Da Castelletto ad Ancona per recuperare cocaina: trafficante condannato a 6 anni

J.L. venticinquenne di origine albanese residente a Castelletto Ticino, è stato condannato a 6 anni di carcere e 30 mila euro di multa per traffico di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantitativo, con giudizio abbreviato

Era al porto di Ancona ad attendere un giovane napoletano che doveva consegnargli tre chili di cocaina. Una consegna sfumata per l’intervento della Finanza, insospettita dalla quel ragazzo italiano appena sbarcato da una nave proveniente da Durazzo, con uno zaino sulle spalle: i militari l’avevano seguito fino al luogo dove sarebbe dovuto avvenire la trattativa, in cambio di 4 mila euro.

A distanza di un anno dall’operazione conclusa con l’arresto dei due, J.L. venticinquenne di origine albanese residente a Castelletto Ticino, è stato condannato a 6 anni di carcere e 30 mila euro di multa per traffico di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantitativo, con giudizio abbreviato. Il corriere napoletano ha invece rimediato 4 anni e 8 mesi.

Si tratta di un’operazione conclusa il 27 novembre 2021. L’italiano, sbarcato da una nave proveniente da Durazzo, aveva con sé uno zainetto nero, di una nota marca sportiva. I finanzieri presenti nello scalo di Ancona lo avevano osservato mentre camminava avanti e indietro e mentre si spostava velocemente verso il centro, come se aspettasse qualcuno. Così i militari lo hanno pedinato. Poco dopo si era incontrato con l’albanese proveniente dal Novarese. Era a bordo di un’Alfa, trovata poi con il cruscotto modificato, munito di un doppio fondo che, secondo l’accusa, sarebbe servito a nascondere la cocaina. Appena i due erano saliti sulla vettura, i militari li avevano bloccati e perquisiti. Aperto lo zaino c’erano 2 chili e 884 grammi di cocaina, suddivisa in tre involucri, sottovuoto. L’albanese aveva con sé il contante, 4 mila euro.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il trentenne avrebbe ricevuto la droga da un albanese conosciuto in nave, che gliela avrebbe affidata per portarla ad Ancona e consegnarla al connazionale abitante a Novara. Dal trasporto l’italiano avrebbe guadagnato 2.500 euro. E per incontrare il giovane proveniente da Castelletto Ticino gli erano state date indicazioni precise: cercare una persona vestita con un cappotto e alla quale avrebbe detto anche una parola in codice per farsi riconoscere.

In base a una stima approssimativa, dalla cocaina consegnata strenne stato possibile ricavare oltre 15 mila dosi.

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Da Castelletto ad Ancona per recuperare cocaina: trafficante condannato a 6 anni

J.L. venticinquenne di origine albanese residente a Castelletto Ticino, è stato condannato a 6 anni di carcere e 30 mila euro di multa per traffico di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantitativo, con giudizio abbreviato

Era al porto di Ancona ad attendere un giovane napoletano che doveva consegnargli tre chili di cocaina. Una consegna sfumata per l’intervento della Finanza, insospettita dalla quel ragazzo italiano appena sbarcato da una nave proveniente da Durazzo, con uno zaino sulle spalle: i militari l’avevano seguito fino al luogo dove sarebbe dovuto avvenire la trattativa, in cambio di 4 mila euro.

A distanza di un anno dall’operazione conclusa con l’arresto dei due, J.L. venticinquenne di origine albanese residente a Castelletto Ticino, è stato condannato a 6 anni di carcere e 30 mila euro di multa per traffico di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantitativo, con giudizio abbreviato. Il corriere napoletano ha invece rimediato 4 anni e 8 mesi.

Si tratta di un’operazione conclusa il 27 novembre 2021. L’italiano, sbarcato da una nave proveniente da Durazzo, aveva con sé uno zainetto nero, di una nota marca sportiva. I finanzieri presenti nello scalo di Ancona lo avevano osservato mentre camminava avanti e indietro e mentre si spostava velocemente verso il centro, come se aspettasse qualcuno. Così i militari lo hanno pedinato. Poco dopo si era incontrato con l’albanese proveniente dal Novarese. Era a bordo di un’Alfa, trovata poi con il cruscotto modificato, munito di un doppio fondo che, secondo l’accusa, sarebbe servito a nascondere la cocaina. Appena i due erano saliti sulla vettura, i militari li avevano bloccati e perquisiti. Aperto lo zaino c’erano 2 chili e 884 grammi di cocaina, suddivisa in tre involucri, sottovuoto. L’albanese aveva con sé il contante, 4 mila euro.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il trentenne avrebbe ricevuto la droga da un albanese conosciuto in nave, che gliela avrebbe affidata per portarla ad Ancona e consegnarla al connazionale abitante a Novara. Dal trasporto l’italiano avrebbe guadagnato 2.500 euro. E per incontrare il giovane proveniente da Castelletto Ticino gli erano state date indicazioni precise: cercare una persona vestita con un cappotto e alla quale avrebbe detto anche una parola in codice per farsi riconoscere.

In base a una stima approssimativa, dalla cocaina consegnata strenne stato possibile ricavare oltre 15 mila dosi.

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