Fondazione Castello: anche Fagnoni nel Cdg. Fonzo: «Perché il sindaco non ce l’ha comunicato?»

La presidente dell'Atl (già componente del “decaduto” Direttivo) nominata da Canelli un paio di settimane fa, ma per la minoranza «il primo cittadino non ha voluto dircelo se non dopo una nostra richiesta»

Anche Maria Rosa Fagnoni, presidente dell’Azienda turistica locale della Provincia di Novara, è entrata a far parte del Consiglio di gestione della Fondazione Castello, l’organismo ristretto – oltre a lei ne fanno parte Luisa Bobbio, vicepresidente con Massimiliano Atelli, e oggi di fatto “reggente” dopo le dimissioni del magistrato romano, e Gianluigi Garrone – che in base al nuovo Statuto è chiamato a gestire l’ente in questa particolare circostanza sino alla nomina del nuovo direttivo, compito che spetterà all’amministrazione che si insedierà dopo le elezioni del prossimo ottobre. Tutte e tre le figure facevano già parte del Consiglio della Fondazione (Bobbio e Garrone di nomina comunale, la Fagnoni in rappresentanza dell’Atl), ma non è quello che ha indispettito non poco la minoranza in occasione dell’ultimo Consiglio comunale di mercoledì.


In apertura di lavori, durante le comunicazioni del sindaco, fra una serie di inconvenienti tecnici che hanno “disturbato” in diversi frangenti la seduta, Canelli ha parlato della relazione di fine mandato, «che come prevede la normativa verrà inviata a i revisori dei conti, i quali avranno quindici giorni di tempo per visionarla e trasmetterla alla Corte dei conti per poi essere pubblicata. Nel prossimo mese di settembre tutti i consiglieri uscenti potranno prenderne visione. Oltre a questo, abbiamo preparato anche un bilancio di fine mandato, un documento più politico che però abbiamo pensato di non presentarlo all’interno di questa seduta del Consiglio comunale per non dare adito a strumentalizzazioni».


Il consigliere del Pd Nicola Fonzo ha chiesto allora delucidazioni sulla nomina di Maria Rosa Fagnoni, quesito al quale il sindaco ha risposto «che si è trattata di una scelta per dare continuità alla gestione del Castello in questa fase. Tenuto conto che sono stati mantenuti i due componenti di nomina comunale (Bobbio e Garrone, ndr), abbiamo scelto la terza figura di nostra competenza nella persona della presidente dell’Atl, che già faceva parte del direttivo».


Tutto regolare, così come nessuno ha minimamente pensato di mettere in dubbio le capacità della diretta interessata, ma per Fonzo si è trattata di «una nomina, che non è stata comunicata al Consiglio se non dopo la nostra richiesta in questo momento. Ricordo che il sindaco è tenuto a comunicare queste cose, non è un optional…».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Fondazione Castello: anche Fagnoni nel Cdg. Fonzo: «Perché il sindaco non ce l’ha comunicato?»

La presidente dell’Atl (già componente del “decaduto” Direttivo) nominata da Canelli un paio di settimane fa, ma per la minoranza «il primo cittadino non ha voluto dircelo se non dopo una nostra richiesta»

Anche Maria Rosa Fagnoni, presidente dell’Azienda turistica locale della Provincia di Novara, è entrata a far parte del Consiglio di gestione della Fondazione Castello, l’organismo ristretto – oltre a lei ne fanno parte Luisa Bobbio, vicepresidente con Massimiliano Atelli, e oggi di fatto “reggente” dopo le dimissioni del magistrato romano, e Gianluigi Garrone – che in base al nuovo Statuto è chiamato a gestire l’ente in questa particolare circostanza sino alla nomina del nuovo direttivo, compito che spetterà all’amministrazione che si insedierà dopo le elezioni del prossimo ottobre. Tutte e tre le figure facevano già parte del Consiglio della Fondazione (Bobbio e Garrone di nomina comunale, la Fagnoni in rappresentanza dell’Atl), ma non è quello che ha indispettito non poco la minoranza in occasione dell’ultimo Consiglio comunale di mercoledì.


In apertura di lavori, durante le comunicazioni del sindaco, fra una serie di inconvenienti tecnici che hanno “disturbato” in diversi frangenti la seduta, Canelli ha parlato della relazione di fine mandato, «che come prevede la normativa verrà inviata a i revisori dei conti, i quali avranno quindici giorni di tempo per visionarla e trasmetterla alla Corte dei conti per poi essere pubblicata. Nel prossimo mese di settembre tutti i consiglieri uscenti potranno prenderne visione. Oltre a questo, abbiamo preparato anche un bilancio di fine mandato, un documento più politico che però abbiamo pensato di non presentarlo all’interno di questa seduta del Consiglio comunale per non dare adito a strumentalizzazioni».


Il consigliere del Pd Nicola Fonzo ha chiesto allora delucidazioni sulla nomina di Maria Rosa Fagnoni, quesito al quale il sindaco ha risposto «che si è trattata di una scelta per dare continuità alla gestione del Castello in questa fase. Tenuto conto che sono stati mantenuti i due componenti di nomina comunale (Bobbio e Garrone, ndr), abbiamo scelto la terza figura di nostra competenza nella persona della presidente dell’Atl, che già faceva parte del direttivo».


Tutto regolare, così come nessuno ha minimamente pensato di mettere in dubbio le capacità della diretta interessata, ma per Fonzo si è trattata di «una nomina, che non è stata comunicata al Consiglio se non dopo la nostra richiesta in questo momento. Ricordo che il sindaco è tenuto a comunicare queste cose, non è un optional…».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata