Dal comune di Novara 400 mila euro per i commercianti

Poco meno di 410 mila euro che l’amministrazione comunale di Novara intende destinare come contributo a fondo perduto a commercianti novaresi la cui attività è stata messa in ginocchio negli ultimi mesi a causa dell’emergenza Covid-19. Un tesoretto proveniente da oneri commerciali (stabiliti da una determina della Regione Piemonte del 2015) che Palazzo Cabrino ha introitato lo scorso anno da diversi soggetti coinvolti nell’insediamento commerciale del Parco di Veveri e che erano vincolati alla costruzione di un pista ciclabile in corso della Vittoria. Un quesito a questo punto sorgerebbe spontaneo: allora la pista ciclabile non si realizzerà più? No, perché la somma sarà in ogni caso recuperata.

E’ ruotata interno a questo argomento la riunione congiunta di ben tre Commissioni consiliari (I, II e IV), nella mattinata di oggi, venerdì 22 maggio, che, almeno in linea di principio, ha visto tutti gli schieramenti politici concordi nel giudicare favorevolmente la proposta di delibera da parte dell’assessore al Commercio Elisabetta Franzoni, documento che sarà sottoposto al consiglio comunale lunedì 25.

 

 

«Una delibera che riveste in questo momento una doppia finalità – ha spiegato Franzoni -. E’ un’operazione che rappresenta un ottimo esempio di gestione dell’emergenza e che ha visto coinvolti tre servizi del Comune, con capofila quello alle Imprese, ma anche Urbanistica e Bilancio». Gli oneri in questione venivano indicati come «utili alla riqualificazione, rivitalizzazione e promozione del tessuto commerciale esistente. Sappiamo che ad oggi il progetto della ciclabile non è stato ancora redatto», ma sulla base di questo ragionamento «e tenuto conto della gravissima risi economica che ha colpito i nostri commercianti cittadini in seguito alla pandemia, si è pensato di utilizzare questi fondi a titolo di “ristoro” di alcune categorie», attraverso l’erogazione di un contributo «che sarà sulla falsariga dei “bonus” della Regione e che per individuare la platea dei destinatari si andrà a verificare tutti coloro che sono stati esclusi da precedenti misure di sostegno ma che nello stesso tempo in questo periodo hanno dovuto affrontare spese di gestione della propria attività a fronte di nessun incasso». L’elenco degli avanti diritto è in fase di completamento così come saranno definite le modalità per erogare questo contributo.

E la pista ciclabile? «La somma destinata a questo progetto – ha assicurato la collega titolare del Bilancio Silvana Moscatelli – verrà recuperata in quanto nell’avanzo destinato agli investimenti (in totale 3,5 milioni di euro, ndr) ne vincoliamo 409 mila alla realizzazione della ciclabile quando ci saranno i progetti».

Una proposta favorevolmente accolta anche dai rappresentanti del Pd, pur con qualche distinguo. Sara Paladini si è detta stupita «che non ci sia ancora il progetto visto che gli oneri sono stati già versati. Per quanto riguarda i contributi spero che la procedura sia veloce». Per Emanuela Allegra «la fase due doveva ripartire all’insegna delle due ruote. Destinare diversamente queste somme mi fa capire che la volontà di questa amministrazione in questo momento non ci sia. Quando ci sarà il progetto? Abbiamo bisogno di certezze non di “si farà”…».

Il capogruppo dem Rossano Pirovano ha puntato l’indice sul fatto che «sono passati cinque anni e non si capisce ancora chi deve fare questo progetto. Però dobbiamo aiutare chi non finora ha ricevuto aiuti». Nicola Fonzo ha concordato «sull’obiettivo che l’amministrazione vuole perseguire, ma quello che mi chiedo è se sono stati fatti tentativi per capire se c’erano altre poste di Bilancio senza questi spostamenti?». Stupita anche la pentastellata Cristina Macarro: «I problemi dei commercianti non nascono oggi; questi soldi, visto che ci sono da cinque anni, potevano essere utilizzati per lo sviluppo del territorio».

Le “aperture” della minoranza sono state apprezzate sul fronte opposto dai leghisti Arduino Pasquini («Non lasciamo indietro nessuno») e Gaetano Picozzi («Il momento straordinario richiede interventi straordinari»); solo Ivan De Grandis (Fratelli d’Italia) ha polemizzato con Pirovano sul fatto che «la somma, se ripartita in tanti richiedenti, potrebbe ricondursi a poche centinaia di euro. Sono briciole anche i soldi promessi dal governo, che al momento ha provveduto unicamente a regolarizzare gli immigrati».

E’ stato l’unico intervento un po’ stonato di una riunione che ha visto lo stesso sindaco Alessandro Canelli precisare come l’iniziativa rientra in una serie di interventi che lo hanno visto impegnarsi in prima persona anche presso i proprietari degli immobili nella richiesta di andare incontro alle difficoltà dei commercianti – inquilini. E all’ennesima richiesta di Allegra («Quali sono i termini per realizzare la pista ciclabile?») Franzoni ha risposto che «la nostra volontà è di realizzarla, ma non esiste un termine».

