Lo storico novarese Angelo Del Boca è morto ieri nelal sua casa di Torino all’età di 96 anni. Considerato il più grande studioso del colonialismo italiano, Del Boca è stato il primo italiano a occuparsi della ricostruzione critica e sistematica della storia politico-militare dell’espansione italiana in Africa Orientale e in Libia oltre a essere stato il primo fra gli storici a denunciare i numerosi crimini di guerra compiuti dalle truppe italiane durante le guerre coloniali nel periodo fascista scontrandosi più volte con l’idea opposta di Indro Montanelli che sosteneva un colonialismo mite e bonario.
Dopo essere stato costretto ad arruolarsi nella Repubblica sociale per scongiurare l’arresto del padre, nel 1944 Del Boca entrò a far parte della Resistenza diventando partigiano in prima linea con la brigata alpina Giustizia e Libertà di Piacenza.
Nel primo dopoguerra si iscrisse al Partito socialista italiano di Unità proletaria e iniziò a concentrarsi sugli studi che riguardavano il colonialismo italiano avviando una poderosa ricerca storiografica che portò alla pubblicazione di quattro volumi dedicati alla colonizzazione italiana dell’Africa orientale, due volumi legati alla conquista della Libia e a due ampie biografie sull’ultimo imperatore d’Etiopia Hailè Selassiè e il dittatore libico Mu’ammar Gheddafi.
Del Boca è anche stato redattore capo del settimanale socialista “Il Lavoratore” di Novara. direttore della rivista di storia contemporanea “I sentieri della ricerca” e inviato speciale della Gazzetta del Popolo e del Giorno, che lasciò nel 1981.
Il funerale si svolgerà giovedì 8 luglio alle 10.30 nella chiesa del Nazzareno a Torino.