Cinque servizi – classificati come ad Alto impatto interforze – organizzati dalla Questura cittadina a seguito delle decisioni assunte dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono stati conclusi nelle ultime due settimane con la partecipazione anche di addetti del Reparto prevenzione crimine di Torino.
L’obiettivo, come è stato spiegato in una nota diffusa dagli uffici di piazza del Popolo, “è stato soprattutto quello di provvedere a una capillare azione di presenza e prevenzione”; e in città ha riguardato in modo particolare la zona della Stazione ferroviaria e le vie contigue a piazza Garibaldi, ma anche aree centrali e semicentrali (Allea, centro storico, piazza del Valentino, vie Brera, Marconi e Solferino), oltre ai corsi Milano e Vercelli.
In occasione di questi servizi (effettuati anche a piedi e in borghese) sono state fermate e identificate complessivamente 533 persone (150 della quali con precedenti di polizia e in totale 230 stranieri), alle quali vanno aggiunti 65 veicoli commerciali, mentre sono stati controllati, sempre nelle zone indicate, 22 esercizi commerciali. Due sono stati gli stranieri presenti irregolarmente sul territorio nazionale rintracciati e poi colpiti dal provvedimento di espulsione dall’Ufficio immigrazione della Questura.
Una risposta
Perché nel titolo si fa esplicito riferimento a Sant’Agabio, mentre nell’articolo si citano tante vie del centro e pure corso Vercelli (ovviamente non identificato con il quartiere di appartenenza), insieme al famigerato corso Milano? Basta con questa furbesca e continua stigmatizzazione di un quartiere sempre e solo collegato con questioni di illegalità e cronaca nera!!