Edilizia popolare, a Novara 38 alloggi pronti per essere assegnati. Programmati 26 sfratti

MA le richieste per l'inserimento in graduatoria sono 945 di cui solo 108 hanno raggiunto il punteggio massimo

Trentotto alloggi pronti per essere assegnati. È questa la cifra emersa durante la commissione consiliare di venerdì 7 febbraio, in cui l’assessore alle politiche sociali Teresa Armienti ha illustrato, insieme al presidente di Atc Nord, Marco Marchioni, la situazione in città.

Secondo quanto riportato da Armienti nella seduta «7 alloggi sono stati assegnati in situazioni di emergenza, dalla graduatoria legata al bando per l’edilizia popolare e 10 saranno assegnati nel 2025 al termine delle verifiche sul possesso dei requisiti di legge». Una situazione che si intreccia con la consegna, prevista nelle prossime settimane, dei nuovi immobili di via Goito per un totale di 14 alloggi ristrutturati a nuovo che verranno assegnati ai nuclei in graduatoria.

Proprio sulla graduatoria, i numeri segnalano 945 richieste di inserimento. Di questi nuclei, soltanto 108 hanno raggiunto il punteggio massimo, venendo inseriti in lista per l’assegnazione secondo la modalità di un “bando aperto” che prevede la possibilità di accedere in qualsiasi momento e di non dover aspettare le “finestre” di apertura dei bandi.

Numeri che suggeriscono la presenza di un’emergenza abitativa a Novara, come sottolineato dalle minoranze che hanno anche criticato la normativa regionale che prevede, per l’assegnazione di un alloggio popolare, la residenza e o lo svolgimento di un’attività lavorativa subordinata o autonoma. «Una condizione discriminante nei confronti delle persone straniere o di quelle più in difficoltà che, proprio a causa di questa norma stringente, non potranno beneficiare dell’edilizia popolare» ha detto la consigliere del Pd, Milù Allegra.

Proprio in relazione alle situazioni di difficoltà, in commissione è emerso anche il numero sui dati degli sfratti: partito nel dicembre 2023, ad oggi conta 16 sfratti eseguiti, 4 rinviati per la richiesta degli inquilini di tempo aggiuntivo per il trasloco, 3 annullati per il rientro dalla morosità. Numeri a cui si aggiungono i 26 sfratti programmati fino a luglio 2025, con 3 nuclei già allontanati dalle abitazioni.

Il programma degli sfratti è legato al debito nei confronti di Atc che ammonta a circa 3,2 milioni di euro, una cifra dovuta all’elevato numero di morosità tra gli inquilini che tuttavia, come hanno ricordato Armienti e Marchioni, possono accedere al fondo sociale come i 326 nuclei che nel 2023 hanno fatto richiesta del contributo. L’importo complessivo a carico del Comune è stato di 215.743 euro mentre la Regione ha stanziato 384mila euro nel 2023 per coprire i costi del fondo per cui, ogni anno, aumentano le richieste.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Edilizia popolare, a Novara 38 alloggi pronti per essere assegnati. Programmati 26 sfratti

MA le richieste per l’inserimento in graduatoria sono 945 di cui solo 108 hanno raggiunto il punteggio massimo

Trentotto alloggi pronti per essere assegnati. È questa la cifra emersa durante la commissione consiliare di venerdì 7 febbraio, in cui l’assessore alle politiche sociali Teresa Armienti ha illustrato, insieme al presidente di Atc Nord, Marco Marchioni, la situazione in città.

Secondo quanto riportato da Armienti nella seduta «7 alloggi sono stati assegnati in situazioni di emergenza, dalla graduatoria legata al bando per l’edilizia popolare e 10 saranno assegnati nel 2025 al termine delle verifiche sul possesso dei requisiti di legge». Una situazione che si intreccia con la consegna, prevista nelle prossime settimane, dei nuovi immobili di via Goito per un totale di 14 alloggi ristrutturati a nuovo che verranno assegnati ai nuclei in graduatoria.

Proprio sulla graduatoria, i numeri segnalano 945 richieste di inserimento. Di questi nuclei, soltanto 108 hanno raggiunto il punteggio massimo, venendo inseriti in lista per l’assegnazione secondo la modalità di un “bando aperto” che prevede la possibilità di accedere in qualsiasi momento e di non dover aspettare le “finestre” di apertura dei bandi.

Numeri che suggeriscono la presenza di un’emergenza abitativa a Novara, come sottolineato dalle minoranze che hanno anche criticato la normativa regionale che prevede, per l’assegnazione di un alloggio popolare, la residenza e o lo svolgimento di un’attività lavorativa subordinata o autonoma. «Una condizione discriminante nei confronti delle persone straniere o di quelle più in difficoltà che, proprio a causa di questa norma stringente, non potranno beneficiare dell’edilizia popolare» ha detto la consigliere del Pd, Milù Allegra.

Proprio in relazione alle situazioni di difficoltà, in commissione è emerso anche il numero sui dati degli sfratti: partito nel dicembre 2023, ad oggi conta 16 sfratti eseguiti, 4 rinviati per la richiesta degli inquilini di tempo aggiuntivo per il trasloco, 3 annullati per il rientro dalla morosità. Numeri a cui si aggiungono i 26 sfratti programmati fino a luglio 2025, con 3 nuclei già allontanati dalle abitazioni.

Il programma degli sfratti è legato al debito nei confronti di Atc che ammonta a circa 3,2 milioni di euro, una cifra dovuta all’elevato numero di morosità tra gli inquilini che tuttavia, come hanno ricordato Armienti e Marchioni, possono accedere al fondo sociale come i 326 nuclei che nel 2023 hanno fatto richiesta del contributo. L’importo complessivo a carico del Comune è stato di 215.743 euro mentre la Regione ha stanziato 384mila euro nel 2023 per coprire i costi del fondo per cui, ogni anno, aumentano le richieste.

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24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.