Coronavirus, l’assessore Icardi: «I contagi sono destinati a crescere»

Coronavirus, l’assessore Icardi: «I contagi sono destinati a crescere». L’ha detto poco fa in conferenza stampa l’assessore regionale alla Sanità: «Al momento la situazione è controllata, ma i numeri sono destinati a salire. Sono proiezioni derivanti da studi epidemiologici dettagliati».

«Abbiamo lavorato tutto il giorno per la creazione di una rete ospedaliera dedicata all’emergenza sanitaria da coronavirus – ha continuato Icardi -. In particolare sui posti di terapia intensiva e post acuzie. Dopo una serie di contatti abbiamo ricavato 64 posti di rianimazione dedicati al coronavirus e 88 per la fase successiva».

 

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La situazione degli ospedali piemontesi è, dunque, la seguente:

Cuneo: 32 posti di malattie infettive con 10 posti letto in più e 5 di rianimazione

Vercelli: la rianimazione rimane integra con 8 posti letto ma ne verrà costruita una nuova con 12 posti adiacente a 11 posti di malattie infettive

Orbassano: i 9 posti letti della rianimazione sono interamente dedicati ai malati di coronavirus

Asti: gli 11 posti letti della rianimazione sono interamente dedicati ai malati di coronavirus che vengono aumentati di altri 6 nuovi; ci sono altri 16 posti letti di malattie infettive

Tortona: l’ospedale viene completamente ai malati di coronavirus con 21 posti di rianimazione e 20 di degenza.

Casale Monferrato: l’ex reparto di medicina vien dedicato ai malati di coronavirus con 20 posti dedicati ad accogliere i malati di malattie infettive di altri ospedali.

«Secondo le statistiche effettuate – ha proseguito l’assessore – l’8,2% di malati ha bisogno della terapia intensiva. Oggi abbiamo 60 posti dunque siamo ampiamente coperti. Al momento il numero dei contagiati  è di 61, 42 in isolamento, 14 ricoverati, 5 in terapia intensiva. La situazione più critica riguarda Asti con 40 casi. Il numero dei tamponi è di 479 di cui 391 sono risultati negativi. Sono previsti tempi molto lunghi per gli esiti dei controtest provenienti dallo Spallanzani di Roma, proprio perchè è un centro di riferimento per tutta Italia».

«Per ridurre i contagi – ha ribadito Mario Raviolo, coordinatore dell’Unità di crisi del Piemonte – l’unica soluzione è limitare il rischio di esporci. Al supermercato, ad esempio, non ci vada tutta la famiglia, ma una persona per volte».

Durante l’incontro con la stampa, sono emersi dubbi circa la partita Juve Milan in programma per domani: «Su questo argomento la Regione non ha alcun potere – ha concluso Icardi -. In questo momento a Roma è in corso una riunione per valutare la situazione e dare disposizioni».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Coronavirus, l’assessore Icardi: «I contagi sono destinati a crescere»

Coronavirus, l’assessore Icardi: «I contagi sono destinati a crescere». L’ha detto poco fa in conferenza stampa l’assessore regionale alla Sanità: «Al momento la situazione è controllata, ma i numeri sono destinati a salire. Sono proiezioni derivanti da studi epidemiologici dettagliati».

«Abbiamo lavorato tutto il giorno per la creazione di una rete ospedaliera dedicata all’emergenza sanitaria da coronavirus – ha continuato Icardi -. In particolare sui posti di terapia intensiva e post acuzie. Dopo una serie di contatti abbiamo ricavato 64 posti di rianimazione dedicati al coronavirus e 88 per la fase successiva».

 

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La situazione degli ospedali piemontesi è, dunque, la seguente:

Cuneo: 32 posti di malattie infettive con 10 posti letto in più e 5 di rianimazione

Vercelli: la rianimazione rimane integra con 8 posti letto ma ne verrà costruita una nuova con 12 posti adiacente a 11 posti di malattie infettive

Orbassano: i 9 posti letti della rianimazione sono interamente dedicati ai malati di coronavirus

Asti: gli 11 posti letti della rianimazione sono interamente dedicati ai malati di coronavirus che vengono aumentati di altri 6 nuovi; ci sono altri 16 posti letti di malattie infettive

Tortona: l’ospedale viene completamente ai malati di coronavirus con 21 posti di rianimazione e 20 di degenza.

Casale Monferrato: l’ex reparto di medicina vien dedicato ai malati di coronavirus con 20 posti dedicati ad accogliere i malati di malattie infettive di altri ospedali.

«Secondo le statistiche effettuate – ha proseguito l’assessore – l’8,2% di malati ha bisogno della terapia intensiva. Oggi abbiamo 60 posti dunque siamo ampiamente coperti. Al momento il numero dei contagiati  è di 61, 42 in isolamento, 14 ricoverati, 5 in terapia intensiva. La situazione più critica riguarda Asti con 40 casi. Il numero dei tamponi è di 479 di cui 391 sono risultati negativi. Sono previsti tempi molto lunghi per gli esiti dei controtest provenienti dallo Spallanzani di Roma, proprio perchè è un centro di riferimento per tutta Italia».

«Per ridurre i contagi – ha ribadito Mario Raviolo, coordinatore dell’Unità di crisi del Piemonte – l’unica soluzione è limitare il rischio di esporci. Al supermercato, ad esempio, non ci vada tutta la famiglia, ma una persona per volte».

Durante l’incontro con la stampa, sono emersi dubbi circa la partita Juve Milan in programma per domani: «Su questo argomento la Regione non ha alcun potere – ha concluso Icardi -. In questo momento a Roma è in corso una riunione per valutare la situazione e dare disposizioni».

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