Consiglio comunale: fra le polemiche Sun “autorizzata” ad alienare la sua partecipazione in “Nord Ovest Parcheggi”

La delibera di indirizzo approvata con il voto favorevole della sola maggioranza: «Mettiamo al sicuro la nostra azienda di trasporti dai rischi imprenditoriali». Ballaré e Fonzo (Pd): «Questa decisione è il simbolo della vostra incoerenza». Il sindaco Canelli: «Finitela di dire che avete perso le elezioni per colpa di Musa»

“Nord Ovest Parcheggi”, la società che gestisce la sosta in città, diventerà totalmente privata. Nel corso del Consiglio comunale di stamattina, lunedì 19 luglio, al termine di un dibattito caratterizzato da non poche polemiche fra gli opposti schieramenti, con il voto compatto della maggioranza la Sun è stata “autorizzata” ad alienare la propria partecipazione del 49%. La delibera di indirizzo è stata illustrata dall’assessore Silvana Moscatelli. Nella sostanza, come è stato evidenziato, l’operazione nel suo intento primario è quella «di mettere al riparo l’azienda dei trasporti da eventuali future perdite di gestione perché». Ma non solo. Una volta avvenuta l’alienazione, «il Consiglio comunale darà alla stessa Sun l’indirizzo di approfondire l’eventualità di modificare il “modello gestorio” odierno per poter arrivare ad un’assegnazione in house».


Il successivo dibattito, com’era nelle previsioni, ha contribuito a radicalizzare ulteriormente le posizioni dei due schieramenti. Inizialmente il capogruppo del Pd Rossano Pirovano, nel preannunciare la sua non partecipazione al voto come del resto già avvenuto in passato su temi riguardanti l”azienda della quale è lui stesso dipendente, ha voluto comunque esprimere il suo pensiero politico sulla vicenda: «Il bando per la gestione della sosta presentato dalla precedente amministrazione – ha ricordato – aveva una durata di otto anni, con scadenza nel 2023. L’attuale ha deciso di prorogarla di altri nove. Se volevate dare un taglio diverso potevate aspettare aspettare la sua scadenza e poi decidere. Non estro nel merito della vostra decisione, potrebbe anche essere una scelta giusta, ma contesto le strumentalizzazione politica che è stata fatta in questi anni sul piano della sosta e che della sua contrarietà sul Musa aveva costruito il cavallo di battaglia della precedente campagna elettorale. State facendo l’ennesima privatizzazione. Il vostro comportamento è assolutamente incoerente».


Una posizione ribadita, con sfumature diverse, dai colleghi Andrea Ballaré e Nicola Fonzo: «E stato un tema strumentalizzato in modo brutale da qualcuno che oggi amministra la città – ha detto l’ex sindaco – E’ un dato di fatto che Novara da questo punto di vista ha fatto un passo in avanti consistente. Però non l’avete mai ammesso, osteggiando questo piano della sosta. E le successive operazioni di “smontarlo” non hanno fatto altro che portare più auto in città». Inoltre, per Ballaré il Piano economico finanziario iniziale prevedeva un “pareggio” a distanza di qualche anno, però «state cercando di legittimare una posizione sbagliata che avete assunto all’epoca. Questo piano funziona, voi lo avete depresso. Se come sembra vincerete le elezioni, e non avrete più questa angoscia, auspico davvero che assumiate finalmente delle decisioni per questa città».


«Questa delibera è il simbolo dell’incoerenza dell’attuale maggioranza – ha detto invece Fonzo – Ricordo quando amministravamo noi le accuse di consiglieri dell’attuale maggioranza che ci accusavano di affidare a “stranieri” la gestione della sosta. Al di là degli aspetti economici ritengo sia essenziale che il pubblico sia parte essenziale di una società che gestisce la sosta a Novara».


Per la maggioranza Valter Mattiuz ha replicato definendo il progetto Musa «un autentico pasticcio, costruito in maniera raffazzonata, che ha coinvolto una partecipata del Comune (la Sun, ndr) nella veste di controllata e non di controllante. Noi siamo quelli che hanno cercato di rimediare a un pasticcio, dando fiato in termini economici alla società. La nostra è stata un’operazione di equilibrio e di sostenibilità». Daniele Andretta ha ricordato invece come originariamente la partecipazione del Comune (attraverso la Sun) nella “Nord Ovest Parcheggi” fosse stata pensata al 51%, «per poi ritrovarsi al termine dell’iter burocratico al 49%. Se non ci ricordiamo da dove è nato tutto, non possiamo capire come siamo arrivati a questo». Lo stesso sindaco Alessandro Canelli ha offerto un’ulteriore ricostruzione, spiegando come fu la precedente amministrazione «a privatizzare i parcheggi, ponendo la Sun nelle vesti di socio di minoranza nonostante il diverso parere all’epoca dal Consiglio comunale. E poi non possiamo salvaguardare l’interesse primario della nostra azienda, il cui compito primario è la gestione del trasporto, se non la facciamo uscire da altre partecipazioni. Finitela di dire che avete perso le elezioni per colpa di Musa. Forse anche per quello, ma perché siete stati sostanzialmente immobili. Superate questo trauma psicologico». Ivan De Grandis, che cinque anni fa era stato fra i promotori di un comitato contro il Musa, ha sostenuto invece che la passata amministrazione fallì di fronte alla possibilità di concretizzare politiche ambientaliste, «rifiutandosi di ascoltare i cittadini».


Sull’altro fronte della minoranza, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Mario Iacopino ha proposto «un momento di riflessione, auspicando che nella futura gestione siano collocati dei paletti chiari e netti».
Al momento del voto, il documento è passato con il solo voto della maggioranza.

