Fibra ottica a Novara: il quartiere San Rocco ancora più “smart”

Presentate dall'assessore Piantanida le ultime novità legate alla posa di diversi chilometri di fibra ottica che interessano la zona nord-est della città grazie alla consolidata collaborazione con l'Iti Omar

Novara città sempre più “smart”, con un particolare coinvolgimento del quartiere di San Rocco. Nella mattinata di oggi, venerdì 1° marzo, sono stati presentati i lavori per l’implementazione digitale che hanno interessato in particolar modo la zona nord-est della città. In quell’area, come ha spiegato l’assessore Luca Piantanida nelle vesti di titolare delle deleghe all’Innovazione, Smart city e Transizione digitale, «sono stati posati sette chilometri di nuova fibra, che porta così il totale a 190 chilometri. Oggi sono 43 le scuole che risultano già connesse e tre grazie a questi lavori che si sono conclusi un paio di settimane fa. In “rete” risultano esserci anche tutti gli otto nidi comunali e, parlando sempre di San Rocco, oltre alla farmacia già connessa, si sono aggiunti l’ambulatorio medico, l’ufficio postale, il locale “Circolo degli amici” nell’edificio una volta sede CdQ e le scuole che ospitano il distaccamento dell’Iti Omar».


Parlando dei lavori nel suo insieme, ha aggiunto Piantanida, oltre alla fibra «sono state posizionate altre telecamere anche nell’area del quartiere Vela, nella stessa zona di San Rocco dove ora la connessione è più stabile, Cinque nuovi apparecchi di videosorveglianza sono stati collocati nell’area mercatale di largo Leonardi e nel vicino parchetto; tre in via Cefalonia e una in piazza Monsignor Brustia, a Sant’Agabio».


Per l’assessore si tratta di un intervento (costato complessivamente 60 mila euro, la metà per i lavori a San Rocco) molto importante, «perché con l’implementazione del numero di telecamere, strumento fondamentale per la gestione della sicurezza, si riuscirà a ovviare anche a una serie di altre criticità sia in fase preventiva che repressiva. Grazie alla fibra la quantità e la qualità dei dati aumenta sempre di più, consentendo alle scuole connesse di lavorare meglio».


Gli aspetti più tecnici sono stati illustrati dal dirigente Davide Zanino e da Paolo Lovati, precisando che «si tratta di una rete privata, con una connettività piena, una velocità molto alta e caratteristiche diverse da quella di tipo commerciale, in quanto destinata a utenti medio grandi. Non è stato un intervento facile perché non sono stati eseguiti lavori invasivi e molte persone del quartiere quasi non se ne sono accorte, proprio perché abbiamo cercato di creare il minor disagio possibile».


Poi da Piantanida un ringraziamento al dirigente dell’Iti Omar Francesco Ticozzi, «che con il Comune ha sempre avuto una grande sinergia, dinostrandosi una vera eccellenza». Le scuole collegate alla banda larga, ha detto Ticozzi, «sono aumentate in numero esponenziale. Due anni fa erano meno di trenta e oggi sono 47. La disgrazia subita dal nostro istituto ha fatto sì che l’offerta fattaci dal Comune di andare a San Rocco, dove non c’era nulla, sia stata l’occasione per portare la banda larga anche in quella zona. Sette chilometri sono tantissimi e l’effetto sul quartiere sarà notevole. Una disgrazia che sotto certi aspetti si è trasformata in un’opportunità».

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Fibra ottica a Novara: il quartiere San Rocco ancora più “smart”

Presentate dall’assessore Piantanida le ultime novità legate alla posa di diversi chilometri di fibra ottica che interessano la zona nord-est della città grazie alla consolidata collaborazione con l’Iti Omar

Novara città sempre più “smart”, con un particolare coinvolgimento del quartiere di San Rocco. Nella mattinata di oggi, venerdì 1° marzo, sono stati presentati i lavori per l’implementazione digitale che hanno interessato in particolar modo la zona nord-est della città. In quell’area, come ha spiegato l’assessore Luca Piantanida nelle vesti di titolare delle deleghe all’Innovazione, Smart city e Transizione digitale, «sono stati posati sette chilometri di nuova fibra, che porta così il totale a 190 chilometri. Oggi sono 43 le scuole che risultano già connesse e tre grazie a questi lavori che si sono conclusi un paio di settimane fa. In “rete” risultano esserci anche tutti gli otto nidi comunali e, parlando sempre di San Rocco, oltre alla farmacia già connessa, si sono aggiunti l’ambulatorio medico, l’ufficio postale, il locale “Circolo degli amici” nell’edificio una volta sede CdQ e le scuole che ospitano il distaccamento dell’Iti Omar».


Parlando dei lavori nel suo insieme, ha aggiunto Piantanida, oltre alla fibra «sono state posizionate altre telecamere anche nell’area del quartiere Vela, nella stessa zona di San Rocco dove ora la connessione è più stabile, Cinque nuovi apparecchi di videosorveglianza sono stati collocati nell’area mercatale di largo Leonardi e nel vicino parchetto; tre in via Cefalonia e una in piazza Monsignor Brustia, a Sant’Agabio».


Per l’assessore si tratta di un intervento (costato complessivamente 60 mila euro, la metà per i lavori a San Rocco) molto importante, «perché con l’implementazione del numero di telecamere, strumento fondamentale per la gestione della sicurezza, si riuscirà a ovviare anche a una serie di altre criticità sia in fase preventiva che repressiva. Grazie alla fibra la quantità e la qualità dei dati aumenta sempre di più, consentendo alle scuole connesse di lavorare meglio».


Gli aspetti più tecnici sono stati illustrati dal dirigente Davide Zanino e da Paolo Lovati, precisando che «si tratta di una rete privata, con una connettività piena, una velocità molto alta e caratteristiche diverse da quella di tipo commerciale, in quanto destinata a utenti medio grandi. Non è stato un intervento facile perché non sono stati eseguiti lavori invasivi e molte persone del quartiere quasi non se ne sono accorte, proprio perché abbiamo cercato di creare il minor disagio possibile».


Poi da Piantanida un ringraziamento al dirigente dell’Iti Omar Francesco Ticozzi, «che con il Comune ha sempre avuto una grande sinergia, dinostrandosi una vera eccellenza». Le scuole collegate alla banda larga, ha detto Ticozzi, «sono aumentate in numero esponenziale. Due anni fa erano meno di trenta e oggi sono 47. La disgrazia subita dal nostro istituto ha fatto sì che l’offerta fattaci dal Comune di andare a San Rocco, dove non c’era nulla, sia stata l’occasione per portare la banda larga anche in quella zona. Sette chilometri sono tantissimi e l’effetto sul quartiere sarà notevole. Una disgrazia che sotto certi aspetti si è trasformata in un’opportunità».

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