Crisi idrica, 756 milioni alle aziende agricole. La Regione ha presentato il piano

Cinque anni per 50 bandi a cui poter accedere. L'assessore Marnati: «Interventi sui canali Cavour e Regina Elena per limitare le dispersioni»

La Regione ha presentato il piano quinquennale di sviluppo rurale: misure straordinarie per 756 milioni di euro con fondi dell’Unione Europea, Stato e Regione stessa a cui le aziende agricole possono accedere tramite bandi che hanno finalità comuni: garantire un reddito equo agli agricoltori, aumentare la competitività, riequilibrare il potere nella catena alimentare, agire contro i cambiamenti climatici, proteggere l’ambiente, preservare paesaggi e biodiversità, sostenere il cambiamento generazionale, mantenere aree rurali dinamiche, proteggere la qualità alimentare e sanitaria.

«La programmazione avrà una durata di cinque anni e la priorità verrà date alle aziende giovani e alla sostenibilità ambientale, cercando di raggiungere gli obiettivi dell’Unione Europea – ha spiegato il responsabile regionale della programmazione, Paolo Balocco, durante la presentazione nella sede della Camera di commercio -. In tema di carenza idrica, è necessaria una responsabilità da parte di tutti per attivare misure che possono dare una mano alle aziende: il piano è uno strumento che può dare un supporto e consente di dare finanziamenti mirati alle aziende per ottimizzare le risorse idriche».

Il piano è stato dettagliato in un vademecum a disposizione delle aziende per comprendere meglio quali siano le risorse, a chi sono rivolte e come è possibile candidarsi.

«Un programma completo e non illusorio – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -. Gli obiettivi sono dettati dalla Pac (Politica Agricola Comune): innanzitutto di carattere economico per garantire un reddito equo alle aziende; di competitività per rispondere ai mercati; ambientale allo scopo di contrastare la crisi idrica».

«Le risorse sono minori rispetto alle programmazioni procedenti perchè il piano si sviluppa su cinque anni e non su sette – ha affermato il governatore Cirio, il quale dopo la presentazione ha incontrato gli agricoltori a Vicolungo – . Il nostro compito è quello di creare gli invasi che consentano di recuperare l’acqua piovana e favorire, con elasticità burocratica, le aziende che vogliono costruire una loro vasca. Difendiamo queste risorse perchè permetteranno agli imprenditori agricoli di sopravvivere, diversamente chiuderebbero».

L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati ha poi annunciato che «il Ministero ci ha chiesto di definire i progetti prioritari che come caratteristica imprescindibile devono essere cantierabili. La mia proposta sarà quella di intervenire sui canali irrigui vecchi che disperdono acqua, come il Cavour e il Regina Elena. Il finanziamento sarà indirizzato alle quattro regioni del nord che stanno soffrendo di più la siccità; ancora non si conosce ancora l’importo ma si parla di qualche miliardo. Il Piemonte è il territorio più colpito e Novara e Vco hanno i dati peggiori: farò in modo che ricevano il maggiore finanziamento».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Crisi idrica, 756 milioni alle aziende agricole. La Regione ha presentato il piano

Cinque anni per 50 bandi a cui poter accedere. L’assessore Marnati: «Interventi sui canali Cavour e Regina Elena per limitare le dispersioni»

La Regione ha presentato il piano quinquennale di sviluppo rurale: misure straordinarie per 756 milioni di euro con fondi dell’Unione Europea, Stato e Regione stessa a cui le aziende agricole possono accedere tramite bandi che hanno finalità comuni: garantire un reddito equo agli agricoltori, aumentare la competitività, riequilibrare il potere nella catena alimentare, agire contro i cambiamenti climatici, proteggere l’ambiente, preservare paesaggi e biodiversità, sostenere il cambiamento generazionale, mantenere aree rurali dinamiche, proteggere la qualità alimentare e sanitaria.

«La programmazione avrà una durata di cinque anni e la priorità verrà date alle aziende giovani e alla sostenibilità ambientale, cercando di raggiungere gli obiettivi dell’Unione Europea – ha spiegato il responsabile regionale della programmazione, Paolo Balocco, durante la presentazione nella sede della Camera di commercio -. In tema di carenza idrica, è necessaria una responsabilità da parte di tutti per attivare misure che possono dare una mano alle aziende: il piano è uno strumento che può dare un supporto e consente di dare finanziamenti mirati alle aziende per ottimizzare le risorse idriche».

Il piano è stato dettagliato in un vademecum a disposizione delle aziende per comprendere meglio quali siano le risorse, a chi sono rivolte e come è possibile candidarsi.

«Un programma completo e non illusorio – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -. Gli obiettivi sono dettati dalla Pac (Politica Agricola Comune): innanzitutto di carattere economico per garantire un reddito equo alle aziende; di competitività per rispondere ai mercati; ambientale allo scopo di contrastare la crisi idrica».

«Le risorse sono minori rispetto alle programmazioni procedenti perchè il piano si sviluppa su cinque anni e non su sette – ha affermato il governatore Cirio, il quale dopo la presentazione ha incontrato gli agricoltori a Vicolungo – . Il nostro compito è quello di creare gli invasi che consentano di recuperare l’acqua piovana e favorire, con elasticità burocratica, le aziende che vogliono costruire una loro vasca. Difendiamo queste risorse perchè permetteranno agli imprenditori agricoli di sopravvivere, diversamente chiuderebbero».

L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati ha poi annunciato che «il Ministero ci ha chiesto di definire i progetti prioritari che come caratteristica imprescindibile devono essere cantierabili. La mia proposta sarà quella di intervenire sui canali irrigui vecchi che disperdono acqua, come il Cavour e il Regina Elena. Il finanziamento sarà indirizzato alle quattro regioni del nord che stanno soffrendo di più la siccità; ancora non si conosce ancora l’importo ma si parla di qualche miliardo. Il Piemonte è il territorio più colpito e Novara e Vco hanno i dati peggiori: farò in modo che ricevano il maggiore finanziamento».

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