Distretto del commercio: la giunta scioglie il nodo sulla cabina di regia

Nella “cabina di regia”, oltre al Comune, entreranno Confcommercio e Confesercenti in qualità di “partner stabili”; Confartigianato e Cna saranno invece “aggiuntivi”. L'assessore Chiarelli: «Ci siamo attenuti alla normativa regionale, anche se auspico una futura partecipazione di altri soggetti e una condivisione sul nome del manager»

Distretto urbano del commercio, forse si parte davvero. Nella giornata di martedì 29 marzo la giunta comunale, con propria delibera, ha approvato lo schema del protocollo d’intesa – nel quale Palazzo Cabrino viene indicato come soggetto capofila – da sottoscrivere insieme alle associazioni locali Confesercenti Piemonte Nord Orientale e Confcommercio Alto Piemonte per dare vita alla “cabina di regia” in qualità, come si legge nel dispositivo, di “partner stabili”; Confartigianato Imprese Piemonte Nord Orientale e Cna Piemonte Nord saranno invece “partner aggiuntivi”.


Una decisione “salomonica”, che da un lato consente all’amministrazione del capoluogo, come ha sottolineato la vicesindaco e assessore al Commercio Marina Chiarelli, «di attenerci alla normativa regionale, ma anche di soddisfare i desideri di tutte e quattro le organizzazioni di categoria presenti sul territorio; inoltre, auspico una futura partecipazione di altri soggetti». Ma soprattutto, di far partire finalmente il Distretto, cercando il più possibile di recuperare in qualche modo il tempo fin qui perso.


Sciolto questo primo, fondamentale nodo, rimane quello riguardante l’individuazione del cosiddetto manager. E qui Chiarelli ha voluto fare delle precisazioni: «Partendo da presupposto che la figura destinata a ricoprire questo incarico debba essere competente, qualificata e super partes, in occasione di un primo incontro avuto con le associazioni avevamo chiesto di indicarci dei nominativi».


Non essendo andata a buon fine la richiesta, ha proseguito, «come amministrazione abbiamo provveduto a pubblicare un bando, in risposta del quale è pervenuto un solo curriculum. Ci tengo a precisare, smentendo alcune voci circolate, che la persona interessata non è assolutamente vicina in alcun modo all’area politica del mio partito e che anzi, personalmente, la ritengo idonea anche per la sua attività professionale idonea a ricoprire questo incarico».


Quindi insisterete su questo nome? «Sarà quello che porterò in occasione della prima riunione della “cabina di regia”. Se non dovesse essere accolto chiederò ancora una volta di presentarmi delle proposte condivisibili. In caso di ulteriore disaccordo prenderemo in considerazione la possibilità di pubblicare un nuovo bando».

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Nella “cabina di regia”, oltre al Comune, entreranno Confcommercio e Confesercenti in qualità di “partner stabili”; Confartigianato e Cna saranno invece “aggiuntivi”. L’assessore Chiarelli: «Ci siamo attenuti alla normativa regionale, anche se auspico una futura partecipazione di altri soggetti e una condivisione sul nome del manager»

Distretto urbano del commercio, forse si parte davvero. Nella giornata di martedì 29 marzo la giunta comunale, con propria delibera, ha approvato lo schema del protocollo d'intesa – nel quale Palazzo Cabrino viene indicato come soggetto capofila – da sottoscrivere insieme alle associazioni locali Confesercenti Piemonte Nord Orientale e Confcommercio Alto Piemonte per dare vita alla “cabina di regia” in qualità, come si legge nel dispositivo, di “partner stabili”; Confartigianato Imprese Piemonte Nord Orientale e Cna Piemonte Nord saranno invece “partner aggiuntivi”.


Una decisione “salomonica”, che da un lato consente all'amministrazione del capoluogo, come ha sottolineato la vicesindaco e assessore al Commercio Marina Chiarelli, «di attenerci alla normativa regionale, ma anche di soddisfare i desideri di tutte e quattro le organizzazioni di categoria presenti sul territorio; inoltre, auspico una futura partecipazione di altri soggetti». Ma soprattutto, di far partire finalmente il Distretto, cercando il più possibile di recuperare in qualche modo il tempo fin qui perso.


Sciolto questo primo, fondamentale nodo, rimane quello riguardante l'individuazione del cosiddetto manager. E qui Chiarelli ha voluto fare delle precisazioni: «Partendo da presupposto che la figura destinata a ricoprire questo incarico debba essere competente, qualificata e super partes, in occasione di un primo incontro avuto con le associazioni avevamo chiesto di indicarci dei nominativi».


Non essendo andata a buon fine la richiesta, ha proseguito, «come amministrazione abbiamo provveduto a pubblicare un bando, in risposta del quale è pervenuto un solo curriculum. Ci tengo a precisare, smentendo alcune voci circolate, che la persona interessata non è assolutamente vicina in alcun modo all'area politica del mio partito e che anzi, personalmente, la ritengo idonea anche per la sua attività professionale idonea a ricoprire questo incarico».


Quindi insisterete su questo nome? «Sarà quello che porterò in occasione della prima riunione della “cabina di regia”. Se non dovesse essere accolto chiederò ancora una volta di presentarmi delle proposte condivisibili. In caso di ulteriore disaccordo prenderemo in considerazione la possibilità di pubblicare un nuovo bando».

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