Era entrata al supermercato per rubare ma poi, scoperta, aveva lanciato dei sassi contro un addetto alla sicurezza. Rapina: così è stato ritenuto l’episodio consumatosi qualche anno fa alla Esselunga di Novara, dove una donna era scappata con cosmetici per alcune centinaia di euro, nascosti in una borsa, ed era stata rintracciata grazie a una carta fedeltà che aveva usato per acquistare l’unico prodotto pagato alle casse.
Lei, R.M., è stata condannata a 3 anni e mezzo di reclusione e 650 euro di multa. Il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi; la difesa aveva puntato all’assoluzione avanzando dubbi sull’identificazione corretta dell’imputata e sul fatto che la donna avesse effettivamente portato via qualcosa, dal momento che non era stata fermata in flagranza. Il giudice ha anche stabilito il risarcimento del danno per la nota catena di supermercati.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la donna era entrata nel supermercato come una qualsiasi cliente. Arrivata al reparto cosmetici – la scena era stata osservata alle telecamere – aveva iniziato a mettere i prodotti dentro la sua borsa. Alle casse, poi, si era limitata a pagare merce per poche centinaia di euro. Nel frattempo il vigilante era arrivato in corsia e aveva cercato di bloccarla. Lei era scappata. Inseguita, una volta nel piazzale di un vicino distributore di benzina aveva preso dei grossi sassi con l’intenzione di lanciarli contro l’addetto. Poi era scappata prima dell’arrivo dei militari. Aveva però commesso lo sbaglio di usare una card fidelity alle casse, intestata a una famigliare, e da lì era partito il lavoro di identificazione. Era stata poi riconosciuta in un album fotografico mostrato agli investigatori al personale dell’Esselunga.