Finto volontario di Amnesty chiede donazioni al telefono e porta a porta

Gli episodi più recenti si sono verificati a Novara

Negli ultimi giorni, ai gruppi locali di Amnesty International di Novara e Vercelli e alla Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta sono giunte segnalazioni su una persona che, porta a porta o per telefono, chiede denaro a nome di “Amnesty Senegal”.

«Dopo le dovute verifiche, è emerso che questa persona non è un attivista di Amnesty International e che il metodo di raccolta fondi adottato non è conforme alle regole della nostra organizzazione – fa sapere il gruppo in una nota -. Gli episodi più recenti si sono verificati a Novara: in un caso è stata chiesta una donazione via bonifico telefonico, nell’altro un uomo si è presentato di persona in un ufficio, ottenendo circa 100 euro in contanti e tramite un Pos».

Amnesty International – Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta, dopo aver segnalato il caso alla Sezione Italiana che ha sporto denuncia, invita tutti a prestare la massima attenzione. «Ricordiamo che Amnesty International non raccoglie denaro in contanti porta a porta, né tramite Pos o conti personali – si legge ancora nella nota -. I nostri dialogatori ufficiali propongono esclusivamente forme di sostegno continuativo e sono sempre riconoscibili grazie alla pettorina, al tablet e ai moduli cartacei per la raccolta dati».

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Finto volontario di Amnesty chiede donazioni al telefono e porta a porta

Gli episodi più recenti si sono verificati a Novara

Negli ultimi giorni, ai gruppi locali di Amnesty International di Novara e Vercelli e alla Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta sono giunte segnalazioni su una persona che, porta a porta o per telefono, chiede denaro a nome di “Amnesty Senegal”.

«Dopo le dovute verifiche, è emerso che questa persona non è un attivista di Amnesty International e che il metodo di raccolta fondi adottato non è conforme alle regole della nostra organizzazione – fa sapere il gruppo in una nota -. Gli episodi più recenti si sono verificati a Novara: in un caso è stata chiesta una donazione via bonifico telefonico, nell’altro un uomo si è presentato di persona in un ufficio, ottenendo circa 100 euro in contanti e tramite un Pos».

Amnesty International – Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta, dopo aver segnalato il caso alla Sezione Italiana che ha sporto denuncia, invita tutti a prestare la massima attenzione. «Ricordiamo che Amnesty International non raccoglie denaro in contanti porta a porta, né tramite Pos o conti personali – si legge ancora nella nota -. I nostri dialogatori ufficiali propongono esclusivamente forme di sostegno continuativo e sono sempre riconoscibili grazie alla pettorina, al tablet e ai moduli cartacei per la raccolta dati».

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