Export Novara e Vercelli, il consuntivo dei primi tre mesi

Nel primo trimestre del 2020 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono diminuite nel loro insieme del 5%, quelle nazionali dell’1,9%. Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle due province, nel primo trimestre 2020 si registra un calo delle vendite all’estero e la flessione, rispetto al primo trimestre 2019, è stata pari al -5%. Questi i dati emersi dal consuntivo elaborato dalla Fondazione Edison sulla base dei dati Istat (nella foto Marco Fortis, vice presidente Fondazione Edison). Il calo è stato trasversale a tutti i comparti  con le sole eccezioni degli articoli farmaceutici, settore in forte crescita anche in conseguenza dell’emergenza sanitaria in atto (che ha registrato un +68,6%), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (con +18,1%) e degli apparecchi elettrici (+6,7%)».

 

 

Per quanto riguarda gli altri settori, calo di oltre il 55% per i mezzi di trasporto, quasi del 44% per i prodotti petroliferi raffinati, 16% per computer, apparecchi elettronici ed ottici. In calo, con percentuali  comprese tra l’11 e il 4,4% , anche articoli in gomma, materie plastiche, prodotti chimici e rubinetteria. Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export, nel primo trimestre 2020 si osserva un incremento del 2,3% delle vendite dirette all’interno dell’Unione europea e un calo del 14,1% verso i Paesi extra-Ue.

Per quanto riguarda la provincia di Novara, nel primo trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) sono risultate in calo del -3,9% a livello provinciale e del -8,6% a livello nazionale, peggiorando in entrambi i casi la performance rispetto al 2019: nel 2019 l’export della provincia di Novara era infatti calato di un più contenuto -0,5%, mentre quello italiano era cresciuto del +2,1%.

Per quanto riguarda i principali Paesi di destinazione, nel primo trimestre del 2020 le esportazioni provinciali crescono verso Polonia, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi e Stati Uniti; flettono invece verso Regno Unito, Germania, Grecia, Belgio e Francia.

Per i prodotti delle industrie tessili e abbigliamento, nel primo trimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara sono cresciute del 30,3%, a fronte di un calo del 6,4% messo a segno a livello nazionale; prosegue dunque a livello provinciale il trend fortemente positivo registrato nel 2019, mentre a livello nazionale si osserva una inversione di tendenza.

Quanto ai principali mercati di sbocco, nel primo trimestre del 2020 il dato più evidente è la forte crescita dell’export verso la Svizzera (+158,3%) che si conferma ampiamente il primo Paese di destinazione dell’export novarese, detenendo infatti una quota pari al 44% dell’intero export settoriale provinciale. Molto forte anche la crescita delle esportazioni verso la Repubblica Ceca e il Giappone; più contenuta verso il Regno Unito e Tunisia. In calo, invece, l’export verso Spagna, Germania, Francia e, in misura più lieve, verso Stati Uniti e Corea del Sud.

 

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Export Novara e Vercelli, il consuntivo dei primi tre mesi

Nel primo trimestre del 2020 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono diminuite nel loro insieme del 5%, quelle nazionali dell’1,9%. Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle due province, nel primo trimestre 2020 si registra un calo delle vendite all’estero e la flessione, rispetto al primo trimestre 2019, è stata pari al -5%. Questi i dati emersi dal consuntivo elaborato dalla Fondazione Edison sulla base dei dati Istat (nella foto Marco Fortis, vice presidente Fondazione Edison). Il calo è stato trasversale a tutti i comparti  con le sole eccezioni degli articoli farmaceutici, settore in forte crescita anche in conseguenza dell’emergenza sanitaria in atto (che ha registrato un +68,6%), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (con +18,1%) e degli apparecchi elettrici (+6,7%)».

 

 

Per quanto riguarda gli altri settori, calo di oltre il 55% per i mezzi di trasporto, quasi del 44% per i prodotti petroliferi raffinati, 16% per computer, apparecchi elettronici ed ottici. In calo, con percentuali  comprese tra l’11 e il 4,4% , anche articoli in gomma, materie plastiche, prodotti chimici e rubinetteria. Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export, nel primo trimestre 2020 si osserva un incremento del 2,3% delle vendite dirette all’interno dell’Unione europea e un calo del 14,1% verso i Paesi extra-Ue.

Per quanto riguarda la provincia di Novara, nel primo trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) sono risultate in calo del -3,9% a livello provinciale e del -8,6% a livello nazionale, peggiorando in entrambi i casi la performance rispetto al 2019: nel 2019 l’export della provincia di Novara era infatti calato di un più contenuto -0,5%, mentre quello italiano era cresciuto del +2,1%.

Per quanto riguarda i principali Paesi di destinazione, nel primo trimestre del 2020 le esportazioni provinciali crescono verso Polonia, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi e Stati Uniti; flettono invece verso Regno Unito, Germania, Grecia, Belgio e Francia.

Per i prodotti delle industrie tessili e abbigliamento, nel primo trimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara sono cresciute del 30,3%, a fronte di un calo del 6,4% messo a segno a livello nazionale; prosegue dunque a livello provinciale il trend fortemente positivo registrato nel 2019, mentre a livello nazionale si osserva una inversione di tendenza.

Quanto ai principali mercati di sbocco, nel primo trimestre del 2020 il dato più evidente è la forte crescita dell’export verso la Svizzera (+158,3%) che si conferma ampiamente il primo Paese di destinazione dell’export novarese, detenendo infatti una quota pari al 44% dell’intero export settoriale provinciale. Molto forte anche la crescita delle esportazioni verso la Repubblica Ceca e il Giappone; più contenuta verso il Regno Unito e Tunisia. In calo, invece, l’export verso Spagna, Germania, Francia e, in misura più lieve, verso Stati Uniti e Corea del Sud.

 

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