Un prezioso riconoscimento per l’attività svolta in città nel corso di svariati decenni. Un premio, come ha voluto sottolineare la vicesindaca e titolare della delega al Commercio Marina Chiarelli, attraverso il quale «vogliamo riconoscere esempi particolari di quel tessuto commerciale sano che la città deve preservare e conservare. Non un semplice regalo natalizio, ma un qualcosa di più tangibile, anche alla luce del Regolamento delle attività storiche approvato dal Consiglio comunale».
L’attestato, rappresentato da una targa consegnata venerdì mattina, 22 dicembre, nell’aula consiliare di Palazzo Cabrino dalla stessa Chiarelli, dal sindaco Alessandro Canelli e dal presidente della Commissione Commercio Marco Gambacorta, è andato a quattro esercizi commerciali storici: «Quattro attività – ha continuato Chiarelli – che per motivi simili meritano questo riconoscimento, perché rappresentano un’identità territoriale. Inoltre chi lavora, ci mette impegno e costanza specialmente in un periodo difficile come è stato quello pandemico e post pandemico. Questo premio unisce i risultati raggiunti ma anche il tempo continuativo di lavoro, come punto di riferimento per tanti cittadini».
Sono stati premiati la tabaccheria Crivelli di corso Vercelli, che ha tagliato i novant’anni di vita e che rappresenta una delle attività più longeve di Novara. Il negozio è oggi guidato da Paolo, esponente della quarta generazione di una famiglia che ha avviato l’esercizio negli anni ’30 del secolo scorso e che può tra l’altro vantare il primato di non essersi mai spostata dalla sua ubicazione originale,
Mezzo secolo di attività lo ha invece raggiunto il parrucchiere Osvaldo de La Bottega di via Gnifetti. Arrivato da Vespolate, il titolare ha lavorato prima in via XX Settembre e poi nella centralissima via Prina e in piazza delle Erbe prima di aprire l’attuale esercizio negli anni ’60.
Le altre targhe sono andate a due bar. Lo storico Umberto I ci corso Italia e il Coffee Break di corso Risorgimento. Per il primo esercizio non si tratta di un riconoscimento per la “continuità” dell’attuale gestione (la denominazione risale addirittura al 1901), ma per aver ottenuto da Gambero Rosso i prestigiosi “tre chicchi” e “due tazzine”, premio come migliore caffè italiano condiviso con una quarantina di altre attività in tutta la Penisola.
La quarta targa, come detto, è stata assegnata al Coffee Break di corso Risorgimento, anche lui premiato da Gambero Rosso da ormai quindici anni. A ritirare la targa Maria Urdich, originaria di Fiume e giunta anche lei all’ombra della Cupola in seguito all’esodo giuliano-dalmata, proprietaria storica di un’attività oggi proseguita dalle figlie.