Didattica a distanza e riapertura dei nidi al centro della commissione

La didattica a distanza e la riapertura degli asili nido sono stati il tema della commissione consiliare di mercoledì 22 aprile.

Partendo dall’attuale situazione si può affermare che «la didattica a distanza sta funzionando ha commentato l’assessore all’istruzione, Valentina Graziosi – anche grazie all’impegno di tanti insegnanti che hanno accettato questa sfida. Uno dei primi problemi che abbiamo dovuto affrontare, visto che non tutte le famiglie possedevano un computer o un tablet, è stato quello di utilizzare fondi a nostra disposizione (poco più di 30 mila euro, in origine destinati all’acquisto di libri, ndr) destinandoli agli istituti comprensivi per provvedere a questa esigenza». Altre risorse potrebbero arrivare da una sottoscrizione alla quale hanno dato adesione tutti i dirigenti degli istituti comprensivi».

 

 

Sull’argomento nidi, a fronte dell’ipotesi di una riapertura, auspicata a livello regionale dallo stesso presidente Alberto Cirio in concomitanza con la ripresa delle attività lavorative, sollecitata dalle domande della commissaria dem Sara Paladini e della penstastellata Paola Vigotti, Graziosi ha detto che dovranno essere fatte le opportune valutazioni, «tenendo conto come prima cosa la salute dei bambini e degli educatori, così come per i centri estivi stiamo prendendo in considerazione la possibilità di una loro apertura a luglio».

Un’altra esponente del Pd, Emanuela Allegra, ha chiesto invece delucidazioni sull’attività degli educatori che seguono le fasce più deboli. Un servizio, come ha spiegato l’esponente della Giunta, «che non è stato possibile continuare vista la gravità della situazione. Con gli addetti in cassa integrazione vedremo cosa su potrà fare con gli educatori comunali dopo il 4 maggio».

Capitolo risorse. L’assessore ha ricordato che «le rette sono state sospese e che siamo in attesa dei contributi regionali (circa 300 euro a bambino, ndr) che dovrebbero coprire questa mancata entrata». Soldi che non ci sono ancora, soldi che mancano, soldi che sono arrivati. Quelli del Governo. Nicola Fonzo, commissario del Pd ma soprattutto dirigente scolastico, ha affermato come grazie ai fondi ministeriali «arrivati all’inizio del mese siamo stati in grado di soddisfare quasi tutte le richieste». Un’affermazione con la quale l’ex vicesindaco ha voluto replicare a distanza a quanto detto dalla leghista Tiziana Ongari sul fatto che non sarebbero ancora giunte le risorse stanziate dal Ministero.

Al di là di tutto questo, rimane evidente come occorra iniziare a pensare al dopo, a quello che attenderà l’intero mondo della scuola da settembre. E da questo punto di vista le contrapposizioni politiche dovranno lasciare spazio alla collaborazione, «lasciando – ha concluso Graziosi – la soluzione, dopo aver valutato tutte le possibilità, agli esperti».

 

 

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Didattica a distanza e riapertura dei nidi al centro della commissione

La didattica a distanza e la riapertura degli asili nido sono stati il tema della commissione consiliare di mercoledì 22 aprile.

Partendo dall’attuale situazione si può affermare che «la didattica a distanza sta funzionando ha commentato l’assessore all’istruzione, Valentina Graziosi – anche grazie all’impegno di tanti insegnanti che hanno accettato questa sfida. Uno dei primi problemi che abbiamo dovuto affrontare, visto che non tutte le famiglie possedevano un computer o un tablet, è stato quello di utilizzare fondi a nostra disposizione (poco più di 30 mila euro, in origine destinati all’acquisto di libri, ndr) destinandoli agli istituti comprensivi per provvedere a questa esigenza». Altre risorse potrebbero arrivare da una sottoscrizione alla quale hanno dato adesione tutti i dirigenti degli istituti comprensivi».

 

 

Sull’argomento nidi, a fronte dell’ipotesi di una riapertura, auspicata a livello regionale dallo stesso presidente Alberto Cirio in concomitanza con la ripresa delle attività lavorative, sollecitata dalle domande della commissaria dem Sara Paladini e della penstastellata Paola Vigotti, Graziosi ha detto che dovranno essere fatte le opportune valutazioni, «tenendo conto come prima cosa la salute dei bambini e degli educatori, così come per i centri estivi stiamo prendendo in considerazione la possibilità di una loro apertura a luglio».

Un’altra esponente del Pd, Emanuela Allegra, ha chiesto invece delucidazioni sull’attività degli educatori che seguono le fasce più deboli. Un servizio, come ha spiegato l’esponente della Giunta, «che non è stato possibile continuare vista la gravità della situazione. Con gli addetti in cassa integrazione vedremo cosa su potrà fare con gli educatori comunali dopo il 4 maggio».

Capitolo risorse. L’assessore ha ricordato che «le rette sono state sospese e che siamo in attesa dei contributi regionali (circa 300 euro a bambino, ndr) che dovrebbero coprire questa mancata entrata». Soldi che non ci sono ancora, soldi che mancano, soldi che sono arrivati. Quelli del Governo. Nicola Fonzo, commissario del Pd ma soprattutto dirigente scolastico, ha affermato come grazie ai fondi ministeriali «arrivati all’inizio del mese siamo stati in grado di soddisfare quasi tutte le richieste». Un’affermazione con la quale l’ex vicesindaco ha voluto replicare a distanza a quanto detto dalla leghista Tiziana Ongari sul fatto che non sarebbero ancora giunte le risorse stanziate dal Ministero.

Al di là di tutto questo, rimane evidente come occorra iniziare a pensare al dopo, a quello che attenderà l’intero mondo della scuola da settembre. E da questo punto di vista le contrapposizioni politiche dovranno lasciare spazio alla collaborazione, «lasciando – ha concluso Graziosi – la soluzione, dopo aver valutato tutte le possibilità, agli esperti».

 

 

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