La situazione in cui versa, ormai da anni, la ex Fornace Bottacchi è quella di un degrado irreversibile. L’argomento è stato riportato alla luce da Piergiacomo Baroni di Insieme per Novara che, durante il consiglio comunale del 7 marzo, ha presentato un’interrogazione con la quale ha chiesto conto dello stato di abbandono e incuria di tutta l’area.
A rispondere l’assessore all’Urbanistica, Valter Mattiuz: «Il Piano di zona del 1985 definiva gli interventi che dovevano essere attivati: il recupero dell’ex casa Bottacchi con destinazione residenziale o pubblica, il recupero delle antiche fornaci, verde pubblico, parcheggi e attrezzature scolastiche. Attualmente, oltre al palazzetto di viale Verdi, è stato realizzato solo il parcheggio e il resto è effettivamente caratterizzato da un forte degrado».
L’assessore ha poi ricordato che «un terzo dell’area è di proprietà comunale, due terzi di privati. All’interno è presente in piccola porzione di fabbricato, anch’esso in completo stato di abbandono, individuato come bene architettonico culturale».
Mattiuz che ha anche sottolineato che «l’area ha una possibilità edificatori di 8510 metri cubi ma il so sviluppo di scontra con i numerosi vincoli sia urbanistici che di Sovrintendenza. In passato, infatti, sono state fatte diverse proposte tra le quali anche interventi di edilizia sociale, ma la Sovrintendenza ha bloccato ogni azione. Durante una commissione del 2014 era stato concordato di inserire il bene nel piano delle alienazioni, ma non si è proceduto in quanto non era stata avanzata la preventiva richiesta all’organo competente».
Per quanto riguarda i monitoraggi «l’ultimo è stato effettuato il 16 marzo 2021 a causa di un crollo parziale dovuto al vento forte. Attualmente viene fatto un controllo visivo periodico. Inoltre il Comune non ha fatto domanda per accedere ai fondi del Pnrr dunque dovrà farsi carico degli interventi di recupero e restauro» ha concluso l’assessore.