Duemila bambini in piazza per chiedere la pace con Sant’Egidio

Circa duemila bambini oggi in marcia a Novara

Una mattinata all’insegna della speranza e dell’impegno per la pace ha animato oggi le vie del centro di Novara grazie alla “Marcia di pace dei bambini”, promossa dal movimento giovanile Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio. Un appuntamento ormai diventato tradizione in città, che dal 2016 coinvolge ogni anno centinaia di bambini e insegnanti in un percorso educativo sul valore della convivenza e della non violenza.

Quest’anno la partecipazione ha superato ogni aspettativa: circa duemila bambini, provenienti da numerose scuole del territorio, si sono ritrovati in piazza Cavour e piazza Matteotti per dare il via a due cortei che hanno attraversato il centro storico fino a piazza Duomo, per poi confluire al Parco dei Bambini, luogo scelto per la manifestazione finale.

Nel cuore dei giardini la voce dei più piccoli si è fatta sentire forte e chiara, con momenti di musica, danza e testimonianze toccanti preparate dalle scuole. L’evento, realizzato con la collaborazione di Comoli e Ferrari e della Fondazione CRT, ha offerto uno spazio di riflessione collettiva, ma anche di festa e condivisione.

Grande emozione durante l’esecuzione del brano “Una sola voce”, imparato nelle scorse settimane dai bambini per inviare un messaggio di pace a tutto il mondo. A guidare il coro della scuola Immacolata è stato il maestro Alberto Veggiotti, mentre i ballerini del Tempio della Danza hanno ideato una coreografia sotto la guida di Giuliano De Luca.

Un momento particolarmente intenso ha chiuso la mattinata: la lettura dei nomi dei Paesi attualmente in guerra, per ricordare a tutti che la pace è un’urgenza concreta e non solo un sogno. Ancora una volta, i bambini di Novara hanno saputo trasformare una giornata qualunque in un potente atto di speranza. Con le loro voci, i loro passi e i loro sorrisi hanno lanciato un appello chiaro ai grandi della terra: «Ascoltateci. Vogliamo un mondo di pace».

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Duemila bambini in piazza per chiedere la pace con Sant’Egidio

Circa duemila bambini oggi in marcia a Novara

Una mattinata all’insegna della speranza e dell’impegno per la pace ha animato oggi le vie del centro di Novara grazie alla “Marcia di pace dei bambini”, promossa dal movimento giovanile Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio. Un appuntamento ormai diventato tradizione in città, che dal 2016 coinvolge ogni anno centinaia di bambini e insegnanti in un percorso educativo sul valore della convivenza e della non violenza.

Quest’anno la partecipazione ha superato ogni aspettativa: circa duemila bambini, provenienti da numerose scuole del territorio, si sono ritrovati in piazza Cavour e piazza Matteotti per dare il via a due cortei che hanno attraversato il centro storico fino a piazza Duomo, per poi confluire al Parco dei Bambini, luogo scelto per la manifestazione finale.

Nel cuore dei giardini la voce dei più piccoli si è fatta sentire forte e chiara, con momenti di musica, danza e testimonianze toccanti preparate dalle scuole. L’evento, realizzato con la collaborazione di Comoli e Ferrari e della Fondazione CRT, ha offerto uno spazio di riflessione collettiva, ma anche di festa e condivisione.

Grande emozione durante l’esecuzione del brano “Una sola voce”, imparato nelle scorse settimane dai bambini per inviare un messaggio di pace a tutto il mondo. A guidare il coro della scuola Immacolata è stato il maestro Alberto Veggiotti, mentre i ballerini del Tempio della Danza hanno ideato una coreografia sotto la guida di Giuliano De Luca.

Un momento particolarmente intenso ha chiuso la mattinata: la lettura dei nomi dei Paesi attualmente in guerra, per ricordare a tutti che la pace è un’urgenza concreta e non solo un sogno. Ancora una volta, i bambini di Novara hanno saputo trasformare una giornata qualunque in un potente atto di speranza. Con le loro voci, i loro passi e i loro sorrisi hanno lanciato un appello chiaro ai grandi della terra: «Ascoltateci. Vogliamo un mondo di pace».

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24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.