Da due spazi abbandonati a Sant’Andrea parte un nuovo progetto di rigenerazione urbana

Un nuovo piano di recupero di Fondazione De Agostini per riqualificare un ex campetto da basket in via San Rocco e una piastra di cemento inutilizzata in via Serazzi

Un ex campetto da basket in via San Rocco e una piastra di cemento inutilizzata in via Serazzi. Parte da queste due aree semi abbandonate la nuova proposta di Fondazione De Agostini. Dopo l’esperienza del parco Boroli tra via Redi e via delle Rosette e le conseguenti iniziative di inclusione sociale, la Fondazione torna a Sant’Andrea con un nuovo progetto di rigenerazione urbana nato dal dialogo con le realtà del quartiere e i cittadini: il campetto da basket tornerà a essere tale con una nuova pavimentazione che comprenderà un percorso di street art orizzontale; saranno posizionate anche due porte da calcetto e verrà riqualificata la piccola area verde adiacente. Lo spazio all’aperto di via Serazzi, invece, sarà risistemato e utilizzato per l’attività fisica con attrezzi di cinestetica e percorsi di parkour.

Fondazione De Agostini insieme ad alcune realtà del territorio (Comunità di Sant’Egidio-Piemonte Onlus, ASD Novara Basket, ASD Polisportiva San Giacomo, SSD Gymnasium Academy, ASD Officina della Danza, ASD Top Dance & Show, APS Rieduca e ASD Bimbi in movimento) ha presentato al Comune un project financing da 200 mila euro; la giunta ha accettato la proposta di copreogettazione e nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando a evidenza pubblica per l’affidamento delle due aree.

«Un piano di recupero sportivo ma soprattutto sociale – spiega dal Comune Benedetta Baraggioli che ha seguito il progetto – in un’ottica di coinvolgimento dei giovani del quartiere. In alcuni orari gli spazi saranno gestiti dalle associazioni per le loro attività interessando bambini e ragazzi del quartiere che diversamente non potrebbe accedere. Nelle altre ore i parchetti saranno liberi a disposizione della comunità».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Da due spazi abbandonati a Sant’Andrea parte un nuovo progetto di rigenerazione urbana

Un nuovo piano di recupero di Fondazione De Agostini per riqualificare un ex campetto da basket in via San Rocco e una piastra di cemento inutilizzata in via Serazzi

Un ex campetto da basket in via San Rocco e una piastra di cemento inutilizzata in via Serazzi. Parte da queste due aree semi abbandonate la nuova proposta di Fondazione De Agostini. Dopo l’esperienza del parco Boroli tra via Redi e via delle Rosette e le conseguenti iniziative di inclusione sociale, la Fondazione torna a Sant’Andrea con un nuovo progetto di rigenerazione urbana nato dal dialogo con le realtà del quartiere e i cittadini: il campetto da basket tornerà a essere tale con una nuova pavimentazione che comprenderà un percorso di street art orizzontale; saranno posizionate anche due porte da calcetto e verrà riqualificata la piccola area verde adiacente. Lo spazio all’aperto di via Serazzi, invece, sarà risistemato e utilizzato per l’attività fisica con attrezzi di cinestetica e percorsi di parkour.

Fondazione De Agostini insieme ad alcune realtà del territorio (Comunità di Sant’Egidio-Piemonte Onlus, ASD Novara Basket, ASD Polisportiva San Giacomo, SSD Gymnasium Academy, ASD Officina della Danza, ASD Top Dance & Show, APS Rieduca e ASD Bimbi in movimento) ha presentato al Comune un project financing da 200 mila euro; la giunta ha accettato la proposta di copreogettazione e nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando a evidenza pubblica per l’affidamento delle due aree.

«Un piano di recupero sportivo ma soprattutto sociale – spiega dal Comune Benedetta Baraggioli che ha seguito il progetto – in un’ottica di coinvolgimento dei giovani del quartiere. In alcuni orari gli spazi saranno gestiti dalle associazioni per le loro attività interessando bambini e ragazzi del quartiere che diversamente non potrebbe accedere. Nelle altre ore i parchetti saranno liberi a disposizione della comunità».

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