Fonzo: «Lo Sporting? Una matassa da sbrogliare». Il candidato sindaco del centro sinistra torna sul tema dell’impianto sportivo del Terdoppio dopo che il Comune ha licenziato il gestore Sport Management dando un affidamento diretto a una società costituita il giorno prima.
«Solo poche settimane fa – spiega Fonzo – l’assessore allo Sport, Marina Chiarelli, era venuta in commissione consiliare a giustificare i motivi per i quali dal 1 luglio aveva affidato direttamente la gestione delle piscine ad una associazione di imprese che il giorno prima (30 giugno) aveva manifestato interesse ad subentrare a Sport Management, la società che aveva in gestione l’impianto. Chiarelli, pur non rispondendo alle nostre insistenti domande, aveva assicurato che la procedura era stata imposta dalla necessità di mantenere aperta la piscina e per garantire i posti di lavoro degli addetti. Inoltre, aveva assicurato che, entro la fine di luglio, il Comune avrebbe pubblicato il bando per la gestione dell’impianto. Proprio perché tutta la procedura non ci convinceva abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica».
«Ad oggi il bando per individuare il gestore della più importante piscina della città non è stato pubblicato, nonostante siano stati resi noti altri bandi di minore impatto: ad esempio per la gestione delle palestre scolastiche e di altri impianti sportivi. Non solo, come è noto anche agli uffici tecnici comunali, lo Sporting necessita di manutenzioni straordinarie significative ed urgenti – prosegue il candidato -. Inoltre gli addetti dell’impianto non risultano formalmente assunti dall’associazione temporanea di imprese, che è subentrata nella gestione ma da un’altra società. L’assessore, solitamente prodiga di dichiarazioni sopratutto in campagna elettorale, si trincera dietro il silenzio. Altri lavoratori, impiegati nelle pulizie, sostengono pubblicamente di essere stati esclusi dall’assunzione a cui avevano diritto a seguito dell’avvenuto subentro nella gestione».
«Insomma – dice ancora Fonzo – la matassa si è ingarbugliata ancora di più: un’associazione di impresa, di cui risulta capofila una ditta costituitasi ad inizio di giugno con 1.000 euro di capitale sociale, il 30 giugno manifesta interesse a gestire un impianto di notevoli dimensioni e il giorno dopo il Comune rescinde il contratto con la società, soddisfacendone così l’interesse con un compenso per i tre mesi pari a oltre 130.000 euro. I lavoratori pare siano stati assunti da una ditta diversa da quella che ha manifestato interesse e altri, addetti alle pulizie, stando alle prese di posizione pubblica, invece vengono esclusi. In più il bando che avrebbe potuto ripristinare un minimo di trasparenza, non viene pubblicato».
Tre sono i quesiti che Fonzo rivolge direttamente all’assessore Chiarelli: «Quando sarà pubblicato il bando? Che garanzie ha fornito l’associazione temporanea di imprese a tutela dei lavoratori? Quali interlocuzioni e a patire da quali conoscenze/rapporti con la società capofila il Comune ha affidato per tre mesi la gestione dell’impianto ad un’ associazione temporanea di imprese?».