Dipendenti Dentix Italia, siglato accordo con il sindacato

«La direzione societaria di Dentix Italia ha siglato con i sindacati di categoria nazionali (Fisascat Cisl, Uiltucs e Filcams Cgil) un accordo per la richiesta del Fis (Fondo integrazione salariale) ordinario per crisi aziendale di 13 settimane per i lavoratori».  Sono 302 i dipendenti interessati in tutta Italia, 11, tra assistenti alla poltrona, segretarie e amministrativi, nella sede di Novara, chiusa, al pari degli altri centri, dallo scorso mese di marzo. «La società si è impegnata anche a corrispondere ai lavoratori che ne faranno richiesta l’anticipo del Tfr nella misura del 70% del maturato oltre all’anticipo dell’assegno ordinario pari al 40% delle ore autorizzate per l’intero periodo». «Tutto ciò – commenta Mattia Rago della Fisascat Piemonte Orientale – è stato svolto nell’ottica di salvaguardare l’occupazione. Ci aspettiamo da parte di Dentix Italia che proponga un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della società che consenta di riaprire le cliniche in modo da completare i trattamenti odontoiatrici già pagati dai pazienti, preservando così i livelli occupazionali».

 

 

Intanto, sul fronte dei clienti che si sono rivolti a Federconsumatori, arrivano i primi risultati. «A Novara – spiega Daniele Testaverde, responsabile novarese dell’associazione – abbiamo fornito assistenza a circa 120 persone, che hanno avuto lavori odontoiatrici rimasti a metà o provvisori ed esposti con le società di finanziamento per le cure previste».

«Abbiamo affrontato anche il fronte delle società di finanziamento, in particolare Cofidis e Fiditalia: grazie al nostro intervento si sta lavorando sulla sospensione dei pagamenti  e sulla possibilità di terminare le cure odontoiatriche presso altri studi dentistici, o in convenzione con le finanziarie, riavviando così solo in un  secondo tempo i finanziamenti rimasti aperti, oppure chiudendo il finanziamento e liberando il cliente da ogni rapporto con la finanziaria. Alcune finanziarie sembrano disponibili ad accettare di quantificare il saldo rimanente, evitando ulteriori perizie a carico dei pazienti. Infine tramite la nostra sede regionale abbiamo avuto positive verifiche con l’Associazione regionale dei Dentisti per trovare soluzioni di miglior favore per quanti necessitano di proseguire o ultimare le cure rimaste in sospeso presso Dentix».

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«La direzione societaria di Dentix Italia ha siglato con i sindacati di categoria nazionali (Fisascat Cisl, Uiltucs e Filcams Cgil) un accordo per la richiesta del Fis (Fondo integrazione salariale) ordinario per crisi aziendale di 13 settimane per i lavoratori».  Sono 302 i dipendenti interessati in tutta Italia, 11, tra assistenti alla poltrona, segretarie e amministrativi, nella sede di Novara, chiusa, al pari degli altri centri, dallo scorso mese di marzo. «La società si è impegnata anche a corrispondere ai lavoratori che ne faranno richiesta l’anticipo del Tfr nella misura del 70% del maturato oltre all’anticipo dell’assegno ordinario pari al 40% delle ore autorizzate per l’intero periodo». «Tutto ciò - commenta Mattia Rago della Fisascat Piemonte Orientale - è stato svolto nell’ottica di salvaguardare l’occupazione. Ci aspettiamo da parte di Dentix Italia che proponga un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della società che consenta di riaprire le cliniche in modo da completare i trattamenti odontoiatrici già pagati dai pazienti, preservando così i livelli occupazionali».     Intanto, sul fronte dei clienti che si sono rivolti a Federconsumatori, arrivano i primi risultati. «A Novara - spiega Daniele Testaverde, responsabile novarese dell’associazione - abbiamo fornito assistenza a circa 120 persone, che hanno avuto lavori odontoiatrici rimasti a metà o provvisori ed esposti con le società di finanziamento per le cure previste». «Abbiamo affrontato anche il fronte delle società di finanziamento, in particolare Cofidis e Fiditalia: grazie al nostro intervento si sta lavorando sulla sospensione dei pagamenti  e sulla possibilità di terminare le cure odontoiatriche presso altri studi dentistici, o in convenzione con le finanziarie, riavviando così solo in un  secondo tempo i finanziamenti rimasti aperti, oppure chiudendo il finanziamento e liberando il cliente da ogni rapporto con la finanziaria. Alcune finanziarie sembrano disponibili ad accettare di quantificare il saldo rimanente, evitando ulteriori perizie a carico dei pazienti. Infine tramite la nostra sede regionale abbiamo avuto positive verifiche con l’Associazione regionale dei Dentisti per trovare soluzioni di miglior favore per quanti necessitano di proseguire o ultimare le cure rimaste in sospeso presso Dentix».

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