Si svolgeranno venerdì alle 14 nella chiesa di San Martino i funerali di Ruggero Concone, spentosi martedì all’età di 83 anni presso la struttura “Parco del welfare” dov’era ospitato. Dirigente sino al 2000 presso il Comune di Novara, aveva lavorato negli anni ’70 alla costituzione dei Consigli di Quartiere a fianco dell’allora assessore Enrico Nerviani. Era inoltre conosciuto per essere stato l’ultimo presidente dell’Ospedale Maggiore secondo il vecchio ordinamento, prima della nascita del Servizio sanitario nazionale. Aveva poi collaborato alla costituzione della Fondazione Comunità del Novarese e si era dedicato a una delle sue tanti passioni, quella del vernacolo locale, partecipando attivamente alle iniziative organizzate dai vari gruppi per lo studio e la diffusione del dialetto.
Socialista “vecchio stampo”, la sua figura è legata anche a un episodio accaduto nel 1960 quando, studente di Economia alla Cattolica, si recò a Cuba partecipando a un viaggio organizzato dalle “Brigate internazionali”. Quello che avrebbe dovuto essere un soggiorno di un un mese finì per diventare di tre e durante quella esperienza nell’isola caraibica ebbe addirittura la possibilità di conoscere personalmente Ernesto “Che” Guevara., personaggio nei confronti dei quale nutriva una profonda ammirazione, pur non essendo mai stato comunista. Questa vicenda venne poi descritta da Concone in un paio di sue pubblicazioni.
Profondo il cordoglio in città per la notizia della sua scomparsa. L’ex sindaco Armando Riviera così lo ha ricordato su un noto social: «Se ne va una delle figure più rappresentative del socialismo novarese. Compagni e amici lo ricorderanno per le sue non comuni qualità umane».
Ruggero Concone lascia la moglie Beatrice e i figli Chiara e Francesco.