Galliate, preoccupazione a Villa Varzi: ospiti chiusi in casa, ancora tagli sulle ore degli operatori

Forte preoccupazione a Villa Varzi: «Sembrerebbe che gli ospiti non escano anche se ora le norme lo consentono, ma non solo, anche che non vivano la loro quotidianità in casa e non sia consentito loro neanche di andare in giardino. E’ assurdo, di fatto la villa è casa loro». Cristian Bertuletti Fp Cgil, si dice fortemente scosso in merito alla situazione della struttura di Galliate, per vari motivi.

Nell’elenco delle preoccupazioni c’è il taglio delle ore degli operatori, previsti da 53 a 38, anche se sembra che possa esserci una riduzione minore, ma pur sempre riduzione. «Incontreremo lunedì 8 alle 17.30 il Cisa e giovedì 11 alle 14.30 la Cooperativa Consorzio Blu, – spiega Bertuletti -. Sebbene ci sia l’ipotesi di tagliare poche ore, la diminuzione ci sarà e questo è un problema per la gestione delle persone. Gli operatori devono essere messi in condizione di svolgere i loro compiti di cura ed educativi in condizioni migliori di quelle attuali, invece sentono solo parlare di tagli. Meno ore meno assistenza e meno sicurezza per tutti, lavoratori e utenti. Siamo fortemente preoccupati».

Preoccupano anche le condizioni degli ospiti: «Queste persone non vedono i famigliari, ma il problema è che probabilmente non escono, non fanno passeggiate, neanche giro con il pulmino, aspetti molto importanti per loro per vivere una sorta di quotidianità, – spiega Bertuletti – questo atteggiamento è il contrario di un percorso di socializzazione e integrazione sul territorio, non possono vivere in contesti di normalità, rischiando di regredire ulteriormente. La struttura va gestita meglio, per la salute psicologica di tutti. Gli ospiti ora possono provare a tornare alla normalità».

 

 

Anche la minoranza in consiglio comunale si è espressa sulla questione e in modo particolare sulle presunte ore di lavoro tagliate: «Le problematiche con i servizi del Cisa continuano purtroppo a evolversi in senso negativo ogni giorno. Abbiamo ricevuto parecchie telefonate dai parenti degli ospiti seriamente preoccupati per il decadimento dei servizi, ma in particolare per la decisione che a quanto pare Cisa e Consorzio Blu hanno già preso in merito alla riduzione della presenza degli operatori/trici sociosanitari: da 3 a 2 durante il giorno e da 2 a 1 durante la notte.

Già difficile capire la riduzione durante il giorno, soprattutto alla luce delle ulteriori restrizioni di distanziamento Covid introdotte nella struttura nei giorni scorsi, ma  assolutamente inaccettabile la riduzione notturna. Lasciare durante la notte un solo operatore/trice socio sanitario a gestire i 10 ospiti, – ha detto il consigliere Emanuele Zuin – tutti con problematiche e disabilità significative è impensabile. I rischi per la sicurezza e la salute degli ospiti stessi sono chiari ed evidenti a tutti.

Quando per mere esigenze di bilancio si arriva a pensare di ridurre in modo così importante i servizi ai disabili vuol dire che siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Villa Varzi e i servizi ai disabili non si toccano».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Elena Mittino

Elena Mittino

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Galliate, preoccupazione a Villa Varzi: ospiti chiusi in casa, ancora tagli sulle ore degli operatori

Forte preoccupazione a Villa Varzi: «Sembrerebbe che gli ospiti non escano anche se ora le norme lo consentono, ma non solo, anche che non vivano la loro quotidianità in casa e non sia consentito loro neanche di andare in giardino. E’ assurdo, di fatto la villa è casa loro». Cristian Bertuletti Fp Cgil, si dice fortemente scosso in merito alla situazione della struttura di Galliate, per vari motivi.

Nell’elenco delle preoccupazioni c’è il taglio delle ore degli operatori, previsti da 53 a 38, anche se sembra che possa esserci una riduzione minore, ma pur sempre riduzione. «Incontreremo lunedì 8 alle 17.30 il Cisa e giovedì 11 alle 14.30 la Cooperativa Consorzio Blu, – spiega Bertuletti -. Sebbene ci sia l’ipotesi di tagliare poche ore, la diminuzione ci sarà e questo è un problema per la gestione delle persone. Gli operatori devono essere messi in condizione di svolgere i loro compiti di cura ed educativi in condizioni migliori di quelle attuali, invece sentono solo parlare di tagli. Meno ore meno assistenza e meno sicurezza per tutti, lavoratori e utenti. Siamo fortemente preoccupati».

Preoccupano anche le condizioni degli ospiti: «Queste persone non vedono i famigliari, ma il problema è che probabilmente non escono, non fanno passeggiate, neanche giro con il pulmino, aspetti molto importanti per loro per vivere una sorta di quotidianità, – spiega Bertuletti – questo atteggiamento è il contrario di un percorso di socializzazione e integrazione sul territorio, non possono vivere in contesti di normalità, rischiando di regredire ulteriormente. La struttura va gestita meglio, per la salute psicologica di tutti. Gli ospiti ora possono provare a tornare alla normalità».

 

 

Anche la minoranza in consiglio comunale si è espressa sulla questione e in modo particolare sulle presunte ore di lavoro tagliate: «Le problematiche con i servizi del Cisa continuano purtroppo a evolversi in senso negativo ogni giorno. Abbiamo ricevuto parecchie telefonate dai parenti degli ospiti seriamente preoccupati per il decadimento dei servizi, ma in particolare per la decisione che a quanto pare Cisa e Consorzio Blu hanno già preso in merito alla riduzione della presenza degli operatori/trici sociosanitari: da 3 a 2 durante il giorno e da 2 a 1 durante la notte.

Già difficile capire la riduzione durante il giorno, soprattutto alla luce delle ulteriori restrizioni di distanziamento Covid introdotte nella struttura nei giorni scorsi, ma  assolutamente inaccettabile la riduzione notturna. Lasciare durante la notte un solo operatore/trice socio sanitario a gestire i 10 ospiti, – ha detto il consigliere Emanuele Zuin – tutti con problematiche e disabilità significative è impensabile. I rischi per la sicurezza e la salute degli ospiti stessi sono chiari ed evidenti a tutti.

Quando per mere esigenze di bilancio si arriva a pensare di ridurre in modo così importante i servizi ai disabili vuol dire che siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Villa Varzi e i servizi ai disabili non si toccano».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata