A due giorni dal cedimento del terrapieno che ha causato la voragine sul cavalcavia 25 Aprile, l’ufficio tecnico del Comune lavora a pieno ritmo per cercare di capire cosa sia successo. «I nostri tecnici stanno interagendo con quelli di Rfi – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Rocco Zoccali -. Prima di affidare un incarico esterno, molto probabilmente entro un paio di giorni al Politecnico di Milano con cui avevamo già collaborato, dobbiamo avere a disposizione tutti i dati dal 1972 a oggi: dalla costruzione, ai lavori di manutenzione e tutti i monitoraggi. Si procederà anche con l’analisi del terreno. Al momento ancora non abbiamo risposte. Certamente dovremo rendere conto alla città di quello che è successo cercando di non trascurare alcun dettaglio».
Il disagio più grosso continua a essere rappresentato dal traffico in entrata e uscita dalla parte Est della città (leggi qui il servizio).
«La situazione è grave e purtroppo questo problema non sarà di facile risoluzione – aggiunge l’assessore -. Non possiamo sovraccaricare il cavalcavia Porta Milano: ieri (11 ottobre) i tecnici hanno comunicato che si può attendere ancora per i lavori di manutenzione monitorando mensilmente la struttura e tenendo in considerazione il fatto che da lunedì il traffico è triplicato. Per quanto riguarda il ponte del Terdoppio, invece, siamo in attesa del responso dei monitoraggi: dobbiamo prepararci all’idea che quel passaggio debba essere ricostruito e dunque dovrà essere chiuso per il periodo dei lavori».