Meno nuovi casi di persone positive nel Novarese, questa domenica 11 (-12 su ieri), e in Piemonte, 173 (-129), ma a fronte della consueta diminuzione dei tamponi eseguiti nel fine settimana il tasso di positività risale: 1,1% in Piemonte (ieri 0,9%) comunque inferiore al 2% nazionale. Diminuisce nel Novarese anche il valore dell’incidenza a 34,2 (casi settimanali su 100mila abitanti) mentre è stabile in Piemonte a 37,4 comunque inferiore alla soglia critica di 50, sotto la quale sono solo 8 Regioni.
In lieve, ma continuo, calo nel Novarese anche le persone attualmente positive (dato Unità di crisi Covid Regione Piemonte) che oggi scendono a 224 (-6 su ieri e i due giorni precedenti, con un trend in discesa da lunedì 23 agosto quando si contavano 291 infetti). A Novara sono scesi a 68. Le persone attualmente positive in Piemonte invece salgono a 3.866 (+11 su sabato), di cui 3.680 in isolamento domiciliare.
Sul fronte ospedaliero restano 4 i ricoverati al Maggiore di Novara (2 in subintensiva e 2 nel reparto infettivi) mentre salgono a 2 i ricoverati al SS Trinità di Borgomanero (nessuno in terapia intensiva e il paziente arrivato oggi è persona vaccinata con una prima dose solo pochi giorni fa). A livello regionale si registra un ulteriore lieve aumento: in tutto 186 pazienti (+4 su ieri) di cui 164 (+5) ricoverati in area non critica e 22 (-1) in terapia intensiva.
Oggi in Piemonte è stato registrato un decesso, nel Torinese.
VACCINAZIONI
Proseguono le vaccinazioni anticovid in Regione: con gli ultimi dati governativi (di questa mattina) i piemontesi completamente vaccinati salgono al 68,7% della popolazione vaccinabile (in Italia 71,5%), mentre il complesso di piemontesi raggiunti con almeno una iniezione è del 77,9% (in Italia 79,8%). La fascia di popolazione più protetta è quella delle persone con più di 80 anni (92,9% di vaccinati ciclo completo, in Italia 92%), mentre crescono quelle dei più giovani. Tra i ragazzi 12-19 anni il 26,9% è vaccinato e il 56,2% ha almeno una iniezione), tra i giovani 20-29 anni il 60% è vaccinato e il 76,2% ha già almeno una dose: tutte percentuali comunque inferiori alla media italiana.