Ex Quinto deposito: firmato il procollo tra Comune, Upo e demanio

Il progetto di realizzare un parco scientifico e biotecnologico nell'area abbandonata tra via Visconti e via Bovio risale allo scorso mese di maggio

Ex Quinto deposito dell’Aeronautica: firmato il procollo tra Comune, Upo e demanio. Il progetto di realizzare un parco scientifico e biotecnologico nell’area abbandonata tra via Visconti e via Bovio – di proprietà del demanio – risale al mese di maggio su proposta dell’università del Piemonte Orientale. Il Comune aveva anche deciso di inserirlo nella richieste di finanziamenti disponibili con il Recovery Plan. Il contributo non è arrivato, ma Comune e Upo hanno comunque perseguito lo scopo del progetto e ieri è stato firmato il protocollo di intesa con il demanio.

«La strada è ancora lunga – afferma il sindaco Alessandro Canelli – ma almeno abbiamo messo le basi per qualcosa di concreto riqualificando una zona della città difficile anche dal punto di vista della sicurezza».

Il progetto di riqualificazione dell’ex Quinto deposito

L’area in questione è dismessa e abbandonata da anni e si sviluppa su una superficie di 45.968 metri quadri di cui 22.887 coperti da nove fabbricati di svariate dimensioni: capannoni immensi, officine, uffici e alloggi per truppa e ufficiali. L’ex deposito militare, infatti, fino al 2004 ospitava l’8° Gruppo manutenzione motori dell’Aeronautica dove si riparavano gli F-104 e i G91-Y.

«La nostra intenzione è quella di intervenire sull’area in collaborazione con il Comune e un’importante azienda farmaceutica – aveva detto il rettore, Giancarlo Avanzi, a La Voce nell’intervista del mese di maggio -. Ruolo dell’università è quello di dialogare e collaborare con gli imprenditori del territorio: questa sarebbe l’occasionale ottimale. All’interno del parco è prevista la realizzazione di laboratori di ricerca, produzione di vaccini e di tecnologie mediche, aule, sale congressi e uffici».

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Un parco di ricerca universitaria e produzione vaccini all’ex Quinto deposito dell’Aeronautica

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Ex Quinto deposito: firmato il procollo tra Comune, Upo e demanio

Il progetto di realizzare un parco scientifico e biotecnologico nell’area abbandonata tra via Visconti e via Bovio risale allo scorso mese di maggio

Ex Quinto deposito dell’Aeronautica: firmato il procollo tra Comune, Upo e demanio. Il progetto di realizzare un parco scientifico e biotecnologico nell’area abbandonata tra via Visconti e via Bovio – di proprietà del demanio – risale al mese di maggio su proposta dell’università del Piemonte Orientale. Il Comune aveva anche deciso di inserirlo nella richieste di finanziamenti disponibili con il Recovery Plan. Il contributo non è arrivato, ma Comune e Upo hanno comunque perseguito lo scopo del progetto e ieri è stato firmato il protocollo di intesa con il demanio.

«La strada è ancora lunga – afferma il sindaco Alessandro Canelli – ma almeno abbiamo messo le basi per qualcosa di concreto riqualificando una zona della città difficile anche dal punto di vista della sicurezza».

Il progetto di riqualificazione dell’ex Quinto deposito

L’area in questione è dismessa e abbandonata da anni e si sviluppa su una superficie di 45.968 metri quadri di cui 22.887 coperti da nove fabbricati di svariate dimensioni: capannoni immensi, officine, uffici e alloggi per truppa e ufficiali. L’ex deposito militare, infatti, fino al 2004 ospitava l’8° Gruppo manutenzione motori dell’Aeronautica dove si riparavano gli F-104 e i G91-Y.

«La nostra intenzione è quella di intervenire sull’area in collaborazione con il Comune e un’importante azienda farmaceutica – aveva detto il rettore, Giancarlo Avanzi, a La Voce nell’intervista del mese di maggio -. Ruolo dell’università è quello di dialogare e collaborare con gli imprenditori del territorio: questa sarebbe l’occasionale ottimale. All’interno del parco è prevista la realizzazione di laboratori di ricerca, produzione di vaccini e di tecnologie mediche, aule, sale congressi e uffici».

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