Arriva, non arriva, quando arriva? E come arriva? È arrivato. Nella mattinata di giovedì 5 aprile il nuovo ponte sul Terdoppio è giunto in città e, all’inizio della prossima settimana, «sarà posizionato, non ancora montato, nel cantiere di corso Trieste». Lo ha annunciato nel pomeriggio di venerdì l’assessore ai Lavori pubblici Rocco Zoccali, intervenendo in sede di Commissione anche per fare più in generale il punto della situazione sulle strade cittadine, anche alla luce del maltempo durante il fine settimana di Pasqua.
Sempre per quanto riguarda il manufatto proveniente dagli Stati Uniti (una struttura modulare di quasi 30 metri di lunghezza per circa 10 di larghezza, che smontato ha occupato sei tir) l’esponente della giunta ha spiegato che l’ultimo ritardo è stato dovuto al fatto che il trasporto, arrivato pochi giorni fa a Genova, ha dovuto fare i conti con uno sciopero dei portuali del capoluogo ligure, agitazione che ha prolungato le operazioni di sdoganamento.
«La prima operazione già iniziata – ha proseguito Zoccali – riguarda il montaggio di un “avanbecco”, sul quale sarà posizionato il ponte, di fianco a quello attuale da demolire. Poi si procederà all’installazione di un semaforo per la gestione del senso unico alternato, quindi ci sarà un particolare collaudo statico della struttura, per consentire l’apertura di una corsia in una decina di giorni».
ùNella riunione a Palazzo Cabrino si è parlato anche di un altri ponti, quello sull’Agogna lungo la strada per Biandrate; e poi la manutenzione straordinaria del cavalcavia San Martino e la messa in sicurezza di quello di via delle Americhe. Per tutti e tre gli interventi sono state regolarmente aperte le manifestazioni di interesse e, come ha detto ancora Zoccali, «alla fine di questo mese contiamo di aggiudicare i lavori e di aprire il cantiere a giugno. L’intervento provocherà per un certo periodo la chiusura totale della circolazione».
Capitolo strade e marciapiedi. Messo un po’ alle strette, nonostante i lavori della Commissione si siano tenuti in un clima decisamente collaborativo, Zoccali ha dovuto ammettere che «ci sono state diverse criticità, anche se la situazione non è catastrofica come qualcuno vorrebbe fare credere. Di fronte al continuo prolungarsi del maltempo per ovviare al formarsi delle buche abbiamo preferito scegliere una strategia “tampone”, destinata a salvaguardare l’incolumità dei passanti per qualche giorno».
Infine il “fronte” rappresentato dalle manutenzioni straordinarie, per il quale Zoccali ha annunciato la disponibilità per quest’anno di quasi 3 milioni di euro (1,5 per le arterie, 600 mila per i marciapiedi e altri 800 mila in seguito): «Si tratta di uno degli impegni più onerosi che l’amministrazione cittadina ha affrontato negli ultimi anni. Certo, abbiamo stimato che per sistemare tutto ed esaurire l’elenco degli interventi programmati servirebbero dai 13 ai 15 milioni, oltre a 8 solo per il centro storico. L’emergenza ponti ha contribuito anche a diminuire il budget completo».