«Finiamola qua, sono un latitante». E viene arrestato

«Finiamola qua, sono un latitante». E viene arrestato. È successo nella giornata del 30 aprile nel quartiere San’Agabio quando due poliziotti in borghese hanno individuato una persona sospetta che si aggirava a piedi nella zona di via De Amicis.

L’hanno seguito e dopo averlo fermato per un controllo (il rispetto dei decreti governativi per limitare la diffusione del Covid-19) l’uomo ha dichiarato di essere sprovvisto di documenti e ha mostrato un’autocertificazione compilata solo parzialmente. Il suo comportamento, oltre che elusivo è apparso particolarmente inquieto, generando nei due agenti il sospetto che fosse pregiudicato.

 

 

L’uomo, incalzato dalle domande, ha così dichiarato: «Finiamola qua, sono un latitante». Dai controlli eseguiti, infatti, è risultato che si trattava di N. G., 53 anni, cittadino italiano di origine campana, condannato a oltre 9 anni di carcere per svariate rapine a mano armata, provvedimento emesso nel marzo di quest’anno ma che non è stato possibile eseguire in quanto l’uomo si era volontariamente reso irreperibile.

L’arrestato, residente nell’hinterland milanese, annovera numerosi precedenti penali e di polizia, vantando un curriculum criminale di notevole spessore: fin dal 2005 si è reso responsabile di furti di autoveicoli e rapine a mano armata in diversi istituti bancari della provincia di Milano, oltre a essere stato tratto in arresto per il reato di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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«Finiamola qua, sono un latitante». E viene arrestato

«Finiamola qua, sono un latitante». E viene arrestato. È successo nella giornata del 30 aprile nel quartiere San’Agabio quando due poliziotti in borghese hanno individuato una persona sospetta che si aggirava a piedi nella zona di via De Amicis.

L’hanno seguito e dopo averlo fermato per un controllo (il rispetto dei decreti governativi per limitare la diffusione del Covid-19) l’uomo ha dichiarato di essere sprovvisto di documenti e ha mostrato un’autocertificazione compilata solo parzialmente. Il suo comportamento, oltre che elusivo è apparso particolarmente inquieto, generando nei due agenti il sospetto che fosse pregiudicato.

 

 

L’uomo, incalzato dalle domande, ha così dichiarato: «Finiamola qua, sono un latitante». Dai controlli eseguiti, infatti, è risultato che si trattava di N. G., 53 anni, cittadino italiano di origine campana, condannato a oltre 9 anni di carcere per svariate rapine a mano armata, provvedimento emesso nel marzo di quest’anno ma che non è stato possibile eseguire in quanto l’uomo si era volontariamente reso irreperibile.

L’arrestato, residente nell’hinterland milanese, annovera numerosi precedenti penali e di polizia, vantando un curriculum criminale di notevole spessore: fin dal 2005 si è reso responsabile di furti di autoveicoli e rapine a mano armata in diversi istituti bancari della provincia di Milano, oltre a essere stato tratto in arresto per il reato di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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