Da Fondazione Bpn il sostegno ai più fragili. Premiate sei realtà del territorio

Responsabilità è stata la parola chiave dell’intervento straordinario di fine anno della Fondazione Banca Popolare di Novara congiuntamente al Banco Bpm al termine del 2024 che chiude un anno generoso di interventi nel sociale e nella cultura delle due istituzioni: 100 mila euro suddivise in 40 mila euro di interventi definiti a pioggia per micro realtà e di 10 mila euro ogni sei enti importanti e significativi nel campo della solidarietà novarese per un totale di 60 mila euro.

La sottolineatura della parola responsabilità nei confronti del territorio tradotta nei fatti è stata espressa da Franco Zanetta, presidente della Fondazione, e da Elena Pieracci, responsabile della Direzione Novara e Nord Ovest del Banco Bpm.

«Le necessità dell’ambulatorio sono cresciute ancora dai tempi di Suor Nemesia con il guardaroba che ha alcune caratteristiche: self service solo con capi d’abbigliamento in ordine, la sezione pediatrica con latte e pannolini, la presenza di specialisti al pomeriggio che è iniziata da poco» ha detto Mariella Enoc, ià già presidente dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e ora anche presidente dell’ambulatorio di Suor Nemesia.

Federico Diotti, invece, segretario generale della Caritas Diocesana di Novara ha spiegato che «vengono seguite 4500 famiglie, 488 in più nel 2024 e un nucleo importante di famiglie che sta raggiungendo l’autonomia completa». Dall’aiuto diretto con 54 centri di ascolto parrocchiali ai progetti di inserimento nell’attività lavorativa, si sta pensando di destinare nella sede Caritas un piccolo appartamento con 4 posti di letto per le famiglie che hanno parenti ricoverati in ospedale a Novara.

Poi Daniela Sironi, presidente della Comunità di Sant’Egidio, si è richiamata al valore della responsabilità come alternativa all’ indifferenza: «L’aiuto della Fondazione sarà finalizzato in parte alla lotta alla povertà educativa e in parte al creare case famiglia in cui anziani vivano insieme in coabitazione solidale con altre famiglie per dare agli anziani una casa, in parte per le “case del sogno” per i ragazzi minori non accompagnati che raggiungono la maggiore età per permettere loro di concludere gli studi e trovare un lavoro».

Fra Franco Busato del convento di San della Costa ha spiegato l’attività dei frati: «Accoglienza quotidiana di chi bussa alla loro porta per un pasto quotidiano 7 giorni su 7, 6 giorni con un piatto caldo seduti e serviti con un cestino per la sera, dalle 40 alle 80 persone al giorno. Il sabato invece del pasto quotidiano viene consegnata la borsa della spesa. Oltre alla mensa, continua l’attività dell’armadio del povero».

Tra i premiati, anche cooperativa Gerico, rappresentata dal presidente Pier Luigi Migliavacca, e Casa Shalom, con don Dino Campiotti, che storicamente si occupa dell’accoglienza di pazienti sieropositivi. Migliavacca ha poi sottolineato che «la cooperativa è impegnata con la ristorazione attraverso l’Orto Sociale e l’asilo nido Primi Passi».

Elia Impaloni, presidente di Liberazione e Speranza , per l’accoglienza di donne vittime di violenza ha spiegato di avere attualmente «29 ospiti e 43 bambini nella casa per la messa in protezione, con un’attenzione nuova anche per le figure maschili. C’è in progetto l’apertura di una lavanderia per donne che faticano a trovare un lavoro, una casa rifugio accreditata presso la Regione Piemonte e una comunità mamma-bambino per le donne vittime di violenza. L’associazione sta pensando anche alle vittime di sfruttamento lavorativo, prevalentemente uomini, in collaborazione con il ministero del Lavoro.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Da Fondazione Bpn il sostegno ai più fragili. Premiate sei realtà del territorio

Responsabilità è stata la parola chiave dell’intervento straordinario di fine anno della Fondazione Banca Popolare di Novara congiuntamente al Banco Bpm al termine del 2024 che chiude un anno generoso di interventi nel sociale e nella cultura delle due istituzioni: 100 mila euro suddivise in 40 mila euro di interventi definiti a pioggia per micro realtà e di 10 mila euro ogni sei enti importanti e significativi nel campo della solidarietà novarese per un totale di 60 mila euro.

La sottolineatura della parola responsabilità nei confronti del territorio tradotta nei fatti è stata espressa da Franco Zanetta, presidente della Fondazione, e da Elena Pieracci, responsabile della Direzione Novara e Nord Ovest del Banco Bpm.

«Le necessità dell’ambulatorio sono cresciute ancora dai tempi di Suor Nemesia con il guardaroba che ha alcune caratteristiche: self service solo con capi d’abbigliamento in ordine, la sezione pediatrica con latte e pannolini, la presenza di specialisti al pomeriggio che è iniziata da poco» ha detto Mariella Enoc, ià già presidente dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e ora anche presidente dell’ambulatorio di Suor Nemesia.

Federico Diotti, invece, segretario generale della Caritas Diocesana di Novara ha spiegato che «vengono seguite 4500 famiglie, 488 in più nel 2024 e un nucleo importante di famiglie che sta raggiungendo l’autonomia completa». Dall’aiuto diretto con 54 centri di ascolto parrocchiali ai progetti di inserimento nell’attività lavorativa, si sta pensando di destinare nella sede Caritas un piccolo appartamento con 4 posti di letto per le famiglie che hanno parenti ricoverati in ospedale a Novara.

Poi Daniela Sironi, presidente della Comunità di Sant’Egidio, si è richiamata al valore della responsabilità come alternativa all’ indifferenza: «L’aiuto della Fondazione sarà finalizzato in parte alla lotta alla povertà educativa e in parte al creare case famiglia in cui anziani vivano insieme in coabitazione solidale con altre famiglie per dare agli anziani una casa, in parte per le “case del sogno” per i ragazzi minori non accompagnati che raggiungono la maggiore età per permettere loro di concludere gli studi e trovare un lavoro».

Fra Franco Busato del convento di San della Costa ha spiegato l’attività dei frati: «Accoglienza quotidiana di chi bussa alla loro porta per un pasto quotidiano 7 giorni su 7, 6 giorni con un piatto caldo seduti e serviti con un cestino per la sera, dalle 40 alle 80 persone al giorno. Il sabato invece del pasto quotidiano viene consegnata la borsa della spesa. Oltre alla mensa, continua l’attività dell’armadio del povero».

Tra i premiati, anche cooperativa Gerico, rappresentata dal presidente Pier Luigi Migliavacca, e Casa Shalom, con don Dino Campiotti, che storicamente si occupa dell’accoglienza di pazienti sieropositivi. Migliavacca ha poi sottolineato che «la cooperativa è impegnata con la ristorazione attraverso l’Orto Sociale e l’asilo nido Primi Passi».

Elia Impaloni, presidente di Liberazione e Speranza , per l’accoglienza di donne vittime di violenza ha spiegato di avere attualmente «29 ospiti e 43 bambini nella casa per la messa in protezione, con un’attenzione nuova anche per le figure maschili. C’è in progetto l’apertura di una lavanderia per donne che faticano a trovare un lavoro, una casa rifugio accreditata presso la Regione Piemonte e una comunità mamma-bambino per le donne vittime di violenza. L’associazione sta pensando anche alle vittime di sfruttamento lavorativo, prevalentemente uomini, in collaborazione con il ministero del Lavoro.

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