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Poco meno di 410 mila euro che l’amministrazione comunale di Novara intende destinare come contributo a fondo perduto a commercianti novaresi la cui attività è stata messa in ginocchio negli ultimi mesi a causa dell’emergenza Covid-19. Un tesoretto proveniente da oneri commerciali (stabiliti da una determina della Regione Piemonte del 2015) che Palazzo Cabrino ha introitato lo scorso anno da diversi soggetti coinvolti nell’insediamento commerciale del Parco di Veveri e che erano vincolati alla costruzione di un pista ciclabile in corso della Vittoria. Un quesito a questo punto sorgerebbe spontaneo: allora la pista ciclabile non si realizzerà più? No, perché la somma sarà in ogni caso recuperata. E’ ruotata interno a questo argomento la riunione congiunta di ben tre Commissioni consiliari (I, II e IV), nella mattinata di oggi, venerdì 22 maggio, che, almeno in linea di principio, ha visto tutti gli schieramenti politici concordi nel giudicare favorevolmente la proposta di delibera da parte dell’assessore al Commercio Elisabetta Franzoni, documento che sarà sottoposto al consiglio comunale lunedì 25.     «Una delibera che riveste in questo momento una doppia finalità - ha spiegato Franzoni -. E’ un’operazione che rappresenta un ottimo esempio di gestione dell’emergenza e che ha visto coinvolti tre servizi del Comune, con capofila quello alle Imprese, ma anche Urbanistica e Bilancio». Gli oneri in questione venivano indicati come «utili alla riqualificazione, rivitalizzazione e promozione del tessuto commerciale esistente. Sappiamo che ad oggi il progetto della ciclabile non è stato ancora redatto», ma sulla base di questo ragionamento «e tenuto conto della gravissima risi economica che ha colpito i nostri commercianti cittadini in seguito alla pandemia, si è pensato di utilizzare questi fondi a titolo di “ristoro” di alcune categorie», attraverso l’erogazione di un contributo «che sarà sulla falsariga dei “bonus” della Regione e che per individuare la platea dei destinatari si andrà a verificare tutti coloro che sono stati esclusi da precedenti misure di sostegno ma che nello stesso tempo in questo periodo hanno dovuto affrontare spese di gestione della propria attività a fronte di nessun incasso». L’elenco degli avanti diritto è in fase di completamento così come saranno definite le modalità per erogare questo contributo. E la pista ciclabile? «La somma destinata a questo progetto - ha assicurato la collega titolare del Bilancio Silvana Moscatelli - verrà recuperata in quanto nell’avanzo destinato agli investimenti (in totale 3,5 milioni di euro, ndr) ne vincoliamo 409 mila alla realizzazione della ciclabile quando ci saranno i progetti». Una proposta favorevolmente accolta anche dai rappresentanti del Pd, pur con qualche distinguo. Sara Paladini si è detta stupita «che non ci sia ancora il progetto visto che gli oneri sono stati già versati. Per quanto riguarda i contributi spero che la procedura sia veloce». Per Emanuela Allegra «la fase due doveva ripartire all’insegna delle due ruote. Destinare diversamente queste somme mi fa capire che la volontà di questa amministrazione in questo momento non ci sia. Quando ci sarà il progetto? Abbiamo bisogno di certezze non di “si farà”…». Il capogruppo dem Rossano Pirovano ha puntato l’indice sul fatto che «sono passati cinque anni e non si capisce ancora chi deve fare questo progetto. Però dobbiamo aiutare chi non finora ha ricevuto aiuti». Nicola Fonzo ha concordato «sull’obiettivo che l’amministrazione vuole perseguire, ma quello che mi chiedo è se sono stati fatti tentativi per capire se c’erano altre poste di Bilancio senza questi spostamenti?». Stupita anche la pentastellata Cristina Macarro: «I problemi dei commercianti non nascono oggi; questi soldi, visto che ci sono da cinque anni, potevano essere utilizzati per lo sviluppo del territorio». Le “aperture” della minoranza sono state apprezzate sul fronte opposto dai leghisti Arduino Pasquini («Non lasciamo indietro nessuno») e Gaetano Picozzi («Il momento straordinario richiede interventi straordinari»); solo Ivan De Grandis (Fratelli d’Italia) ha polemizzato con Pirovano sul fatto che «la somma, se ripartita in tanti richiedenti, potrebbe ricondursi a poche centinaia di euro. Sono briciole anche i soldi promessi dal governo, che al momento ha provveduto unicamente a regolarizzare gli immigrati». E’ stato l’unico intervento un po’ stonato di una riunione che ha visto lo stesso sindaco Alessandro Canelli precisare come l’iniziativa rientra in una serie di interventi che lo hanno visto impegnarsi in prima persona anche presso i proprietari degli immobili nella richiesta di andare incontro alle difficoltà dei commercianti - inquilini. E all’ennesima richiesta di Allegra («Quali sono i termini per realizzare la pista ciclabile?») Franzoni ha risposto che «la nostra volontà è di realizzarla, ma non esiste un termine».

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