De Pagave, il sindaco: «Consiglieri rinunciano all’incarico, si commissaria». Cgil e Pd: «Candidati mai contattati»

Nella diretta Facebook di venerdì 29 gennaio il sindaco Alessandro Canelli ha dichiarato: «Il De Pagave, come tutte le altre strutture per anziani, continua ad avere grandissime difficoltà economiche a causa del blocco degli ingressi. Per questo motivo ci siamo fatti portavoce di questa stiuazione presso la Regione che a sua volta ha stanziato una contributo importante sia per le Rsa pubbliche che private. Il De Pagave, inoltre, è riuscito ad attivare una linea di credito. La struttura era retta da un consiglio di amministrazione fino alla scorsa estate che si è dimesso quando la Regione (che ne possiede la diretta sorveglianza) l’ha trasformata da ex Ipab ad azienda pubblica dei servizi alla persona. A quel punto è stata attivata una procedura per la nomina di un nuovo CdA, così come prevede la legge, ma quando i candidati hanno visto quali erano le condizioni economico finanziarie della struttura hanno preferito rinunciare all’incarico. A quel punto siamo stati costretti ad attivare una ulteriore procedura per attivare una figura commisariale necessaria a gestire la situazione e dare continuità aziendale, non certo per mettere in liquidazione la struttura. Non bisogna creare allarmismo soprattutto perchè il De Pagave, rispetto ad altre strutture piemontesi, non si è mai trovata nelle condizioni di non poter pagare gli stipendi. Ora però l’aspetto più importante è quello sanitario e oggi il De Pagave può dichiararsi Covid Free».

Nella giornata di sabato 30 la replica del segretario provinciale di Cgil Novara e Vco, Attilio Fasulo: «I posti a disposizione per il CdA del De Pagave sono cinque di cui uno indicato a rotazione dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, quattro da nomina diretta del sindaco di cui uno spettante alla minoranza consiliare. In questa tornata è toccato allo Spi Cgil. Il sindaco ha detto che tutti i candidati consiglieri hanno rinunciato in seguito alla situazione dello stesso ente: questo non è vero perchè la persona da noi indicata (a cui era stata inviata tutta la documentazione utile alla nomina già nell’estate 2020) non è più stata contattata dall’amministrazione comunale né per parlare della situazione del De Pagave, né per chiederle una possibile, ma volontaria rinuncia all’incarico».

La stessa versione dei fatti viene riferita dalla consigliera del Pd Milù Allegra: «La versione raccontata dal sindaco non corrisponde a verità. La persona che avevamo proposto come gruppo non ha rinunciato all’incarico, ma non è più stata contata dall’amministrazione comunale».

«Il tema vero – afferma la consigliera del Pd Sara Paladini – è che già nel mese di maggio noi avevamo chiesto che il De Paagve venisse commissariato; una proposta che aveva lo scopo di tutelare la struttura, gli ospiti e i lavoratori. A luglio in consiglio comunale Canelli ci ha offesi dicendo che non era necessario e ora racconta che deve essere avviata la procedura perchè tutti i candidati hanno rinunciato? Questa è solo l’ennesima bugia, l’ennesimo annuncio senza seguito; una situazione che il sindaco non vuole affrontare per una questione di immagine, poi però i problemi esplodono e si vedono. Ora deve avere l’umiltà di fare un passo indietro e accettare la proposta già fatta tempo fa: aprire un tavolo di lavoro con tutte le Rsa e affrontare il tema ch ha numerosi risvolti sociali. Basta guardare cosa è successo a Galliate: vogliamo che succeda anche a Novara?».

Anche Cgil chiede un incontro urgente: «Il De Pagave è un punto di riferimento importante per la cittadinanza – prosegue Fasulo – riteniamo dunque utile aprire un serrato confronto con l’amministrazione comunale sulle prospettive dell’ente a salvaguardia della sua connotazione e funzione pubblica del servizio verso i cittadini e di pensionati e a tutela dei suoi lavoratori che con enorme abnegazione hanno gestito le drammatiche fasi della prima ondata della pandemia ed ai quali si deve dare la massima riconoscenza e tutela per il lavoro svolto».

Nella giornata di ieri il gruppo consiliare del Pd ha qnche depositato un’interrogazione con la quale chiede «perché il sindaco abbia rilasciato dichiarazioni non corrispondenti al vero; se non sia stato il sindaco stesso a consigliare ai candidati di maggioranza di ritirare la propria disponibilità perché riteneva che la strada del commissariamento fosse la più percorribile; quali siano il progetto il piano e gli obiettivi per il rilancio del De Pagave; perché il sindaco non ha condiviso in consiglio comunale le proprie intenzioni di chiedere il commissariamento; perché non ha informato la minoranza in consiglio comunale che alcuni candidati avevano ritirato la propria disponibilità e se i candidati hanno ritirato la propria disponibilità con un atto formale».


