«Nel cantiere del liceo artistico Casorati si stanno verificando delle evidenti infrazioni: gli operai non indossano i dispositivi di sicurezza, i materiali che contengono amianto vengono trattati con le mani senza guanti, tute o mascherine. Li abbiamo visti con i nostri occhi e abbiamo avvertito le forze dell’ordine».
A denunciare la situazione è un gruppo di insegnanti dell’istituto di via Greppi dove sono in corso i lavori di riqualificazione coordinati dalla Provincia e finanziati con i fondi del Pnrr. I docenti sono gli stessi che la scorsa settimana avevano segnalato una serie di infiltrazioni oltre al cedimento di una parte del sottotetto.
Nell’istituto il clima è molto teso, al punto che gli insegnanti che raccontano l’accaduto a La Voce non vogliono comparire con i loro nomi e cognomi, ma solo come gruppo. «Siamo addirittura stati minacciati di essere licenziati – affermano -. Non è una bella circostanza quella che stiamo vivendo e chi copre queste mancanze o quantomeno non se ne preoccupa e minimizza, non si rende conto che ne è complice. Una circolare dei giorni scorsi ci informava che ieri e oggi (venerdì 11 e sabato 12 ottobre, ndr) si sarebbe provveduto alla bonifica dall’amianto. Considerate le numerose mancanza già segnalate nel cantiere, questa mattina siamo andati di fronte alla scuola e abbiamo visto quello che non avremmo voluto vedere: operai della ditta incaricata a lavorare sul tetto senza alcuna precauzione che toccavano a mani nude il materiale contenente amianto; lo stesso fatto calare dal tetto fino a terra senza protezioni e poi allo stesso modo caricato sul furgone».
«Gli operai erano spaventati dalla nostra presenza e abbiamo cercato di spiegare che non eravamo lì per creare problemi a loro, anzi che quell’infrazione li stava danneggiando – proseguono i docenti -. Ci siamo però resi conto che erano tutti molto giovani e inesperti, alcuni non capivano nemmeno l’italiano. Non stupiamoci se poi si verificano così tanti incidenti sul lavoro».
«A quel punto abbiamo deciso di avvertire le forze dell’ordine – dichiarano ancora – prima i Carabinieri che ci hanno detto di chiamare la Polizia locale a cui, come richiesto, abbiamo inviato un’email. E così abbiamo fatto allegando le foto. Contestualmente abbiamo informato i sindacati che si stanno occupando della situazione».
Martedì 15 ottobre, infatti, i rappresentanti di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Fgu Gilda Unams sono attesi in Provincia per un incontro con il consigliere delegato Andrea Crivelli dopo la richiesta avanzata la scorsa settimana.