Coronavirus in Piemonte, accertamenti su un uomo deceduto a Tortona

Coronavirus in Piemonte, accertamenti su un uomo deceduto a Tortona. Potrebbe essere il primo caso di decesso su territorio regionale in seguito al contagio da coronavirus, ma le verifiche sulle cause del decesso sono ancora in corso. Si tratta di un uomo di 80 anni, cardiopatico, ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale di Tortona, risultato positivo al test sul coronavirus covid19.

Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, durante la conferenza stampa di questo pomeriggio. Il presidente Alberto Cirio, in una nota, ha invece espresso la profonda tristezza di tutto il territorio: «È un momento di grande dolore per il Piemonte, che desidera trasmettere alla sua famiglia e agli affetti più cari un pensiero sincero d’affetto e vicinanza.
Non bisogna abbassare la guardia. Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili nella storia del nostro Paese. E proprio per questo è fondamentale, adesso più che mai, sostenerci reciprocamente e restare uniti»

Icardi ha poi aggiunto che «la chiusura delle scuole e l’isolamento sanitario sono le misure di mitigazione più efficaci per ridurre il tasso di attacco dell’epidemia. L’applicazione immediata di tutte le misure di contenimento quali la sospensione del lavoro in sede, la chiusura delle scuole e l’isolamento di almeno il 90% dei contagiati entro le prime due settimane dalla scoperta dell’epidemia riesce sostanzialmente a contenerla quasi del tutto, ma, più realisticamente, quando questo non è possibile, esistono alcune misure più efficaci di altre, quali, appunto, la chiusura delle scuole e l’isolamento dei contagiati».

 

 

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L’assessore ha pertanto esortato la popolazione a collaborare con il sistema sanitario nazionale, attraverso il rigoroso rispetto delle norme igieniche, la limitazione il più possibile delle interazioni sociali non strettamente necessarie e l’uso consapevole e appropriato degli accessi ospedalieri.

La situazione del contagio in Piemonte

Sono 84 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 41 in provincia di Asti, 17 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 4 nel Vercellese, più 3 casi extraregione.

Quaranta persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 21 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 8 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 14 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva, 5 sono in altri reparti. Le persone in isolamento fiduciario domiciliare sono 43.

La situazione dei pronto soccorso

Risultano al momento precauzionalmente chiusi gli ospedali di Novi Ligure e Tortona, dopo il rilevamento di casi di positività che hanno richiesto la sanificazione dei locali e la messa in osservazione dei sanitari coinvolti nelle azioni di assistenza specifica.

Un altro caso di contagio, nel pomeriggio, ha reso necessario chiudere precauzionalmente anche il Pronto soccorso, la Rianimazione e la Medicina di urgenza dell’ospedale di Biella.

Nel caso di Tortona, si stanno gradualmente trasferendo i pazienti in altre strutture in modo da riservare l’ospedale alle funzioni di “Covid Hospital”, come previsto dal nuovo piano di emergenza della rete ospedaliera.

A Novi Ligure e Biella, invece, l’attività tornerà alla normalità non appena saranno completate le operazioni di sanificazione delle strutture.

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Coronavirus in Piemonte, accertamenti su un uomo deceduto a Tortona

Coronavirus in Piemonte, accertamenti su un uomo deceduto a Tortona. Potrebbe essere il primo caso di decesso su territorio regionale in seguito al contagio da coronavirus, ma le verifiche sulle cause del decesso sono ancora in corso. Si tratta di un uomo di 80 anni, cardiopatico, ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale di Tortona, risultato positivo al test sul coronavirus covid19.

Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, durante la conferenza stampa di questo pomeriggio. Il presidente Alberto Cirio, in una nota, ha invece espresso la profonda tristezza di tutto il territorio: «È un momento di grande dolore per il Piemonte, che desidera trasmettere alla sua famiglia e agli affetti più cari un pensiero sincero d’affetto e vicinanza.
Non bisogna abbassare la guardia. Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili nella storia del nostro Paese. E proprio per questo è fondamentale, adesso più che mai, sostenerci reciprocamente e restare uniti»

Icardi ha poi aggiunto che «la chiusura delle scuole e l’isolamento sanitario sono le misure di mitigazione più efficaci per ridurre il tasso di attacco dell’epidemia. L’applicazione immediata di tutte le misure di contenimento quali la sospensione del lavoro in sede, la chiusura delle scuole e l’isolamento di almeno il 90% dei contagiati entro le prime due settimane dalla scoperta dell’epidemia riesce sostanzialmente a contenerla quasi del tutto, ma, più realisticamente, quando questo non è possibile, esistono alcune misure più efficaci di altre, quali, appunto, la chiusura delle scuole e l’isolamento dei contagiati».

 

 

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L’assessore ha pertanto esortato la popolazione a collaborare con il sistema sanitario nazionale, attraverso il rigoroso rispetto delle norme igieniche, la limitazione il più possibile delle interazioni sociali non strettamente necessarie e l’uso consapevole e appropriato degli accessi ospedalieri.

La situazione del contagio in Piemonte

Sono 84 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 41 in provincia di Asti, 17 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 4 nel Vercellese, più 3 casi extraregione.

Quaranta persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 21 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 8 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 14 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva, 5 sono in altri reparti. Le persone in isolamento fiduciario domiciliare sono 43.

La situazione dei pronto soccorso

Risultano al momento precauzionalmente chiusi gli ospedali di Novi Ligure e Tortona, dopo il rilevamento di casi di positività che hanno richiesto la sanificazione dei locali e la messa in osservazione dei sanitari coinvolti nelle azioni di assistenza specifica.

Un altro caso di contagio, nel pomeriggio, ha reso necessario chiudere precauzionalmente anche il Pronto soccorso, la Rianimazione e la Medicina di urgenza dell’ospedale di Biella.

Nel caso di Tortona, si stanno gradualmente trasferendo i pazienti in altre strutture in modo da riservare l’ospedale alle funzioni di “Covid Hospital”, come previsto dal nuovo piano di emergenza della rete ospedaliera.

A Novi Ligure e Biella, invece, l’attività tornerà alla normalità non appena saranno completate le operazioni di sanificazione delle strutture.

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