Una commissione speciale di indagine è necessaria. Lo dicono i consiglieri regionali del Pd, Domenico Rossi e Daniele Valle, in seguito appoggiati anche dal Movimento 5 Stelle in un fronte (quasi) comune contro la gestione emergenziale da parte della Regione.
«Sono troppe le segnalazioni che, da più parti, continuano ad arrivare: medici, infermieri, sindacati, cittadini. Valuteremo i tempi più opportuni per avanzare formalmente la proposta, una volta superata la fase di emergenza più acuta, mettendo al primo posto il bene dei cittadini piemontesi che stanno vivendo un periodo drammatico, durante il quale resta tutta la nostra disponibilità ad ascoltare e ad essere propositivi come dal primo giorno di questa emergenza. Anche le forze di maggioranza hanno l’interesse e il dovere di comprendere cosa non ha funzionato da un punto di vista amministrativo e gestionale, perché solo con la consapevolezza dei problemi si possono approntare soluzioni e rendere così più efficiente il sistema di emergenza piemontese per il futuro».
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E poi proseguono: «Occorre capire se sono state fatte tutte le scelte necessarie, le cause delle decisioni prese in ritardo, se l’organizzazione messa in campo è stata la più funzionale e se gli operatori sono stati messi nella condizione migliore per affrontare la sfida più grande dal dopoguerra in avanti. Certamente non possiamo accettare di dare la colpa alla “sfortuna” o pensare che sia andato tutto bene, tanto più una dinamica che tenda a scaricare ogni responsabilità sui livelli più bassi della catena di comando».