Due anni di Covid, Cirio: «Non bisogna più commettere gli stessi errori»

A due anni dall'inizio della pandemia, il presidente della regione sottolinea l'importanza degli investimenti nel settore sanitario

Il presidente della Regione Piemonte  Alberto Cirio  e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno commentato il triste anniversario dei due anni di pandemia.

«Questi due anni di Covid,  che hanno stravolto la vita di tutte le persone,  hanno insegnato che  il sistema pubblico non deve più commettere gli errori del passato, quando sono stati effettuati da tutti gli schieramenti politici tagli sugli investimenti in sanità e salute. In due anni il Piemonte è passato da 2 a oltre 30 laboratori per processare i tamponi, in totale ne sono stati processati 15.4 milioni, passando dai 120 al giorno del 22 febbraio 2020 agli oltre 100 mila al giorno di oggi. Sono stati quasi raddoppiati i posti di terapia intensiva da 327 a 628 e sono stati somministrate  quasi 9,6 milioni di vaccini. È stato anche creato il Dirmei, il dipartimento interaziendale che con l’Unità di crisi ha gestito la pandemia e che ora si concentrerà sul superamento delle liste d’attesa. Uno degli aspetti più gravi negli anni passati – hanno sottolineato – è stato non dare il giusto riconoscimento al personale sanitario, non sostituendo quello andato in pensione e causando la fuga dal sistema pubblico per il privato. Questo ha creato un depauperamento enorme del nostro sistema sanitario e ora lavoriamo perché non siano più commessi questi errori».

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Due anni di Covid, Cirio: «Non bisogna più commettere gli stessi errori»

A due anni dall’inizio della pandemia, il presidente della regione sottolinea l’importanza degli investimenti nel settore sanitario

Il presidente della Regione Piemonte  Alberto Cirio  e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno commentato il triste anniversario dei due anni di pandemia.

«Questi due anni di Covid,  che hanno stravolto la vita di tutte le persone,  hanno insegnato che  il sistema pubblico non deve più commettere gli errori del passato, quando sono stati effettuati da tutti gli schieramenti politici tagli sugli investimenti in sanità e salute. In due anni il Piemonte è passato da 2 a oltre 30 laboratori per processare i tamponi, in totale ne sono stati processati 15.4 milioni, passando dai 120 al giorno del 22 febbraio 2020 agli oltre 100 mila al giorno di oggi. Sono stati quasi raddoppiati i posti di terapia intensiva da 327 a 628 e sono stati somministrate  quasi 9,6 milioni di vaccini. È stato anche creato il Dirmei, il dipartimento interaziendale che con l’Unità di crisi ha gestito la pandemia e che ora si concentrerà sul superamento delle liste d’attesa. Uno degli aspetti più gravi negli anni passati – hanno sottolineato – è stato non dare il giusto riconoscimento al personale sanitario, non sostituendo quello andato in pensione e causando la fuga dal sistema pubblico per il privato. Questo ha creato un depauperamento enorme del nostro sistema sanitario e ora lavoriamo perché non siano più commessi questi errori».

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