Emergenza Ucraina, nuovo centro distribuzione all’ex palazzina vigili

Il centro sarà attivo da venerdì e verrà gestito dalla comunità ucraina. Servono soprattutto alimenti e abbigliamento per bambini piccoli

Emergenza Ucraina, nuovo centro distribuzione all’ex palazzina vigili. Dopo l’accoglienza primaria dei profughi provenienti dalle zone di guerra in Ucraina, il comune di Novara si sta organizzando per la fase due. «Ormai sono più di mille gli ucraini arrivati in città – commenta Paolo Cortese, comandante della Polizia locale referente per l’emergenza – quasi tutti ospitati in famiglie o case private messe a disposizione dai cittadini. Purtroppo questa situazione è destinata a protrarsi nel tempo, dunque dobbiamo iniziare a pensare alla fase successiva a quella puramente emergenziale. Per questo motivo il magazzino di Sant’Agabio – messo a disposizione da Ashel Group, e diventato il quartier generale della Protezione civile per la raccolta di medicinali e materiale di prima necessità da spedire – non è più sufficiente; abbiamo, così, deciso di aggiungere un altro spazio all’ex palazzina vigili di largo don Minzoni che servirà come centro distribuzione per i profughi che si trovano in grave difficoltà economica».

Il centro sarà gestito dalla comunità ucraina che fino a oggi ha coordinato gli aiuti arrivati alla parrocchia della Madonna del Carmine: «I locali vuoti saranno messi a posto in questi giorni anche grazie alla collaborazione dei volontari messi a disposizione dal Banco Popolare di Milano – continua Cortese -. Penso che per venerdì o quantomeno per il fine settimana lo spazio sarà operativo, comunicheremo giorni e orari durante i quali sarà possibile portare ciò che è necessario. In questo momento, infatti, servono latte, omogeneizzati e alimenti per bambini e da 0 a 6 anni oltre all’abbigliamento in modo particolare per bambini piccoli. Il Banco alimentare poterà un po’ di materiale così come le associazioni; saremo grati a tutti i novaresi che vorranno fare una donazione».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Emergenza Ucraina, nuovo centro distribuzione all’ex palazzina vigili

Il centro sarà attivo da venerdì e verrà gestito dalla comunità ucraina. Servono soprattutto alimenti e abbigliamento per bambini piccoli

Emergenza Ucraina, nuovo centro distribuzione all'ex palazzina vigili. Dopo l'accoglienza primaria dei profughi provenienti dalle zone di guerra in Ucraina, il comune di Novara si sta organizzando per la fase due. «Ormai sono più di mille gli ucraini arrivati in città - commenta Paolo Cortese, comandante della Polizia locale referente per l'emergenza - quasi tutti ospitati in famiglie o case private messe a disposizione dai cittadini. Purtroppo questa situazione è destinata a protrarsi nel tempo, dunque dobbiamo iniziare a pensare alla fase successiva a quella puramente emergenziale. Per questo motivo il magazzino di Sant'Agabio - messo a disposizione da Ashel Group, e diventato il quartier generale della Protezione civile per la raccolta di medicinali e materiale di prima necessità da spedire - non è più sufficiente; abbiamo, così, deciso di aggiungere un altro spazio all'ex palazzina vigili di largo don Minzoni che servirà come centro distribuzione per i profughi che si trovano in grave difficoltà economica».

Il centro sarà gestito dalla comunità ucraina che fino a oggi ha coordinato gli aiuti arrivati alla parrocchia della Madonna del Carmine: «I locali vuoti saranno messi a posto in questi giorni anche grazie alla collaborazione dei volontari messi a disposizione dal Banco Popolare di Milano - continua Cortese -. Penso che per venerdì o quantomeno per il fine settimana lo spazio sarà operativo, comunicheremo giorni e orari durante i quali sarà possibile portare ciò che è necessario. In questo momento, infatti, servono latte, omogeneizzati e alimenti per bambini e da 0 a 6 anni oltre all'abbigliamento in modo particolare per bambini piccoli. Il Banco alimentare poterà un po' di materiale così come le associazioni; saremo grati a tutti i novaresi che vorranno fare una donazione».

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