La tradizionale donazione di Natale da parte della Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio si è rinnovata quest’anno. Dieci le associazioni della città che hanno ricevuto complessivamente 60 mila euro per proseguire con le proprie attività di sostegno ai più fragili.
«Dopo un anno di contributi per la sanità e la cultura, ci siamo nuovamente rivolti al sociale» ha commentato il presidente della Fondazione, Franco Zanetta.
A cominciare dall’associazione Down Novara rappresentata dalla presidente, Carmen Desimone che ha raccontato l’esperienza del bar aperto a San Rocco e gestito da ragazzi down che ha raccolto numerosi giovani del quartiere.
La presidente di Ama Novara Maria Bocca ha invece ricordato i 27 anni di storia dell’associazione, da semplice sportello a punto di riferimento per i malati di Alzheimer e le loro famiglie anche grazie alla nuova sede aperta quest’anno al centro commerciale San Martino così come Lorenza Fontana, coordinatrice di Angsa Novara Vercelli, ha sottolineato l’esperienza dei ragazzi autistici all’interno del pastificio della cooperativa Gerico che a sua volta – rappresentata da don Dino Campiotti e dal presidente Pier Luigi Migliavacca – che ha ricevuto un contributo, come lo scorso anno, da parte della Fondazione.
Conferme anche per la Caritas diocesana con il direttore don Giorgio Borroni il quale ha ricordato «ogni giorno seguiamo famiglie indigenti che solo sulla città di Novara sono 900» e la parrocchia della chiesa della Madonna del Carmine, centro della comunità ucraina, quest’anno rappresentata da Federico Nicola.
Lo stanziamento l’ha ricevuto anche il convento dei frati cappuccini di San Nazzaro della Costa «per la mensa dei poveri – ha rimarcato il nuovo guardiano fra Marco Costa a Novara nominato solo sei mesi fa e accompagnato dal nuovo vicario, fra Franco Busato – l’armadio per la distribuzione di abiti e il recente avvio della raccolta fondi grazie all’associazione Midrash».
La presidente di Liberazione e Speranza, Elia Impaloni, ha evidenziato: «Quello di oggi è un punto di contatto per una collaborazione tra associazioni del territorio» mentre il parroco del Sacro Cuore, don Tiziano Righetto, ha affermato che «grazie alla mensa si possono vedere le cose da un punto di vista diverso. Abbiamo cercato di andare oltre creando dei laboratori e mettendo in contatto gli ospiti».
Presente anche il Banco alimentare con il presidente, Cesare Depretis, che ha riferito qualche dato: «Sul territorio novarese distribuiamo 78 tonnellate di prodotti al mese, 935 all’anno per un totale di 1 milione e 800 mila pasti. In città vengono rifornite 24 strutture caritative che aiutano circa 5000 persone».