Estorsione alla ex per farle rubare gli ori di famiglia, condannato

«Devi rubare l’oro e i gioielli dei tuoi genitori, altrimenti finisci male. Posso anche diffondere sui social le tue foto intime». Minacce anche di morte quelle che un giovane ventiquattrenne del Borgomanerese aveva indirizzato alcuni anni fa alla sua fidanzata, ancora minorenne, nell’ambito di un complicato rapporto sentimentale, fatto di «tira e molla», ma soprattutto con aggressioni e ricatti da parte di lui, che voleva a tutti i costi gioielli da rivendere per «comprare un nuovo cellulare», e resistenza da parte di lei. La vittima, viste le insistenze, lo aveva una volta: gli aveva consegnato due bracciali in oro e due fedi nuziali, ricordo dei nonni. Poi, presa dal rimorso, aveva raccontato tutto ai genitori e infine era a fare denuncia dai carabinieri.

Quella denuncia ha portato alla condanna dell’ormai ex fidanzato, G. D.M., 31 anni, a 3 anni e 8 mesi di carcere per reati quali estorsione, furto, lesioni e minacce per costringere altri a commettere un reato. Il pm aveva chiesto 5 anni e 8 mesi, anche per stalking, mentre il difensore l’assoluzione per mancanza di prove.

Molti gli episodi raccontati nelle aule del tribunale. Un giorno, per esempio, i due erano per strada a Borgomanero, nel centrale corso Matteotti: nel corso del litigio, sempre legato ai furti che lei doveva commettere in casa, lui l’aveva prende per il collo, scaraventa contro una parete, poi le aveva preso il cellulare e lo aveva lanciato a terra, danneggiandolo: «E’ inciampata ed è caduta da sola», si era poi difeso il ragazzo quando alcuni passanti si erano fermati a vedere cosa fosse successo. Poi, mandandole via messaggio un articolo riguardante il ripescaggio di un cadavere nel canale, le minacce: «La prossima volta sarai tu». Saputo di una prima denuncia, l’aveva contattata per convincerla a fare marcia indietro.

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«Devi rubare l’oro e i gioielli dei tuoi genitori, altrimenti finisci male. Posso anche diffondere sui social le tue foto intime». Minacce anche di morte quelle che un giovane ventiquattrenne del Borgomanerese aveva indirizzato alcuni anni fa alla sua fidanzata, ancora minorenne, nell’ambito di un complicato rapporto sentimentale, fatto di «tira e molla», ma soprattutto con aggressioni e ricatti da parte di lui, che voleva a tutti i costi gioielli da rivendere per «comprare un nuovo cellulare», e resistenza da parte di lei. La vittima, viste le insistenze, lo aveva una volta: gli aveva consegnato due bracciali in oro e due fedi nuziali, ricordo dei nonni. Poi, presa dal rimorso, aveva raccontato tutto ai genitori e infine era a fare denuncia dai carabinieri.

Quella denuncia ha portato alla condanna dell’ormai ex fidanzato, G. D.M., 31 anni, a 3 anni e 8 mesi di carcere per reati quali estorsione, furto, lesioni e minacce per costringere altri a commettere un reato. Il pm aveva chiesto 5 anni e 8 mesi, anche per stalking, mentre il difensore l’assoluzione per mancanza di prove.

Molti gli episodi raccontati nelle aule del tribunale. Un giorno, per esempio, i due erano per strada a Borgomanero, nel centrale corso Matteotti: nel corso del litigio, sempre legato ai furti che lei doveva commettere in casa, lui l’aveva prende per il collo, scaraventa contro una parete, poi le aveva preso il cellulare e lo aveva lanciato a terra, danneggiandolo: «E’ inciampata ed è caduta da sola», si era poi difeso il ragazzo quando alcuni passanti si erano fermati a vedere cosa fosse successo. Poi, mandandole via messaggio un articolo riguardante il ripescaggio di un cadavere nel canale, le minacce: «La prossima volta sarai tu». Saputo di una prima denuncia, l’aveva contattata per convincerla a fare marcia indietro.

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