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Consiglio comunale: fra le polemiche Sun “autorizzata” ad alienare la sua partecipazione in “Nord Ovest Parcheggi”

La delibera di indirizzo approvata con il voto favorevole della sola maggioranza: «Mettiamo al sicuro la nostra azienda di trasporti dai rischi imprenditoriali». Ballaré e Fonzo (Pd): «Questa decisione è il simbolo della vostra incoerenza». Il sindaco Canelli: «Finitela di dire che avete perso le elezioni per colpa di Musa»

“Nord Ovest Parcheggi”, la società che gestisce la sosta in città, diventerà totalmente privata. Nel corso del Consiglio comunale di stamattina, lunedì 19 luglio, al termine di un dibattito caratterizzato da non poche polemiche fra gli opposti schieramenti, con il voto compatto della maggioranza la Sun è stata “autorizzata” ad alienare la propria partecipazione del 49%. La delibera di indirizzo è stata illustrata dall’assessore Silvana Moscatelli. Nella sostanza, come è stato evidenziato, l’operazione nel suo intento primario è quella «di mettere al riparo l’azienda dei trasporti da eventuali future perdite di gestione perché». Ma non solo. Una volta avvenuta l’alienazione, «il Consiglio comunale darà alla stessa Sun l’indirizzo di approfondire l’eventualità di modificare il “modello gestorio” odierno per poter arrivare ad un’assegnazione in house».


Il successivo dibattito, com’era nelle previsioni, ha contribuito a radicalizzare ulteriormente le posizioni dei due schieramenti. Inizialmente il capogruppo del Pd Rossano Pirovano, nel preannunciare la sua non partecipazione al voto come del resto già avvenuto in passato su temi riguardanti l”azienda della quale è lui stesso dipendente, ha voluto comunque esprimere il suo pensiero politico sulla vicenda: «Il bando per la gestione della sosta presentato dalla precedente amministrazione – ha ricordato – aveva una durata di otto anni, con scadenza nel 2023. L’attuale ha deciso di prorogarla di altri nove. Se volevate dare un taglio diverso potevate aspettare aspettare la sua scadenza e poi decidere. Non estro nel merito della vostra decisione, potrebbe anche essere una scelta giusta, ma contesto le strumentalizzazione politica che è stata fatta in questi anni sul piano della sosta e che della sua contrarietà sul Musa aveva costruito il cavallo di battaglia della precedente campagna elettorale. State facendo l’ennesima privatizzazione. Il vostro comportamento è assolutamente incoerente».


Una posizione ribadita, con sfumature diverse, dai colleghi Andrea Ballaré e Nicola Fonzo: «E stato un tema strumentalizzato in modo brutale da qualcuno che oggi amministra la città – ha detto l’ex sindaco – E’ un dato di fatto che Novara da questo punto di vista ha fatto un passo in avanti consistente. Però non l’avete mai ammesso, osteggiando questo piano della sosta. E le successive operazioni di “smontarlo” non hanno fatto altro che portare più auto in città». Inoltre, per Ballaré il Piano economico finanziario iniziale prevedeva un “pareggio” a distanza di qualche anno, però «state cercando di legittimare una posizione sbagliata che avete assunto all’epoca. Questo piano funziona, voi lo avete depresso. Se come sembra vincerete le elezioni, e non avrete più questa angoscia, auspico davvero che assumiate finalmente delle decisioni per questa città».


«Questa delibera è il simbolo dell’incoerenza dell’attuale maggioranza – ha detto invece Fonzo – Ricordo quando amministravamo noi le accuse di consiglieri dell’attuale maggioranza che ci accusavano di affidare a “stranieri” la gestione della sosta. Al di là degli aspetti economici ritengo sia essenziale che il pubblico sia parte essenziale di una società che gestisce la sosta a Novara».


Per la maggioranza Valter Mattiuz ha replicato definendo il progetto Musa «un autentico pasticcio, costruito in maniera raffazzonata, che ha coinvolto una partecipata del Comune (la Sun, ndr) nella veste di controllata e non di controllante. Noi siamo quelli che hanno cercato di rimediare a un pasticcio, dando fiato in termini economici alla società. La nostra è stata un’operazione di equilibrio e di sostenibilità». Daniele Andretta ha ricordato invece come originariamente la partecipazione del Comune (attraverso la Sun) nella “Nord Ovest Parcheggi” fosse stata pensata al 51%, «per poi ritrovarsi al termine dell’iter burocratico al 49%. Se non ci ricordiamo da dove è nato tutto, non possiamo capire come siamo arrivati a questo». Lo stesso sindaco Alessandro Canelli ha offerto un’ulteriore ricostruzione, spiegando come fu la precedente amministrazione «a privatizzare i parcheggi, ponendo la Sun nelle vesti di socio di minoranza nonostante il diverso parere all’epoca dal Consiglio comunale. E poi non possiamo salvaguardare l’interesse primario della nostra azienda, il cui compito primario è la gestione del trasporto, se non la facciamo uscire da altre partecipazioni. Finitela di dire che avete perso le elezioni per colpa di Musa. Forse anche per quello, ma perché siete stati sostanzialmente immobili. Superate questo trauma psicologico». Ivan De Grandis, che cinque anni fa era stato fra i promotori di un comitato contro il Musa, ha sostenuto invece che la passata amministrazione fallì di fronte alla possibilità di concretizzare politiche ambientaliste, «rifiutandosi di ascoltare i cittadini».


Sull’altro fronte della minoranza, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Mario Iacopino ha proposto «un momento di riflessione, auspicando che nella futura gestione siano collocati dei paletti chiari e netti».
Al momento del voto, il documento è passato con il solo voto della maggioranza.

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