La Giunta comunale approva il cosiddetto bonus Novara 3 e subito è partito l’attacco del candidato sindaco del centrosinistra Nicola Fonzo: «Si tratta – dice l’esponente del Pd – dell’ennesima marchetta elettorale di Canelli a pochi giorni dalle elezioni. Un bonus tardivo, che arriva quando troppe attività cittadine hanno già chiuso. La gestione delle risorse per i ristori messi a disposizione dal Governo è stata discutibile da parte dell’attuale primo cittadino, in particolare per quanto riguarda l’erogazione dei cosiddetti Bonus Novara. I sussidi avrebbero dovuto essere erogati tutti mesi fa e ad una platea molto più vasta, che includesse tutti i soggetti penalizzati».
Per Fonzo così non è stato: «Canelli e la sua amministrazione hanno orientato la distribuzione delle risorse escludendo, inspiegabilmente, alcune categorie molto penalizzate. Tra gli esclusi ci sono ad esempio molti liberi professionisti e tutte le attività che per essere esercitate non richiedono l’iscrizione alla Camera di commercio, requisito fondamentale per l’erogazione di alcune tranches del bonus».
Inoltre, «molte delle categorie più colpite – come i lavoratori della cultura e dello spettacolo, le palestre e chi opera nel settore dello sport e del benessere, i lavoratori iscritti ad albi professionali, solo per citare alcuni esempi – sono stati in buona parte esclusi. Questo è gravissimo anche perché a Novara sono stati applicati inspiegabilmente criteri diversi e più restrittivi rispetto ad altre città italiane, creando disparità».
«Erogare un ulteriore bonus ora, quando molte attività, soprattutto a gestione familiare, e molte piccole partite Iva hanno chiuso i battenti – conclude – suona come una beffa, inoltre tra i criteri di erogazione, ne manca uno molto importante, ovvero la verifica dei contributi ricevuti anche dallo Stato e dalla Regione: a fronte di alcune categorie giustamente supportate, ce ne sono altre che non hanno ottenuto quasi nulla».