello di pubblicizzare la serata in programma giovedì 25 maggio, nella saletta della Fondazione Faraggiana, quando sul tema riguardante il consumo di suolo e ai suoi possibili cambiamenti climatici, ne parleranno Paolo Pileri del Politecnico di Milano e, in collegamento video (anche se fino all’ultimo gli organizzatori sperano nella sua partecipazione in presenza) del noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli.


Prosegue nel frattempo l’iter riguardante il ricorso al Tar presentato contro la delibera adottata dalla giunta Canelli lo scorso gennaio. Ancora Manenti: «I tempi entro i quali il Tribunale amministrativo di Torino dovrà fare conoscere la sua decisione circa l’ammissibilità della nostra istanza sono previsti per l’inizio di giugno. Ci sono tutti i presupposti affinché questo ricorso non sia rigettato ci sono. Il nostro obiettivo rimane quello di arrivare a una sospensione dell’atto adottato dall’amministrazione cittadina. In concreto, al di là dell’intero progetto, quello che tra l’altro contestiamo è la decisione da parte del Comune di andare avanti pur in mancanza di un progetto e, particolare non affatto trascurabile, senza essere proprietario dei terreni in questione». Da parte sua il “Comitato” ha manifestato ancora un volta la sua propensione al dialogo: «La nostra disponibilità a sederci attorno a un tavolo rimane, anche per questa ragione abbiamo lanciato due settimane fa un’ulteriore raccolta di firme. Però dall’altra parte continuiamo a non avere alcuna risposta».

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Gli attivisti: «Manteniamo viva l’attenzione in vista della serata di giovedì 25 che vedrà la partecipazione del climatologo Mercalli». Prosegue l’iter preso il Tar di Torino, anche se i tempi si prevedono decisamente lunghi

Le condizioni atmosferiche avverse di questi giorni non stanno scoraggiando gli attivisti del “Comitato per Pernate”. Anche domani mattina, sabato 13 maggio, alcuni residenti della frazione novarese impegnata a fronteggiare il progetto dell'insediamento del nuovo polo logistico, sarà presente con un ennesimo presidio davanti a Palazzo Cabrino o, come ha spiegato Paolo Manenti, «se proprio dovesse piovere, ci si sposterà sotto i portici all'altezza del Duomo». Uno degli obiettivi principali rimane quello di pubblicizzare la serata in programma giovedì 25 maggio, nella saletta della Fondazione Faraggiana, quando sul tema riguardante il consumo di suolo e ai suoi possibili cambiamenti climatici, ne parleranno Paolo Pileri del Politecnico di Milano e, in collegamento video (anche se fino all'ultimo gli organizzatori sperano nella sua partecipazione in presenza) del noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli.


Prosegue nel frattempo l'iter riguardante il ricorso al Tar presentato contro la delibera adottata dalla giunta Canelli lo scorso gennaio. Ancora Manenti: «I tempi entro i quali il Tribunale amministrativo di Torino dovrà fare conoscere la sua decisione circa l'ammissibilità della nostra istanza sono previsti per l'inizio di giugno. Ci sono tutti i presupposti affinché questo ricorso non sia rigettato ci sono. Il nostro obiettivo rimane quello di arrivare a una sospensione dell'atto adottato dall'amministrazione cittadina. In concreto, al di là dell'intero progetto, quello che tra l'altro contestiamo è la decisione da parte del Comune di andare avanti pur in mancanza di un progetto e, particolare non affatto trascurabile, senza essere proprietario dei terreni in questione». Da parte sua il “Comitato” ha manifestato ancora un volta la sua propensione al dialogo: «La nostra disponibilità a sederci attorno a un tavolo rimane, anche per questa ragione abbiamo lanciato due settimane fa un'ulteriore raccolta di firme. Però dall'altra parte continuiamo a non avere alcuna risposta».

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