Guardie ecologiche provinciali in campo per azioni di tutela del territorio e in particolare delle acque di laghi, fiumi, torrenti e regge. E’ la sintesi della convenzione, sottoscritta ieri mattina, venerdì 24 giugno a Palazzo Natta, fra l’amministrazione provinciale e Arpa Piemonte, rappresentata quest’ultima dal suo direttore generale Angelo Robotto. Firma avvenuta alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati.
«Si tratta di un’iniziativa – ha sottolineato il consigliere delegato alla Polizia provinciale e alle Guardie ecologiche volontarie Arduino Pasquini, che ha sottoscritto l’accordo della durata di due anni insieme a Robotto – che si aggiunge al nostro programma di azione e tutela del territorio, tenendo in considerazione il particolare momento che stiamo vivendo a causa della siccità».
Le Gev (Guardie ecologiche volontarie) saranno messe a disposizione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale per lo svolgimento di una serie di servizi di prevenzione e vigilanza: «Questa convenzione – ha aggiunto – farà particolare riferimento ad azioni di monitoraggio dei corsi d’acqua con finalità conoscitive. Come Provincia forniremo ad Arpa le nostre Gev, che opereranno in stretta collaborazione con il personale della sede novarese di Arpa. Preliminarmente allo svolgimento delle attività, sarà predisposta un’attività di formazione e affiancamento per le Gev, con riferimento agli aspetti quantitativi e qualitativi della risorsa idrica, secondo uno specifico piano formativo condiviso. Arpa metterà inoltre a disposizione il materiale necessario per il campionamento quali bottiglie e contenitori adeguati alle esigenze di laboratorio».
Al termine di questo periodo di formazione sarà predisposto un protocollo operativo specifico e che verrà periodicamente rinnovato per una migliore programmazione delle diverse attività previste. Le Gev, una volta formate, potranno svolgere attività di monitoraggio conoscitivo dei corsi d’acqua a seguito di eventi occasionali di inquinamento e saranno tenute a comunicare ad Arpa la problematica riscontrata, procedere, secondo le indicazioni fornite, al prelievo di campioni, trasportarli e trasmettere sia ad Arpa sia alla Provincia.
«Si tratta – ha concluso Pasquini esprimendo la sua soddisfazione per l’accordo – di un’iniziativa innovativa per una realtà come la nostra e per le Gev, che hanno sempre dimostrato competenza e disponibilità nel loro lavoro. Un percorso che riteniamo possa rappresentare un esempio anche per le altre Province piemontesi».