Condannato per maltrattamenti alla ex il novarese arrestato perchè rubava nei negozi del centro. È di due giorni fa la notizia di un novarese (F.P., 34 anni, senza fissa dimora, pluripregiudicato) arrestato in flagranza dalla Polizia mentre cercava di rubare un’auto in corso della Vittoria e ritenuto responsabile di una serie di furti ai danni di negozi del centro storico di Novara. (leggi qui)
Lo stesso è stato condannato 1 anno e 7 mesi di reclusione – pena sospesa a condizione che vengano svolti lavori utili – per maltrattamenti alla ex che da lui aveva subito di tutto: sberle, calci, mani strette attorno al collo, isolamento totale dalle amicizie. E minacce: «Ti apro in due».
F.P. era a processo per maltrattamenti in famiglia, furto di cellulare (in una incursione a casa della ragazza dopo la separazione il 31 agosto 2015), e violazione di domicilio, reato quest’ultimo da cui è stato assolto. Il pm aveva chiesto 3 anni per tutti i reati; il difensore, invece, l’assoluzione o quanto meno la riqualificazione in stalking, in ogni caso prescritto: «Non c’è prova che i due abbiano convissuto a lungo». Verrà proposto appello.
La vittima, una novarese di 32 anni, aveva sopportato a lungo ma poi, temendo per la propria incolumità, era stata costretta a fare denuncia. Anche i suoi familiari erano stati testimoni di minacce pesanti. Come ad esempio: «La squarto come un capretto. State attenti tutti, ormai sono un cane sciolto».
Quello per maltrattamenti è solo uno dei processi che il trentaquattrenne sta affrontando in questi ultimi mesi in tribunale: ne sono pendenti alcuni per reati contro il patrimonio e poi arriverà anche quello per i furti nei negozi, fatti avvenuti negli ultimi dieci giorni per i quali l’uomo è ai domiciliari in attesa della direttissima.