Dodici anni di carcere per tentato omicidio, lesioni aggravate (come è stato riqualificato il secondo tentato omicidio contestato), rapina e furto con strappo: è la condanna inflitta ieri pomeriggio, 25 maggio, dal tribunale a I.M., tunisino di 19 anni residente a Novara finito a processo per due violente aggressioni risalenti al 22 giugno 2022. I giudici hanno stabilito anche le pene accessorie e l’espulsione dal territorio dello Stato una volta scontata la condanna. Il pm aveva chiesto una pena inferiore, 10 anni e mezzo, mentre il difensore aveva chiesto l’assoluzione o comunque il riconoscimento dell’eccesso colposo di legittima difesa. Già in udienza preliminare era stata respinta una richiesta di perizia psichiatrica, per la mancanza di precedenti segnalazioni di problemi o disagio psicologico del giovane.
Al centro del processo alcuni episodi avvenuti nell’arco di ventiquattro ore. La mattina del 22 giugno due giovani pakistani, di passaggio a Novara, sono stati avvicinati in stazione da un gruppo di ragazzi che hanno chiesto soldi. A seguito del rifiuto ne è nato un litigio e all’improvviso è comparso anche un coltello, col quale è stato colpito al torace e al braccio uno dei pakistani. Aiutato dall’amico, che ha anche chiamato i soccorsi, si è trascinato in piazza Garibaldi e ha poi fornito una descrizione degli aggressori, nel frattempo fuggiti con il suo zaino. La polizia ha cominciato i suoi accertamenti. Ma intanto, la stessa mattina verso mezzogiorno, gli agenti sono intervenuti in via Bonola nel rione di Sant’Agabio, dove una donna ha segnalato un furto nell’appartamento vicino al suo. All’arrivo la polizia non trova più nessuno ma la sera intorno alle 20 è costretta a tornare in zona per un episodio probabilmente collegato a quanto avvenuto nel pomeriggio: un ragazzo di 24 anni è stato colpito al volto con delle cesoie da giardinaggio, riportando delle gravi ferite alla tempia e all’occhio. Grazie all’aiuto di alcuni testimoni gli agenti hanno individuato e bloccato il responsabile. Portato in Questura, è stata notata la somiglianza con chi che quella mattina aveva accoltellato il pakistano in stazione. E dall’esame dei filmati i sospetti hanno poi trovato le conferme del caso.