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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De Pagave, il sindaco: «Consiglieri rinunciano all’incarico, si commissaria». Cgil e Pd: «Candidati mai contattati»

Nella diretta Facebook di venerdì 29 gennaio il sindaco Alessandro Canelli ha dichiarato: «Il De Pagave, come tutte le altre strutture per anziani, continua ad avere grandissime difficoltà economiche a causa del blocco degli ingressi. Per questo motivo ci siamo fatti portavoce di questa stiuazione presso la Regione che a sua volta ha stanziato una contributo importante sia per le Rsa pubbliche che private. Il De Pagave, inoltre, è riuscito ad attivare una linea di credito. La struttura era retta da un consiglio di amministrazione fino alla scorsa estate che si è dimesso quando la Regione (che ne possiede la diretta sorveglianza) l’ha trasformata da ex Ipab ad azienda pubblica dei servizi alla persona. A quel punto è stata attivata una procedura per la nomina di un nuovo CdA, così come prevede la legge, ma quando i candidati hanno visto quali erano le condizioni economico finanziarie della struttura hanno preferito rinunciare all’incarico. A quel punto siamo stati costretti ad attivare una ulteriore procedura per attivare una figura commisariale necessaria a gestire la situazione e dare continuità aziendale, non certo per mettere in liquidazione la struttura. Non bisogna creare allarmismo soprattutto perchè il De Pagave, rispetto ad altre strutture piemontesi, non si è mai trovata nelle condizioni di non poter pagare gli stipendi. Ora però l’aspetto più importante è quello sanitario e oggi il De Pagave può dichiararsi Covid Free».

Nella giornata di sabato 30 la replica del segretario provinciale di Cgil Novara e Vco, Attilio Fasulo: «I posti a disposizione per il CdA del De Pagave sono cinque di cui uno indicato a rotazione dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, quattro da nomina diretta del sindaco di cui uno spettante alla minoranza consiliare. In questa tornata è toccato allo Spi Cgil. Il sindaco ha detto che tutti i candidati consiglieri hanno rinunciato in seguito alla situazione dello stesso ente: questo non è vero perchè la persona da noi indicata (a cui era stata inviata tutta la documentazione utile alla nomina già nell’estate 2020) non è più stata contattata dall’amministrazione comunale né per parlare della situazione del De Pagave, né per chiederle una possibile, ma volontaria rinuncia all’incarico».

La stessa versione dei fatti viene riferita dalla consigliera del Pd Milù Allegra: «La versione raccontata dal sindaco non corrisponde a verità. La persona che avevamo proposto come gruppo non ha rinunciato all’incarico, ma non è più stata contata dall’amministrazione comunale».

«Il tema vero – afferma la consigliera del Pd Sara Paladini – è che già nel mese di maggio noi avevamo chiesto che il De Paagve venisse commissariato; una proposta che aveva lo scopo di tutelare la struttura, gli ospiti e i lavoratori. A luglio in consiglio comunale Canelli ci ha offesi dicendo che non era necessario e ora racconta che deve essere avviata la procedura perchè tutti i candidati hanno rinunciato? Questa è solo l’ennesima bugia, l’ennesimo annuncio senza seguito; una situazione che il sindaco non vuole affrontare per una questione di immagine, poi però i problemi esplodono e si vedono. Ora deve avere l’umiltà di fare un passo indietro e accettare la proposta già fatta tempo fa: aprire un tavolo di lavoro con tutte le Rsa e affrontare il tema ch ha numerosi risvolti sociali. Basta guardare cosa è successo a Galliate: vogliamo che succeda anche a Novara?».

Anche Cgil chiede un incontro urgente: «Il De Pagave è un punto di riferimento importante per la cittadinanza – prosegue Fasulo – riteniamo dunque utile aprire un serrato confronto con l’amministrazione comunale sulle prospettive dell’ente a salvaguardia della sua connotazione e funzione pubblica del servizio verso i cittadini e di pensionati e a tutela dei suoi lavoratori che con enorme abnegazione hanno gestito le drammatiche fasi della prima ondata della pandemia ed ai quali si deve dare la massima riconoscenza e tutela per il lavoro svolto».

Nella giornata di ieri il gruppo consiliare del Pd ha qnche depositato un’interrogazione con la quale chiede «perché il sindaco abbia rilasciato dichiarazioni non corrispondenti al vero; se non sia stato il sindaco stesso a consigliare ai candidati di maggioranza di ritirare la propria disponibilità perché riteneva che la strada del commissariamento fosse la più percorribile; quali siano il progetto il piano e gli obiettivi per il rilancio del De Pagave; perché il sindaco non ha condiviso in consiglio comunale le proprie intenzioni di chiedere il commissariamento; perché non ha informato la minoranza in consiglio comunale che alcuni candidati avevano ritirato la propria disponibilità e se i candidati hanno ritirato la propria disponibilità con un atto formale».


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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore